Bergamo. La prima delle due amichevoli internazionali che vedrà protagonista questa sera l’Atalanta è al St. James’ Park, uno degli stadi più affascinanti d’Inghilterra. Avversari saranno i padroni di casa del Newcastle, club della Premier League che negli ultimi anni ha bazzicato nei bassifondi della classifica vivendo anche un paio di retrocessioni nella seconda serie.
Nonostante i risultati, parliamo di una delle realtà più ambiziose e in assoluto più ricche del calcio europeo. Una realtà in grado di competere con i top club europei anche sul mercato, che ha avuto la forza e l’appeal per strappare il difensore Sven Botman ai campioni d’Italia del Milan dopo un lungo duello.
Il motivo di questo prestigio è da ricercare indubbiamente nell’appeal del massimo campionato inglese, oltre che nella storia di un club che ha una bacheca colma di coppe, seppur non aggiornata da ormai una cinquantina d’anni. Soprattutto, però, da ciò che è successo lo scorso ottobre: il Public Investment Fund, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, ha deciso di acquistare l’80% delle quote del club.
Il PIF ha un patrimonio complessivo stimato in 620 miliardi di euro e fa capo a Mohammad bin Salman Al Saud, figlio del re e principe ereditario. Tra le altre, il fondo ha interessi in colossi come Facebook, Pfizer, McLaren, Walt Disney, Bank of America, Uber e persino una piccola percentuale di Eni. Una ricchezza tale da renderee di conseguenza il Newcastle una delle squadre più ricche dell’intero panorama calcistico.
Il cambio di proprietà ha portato però a parecchie controversie: l’ONU infatti ha accusato il principe saudita di essere il mandante dell’omicidio del giornalista Khashoggi, particolarmente inviso alla famiglia reale, morto a Istanbul nel 2018.
Diversi club e associazioni di tifosi, dentro e fuori dall’Inghilterra, non hanno dunque accolto con favore l’ingresso del PIF. Un esempio recente riguarda i tifosi della squadra tedesca del Mainz, che hanno chiesto pubblicamente la cancellazione dell’amichevole contro il Newcastle, poi disputatasi dopo una presa di posizione del club. Anche la stessa lega inglese ha dovuto avviare lunghi procedimenti prima di dare l’avvallo al cambio di proprietà.
Sul mercato, come detto, questa ricchezza si è tramutata in spese di un certo peso: dopo aver speso circa 100 milioni di euro per rinforzare la squadra nello scorso mercato invernale – spese che hanno permesso alla squadra di risalire dai bassifondi della classifica e raggiungere una salvezza tranquilla – anche quest’estate ha visto sborsare già oltre 60 milioni di euro, destinati ad aumentare ulteriormente andando a superare i 200 in un anno.
Numeri che hanno rilevanza, seppur non siano così lontani dai parametri di normalità della Premier League. In realtà però i grandi nomi che fan parte della rosa sono pochi: i nazionali inglesi Nick Pope e Kieran Trippier, l’estroso esterno francese Saint-Maximin e il centrocampista brasiliano Bruno Guimaraes sono i nomi più importanti che compongono la rosa dell’allenatore Eddie Howe, tecnico dei Magpies dallo scorso novembre.
Poco materiale da urlo, più un ragionamento di crescita in prospettiva. Pianificazione che ha un po’ disilluso le aspettative dei tifosi: nei mesi appena successivi al cambio di proprietà si parlava di grandissimi nomi, si sognava Conte come nuovo allenatore e una serie di star in campo. Invece la dirigenza pensa a ragionare con calma e ricostruire dalle fondamenta, sperando di riuscire a completare un progressivo percorso.
Per l’Atalanta, comunque, un test decisamente probante contro una delle squadre più in forma del 2022, che ha viaggiato a 2 punti di media a partita in campionato. Gasperini avrà la possibilità di testare i suoi contro una realtà di livello: calcio d’inizio alle ore 20:45 italiane, match che sarà trasmesso in streaming sul sito ufficiale del Newcastle.
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