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Fratelli d'italia

Elezioni, Andrea Tremaglia: “Se Roma mi chiama, io sono a disposizione”

Il presidente provinciale: "Tra i tanti temi della nostra campagna elettorale, la famiglia e tutta l'agenda sociale"

Bergamo. Con il vertice di mercoledì sera, che ha riunito tutte le forze del centrodestra, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, il quadro, in previsione dell’appuntamento alle urne per il 25 settembre, è chiaro: la ripartizione dei seggi nominali, vero nodo da sciogliere nella riunione dei big del triumvirato, Berlusconi, Meloni e Salvini, ha visto il partito della Giorgia nazionale accaparrarsene ben 98, 70 al Carroccio, 42 agli azzurri insieme a Udc e 11 a Coraggio per l’Italia e Noi con l’Italia. Lo scoglio da superare era proprio questo, in virtù di un programma che vede la flotta unita e compatta. E ora, dopo la fumata bianca, la prospettiva sembra chiara, con il benestare del Presidente anche sulla possibilità che l’unica donna presente nella cerchia degli eletti possa stare al timone. E il futuro, o presunto tale, quello che si può immaginare, abbiamo cercato di ricostruirlo con Andrea Tremaglia, presidente provinciale di Fratelli d’Italia.

Che significato ha il buon esito dell’incontro di mercoledì sera?

“Comincio col dire che l’esito positivo non era scontato, soprattutto per via del tema della spartizione dei seggi nominali. Diciamo che i presupposti sono buoni, anche se non sono mai le previsioni a far tirare la riga, piuttosto i risultati delle urne e i voti presi. Abbiamo già visto troppe volte come non ci si debba fermare ai sentori e questo, se valeva per il passato, oggi ha una valenza ancor più grande, per via della particolarità della campagna che stiamo affrontando. Abbiamo di fronte due mesi, peraltro estivi, in cui dovremo correre, basta pensare che entro il 22 agosto vanno depositate le liste, senza dimenticare che è la prima volta nella storia della nostra repubblica che si va a votare dopo il mese di luglio.

Il centrodestra, come più volte sottolineato da lei, ha scelto di correre unito. Ma non crede che, oltre a fronteggiare l’avversario politico, dovreste preoccuparvi anche del tema dell’astensionismo, con gli elettori magari scoraggiati e delusi anche dagli ultimi episodi che hanno portato alla caduta del Governo Draghi?

“Del tema dell’astensionismo se ne deve preoccupare soprattutto chi ha scelto di fare una politica senza identità. E direi che non è il caso di Fratelli d’Italia perché, come dimostrano i fatti, il mio partito non ha mai avuto paura di prendere una posizione, di credere in determinati ideali e portarli avanti, dimostrando una coerenza ripagata dai numeri, come del resto dicono i sondaggi. È chiaro che il motto del governo “tutti dentro” non giova e i risultati si sono visti. La nostra volontà è quella di di continuare ad essere, e dunque a candidarci, come alternativa vera alla sinistra, dicendo ai cittadini, chiaramente, che non siamo il centrodestra. Null’altro.

I sondaggi recitano di un +1,2%. Consensi in crescita, dunque.

“Evidentemente ci ha premiato la coerenza, un valore non vuoto. Mi spiego: non si tratta di avere solo una linearità di pensiero, dimostrato in occasione del voto per Mattarella o sulla sfiducia primordiale la governo draghi, ma di riempirne il contenuto con programmi e proposte. Vorrei infatti ricordare a tutti che, nonostante fossimo fuori dai giochi politici fino a qualche settimana fa, Fratelli d’Italia ha sempre continuato a fare politica seria, presentando proposte e idee all’insegna della competenza, frutto peraltro anche della tre giorni andata in scena a Milano solo qualche mese fa.

Quali sono le linee programmatiche per l’appuntamento del 25 settembre?

Presenteremo il nostro programma sia su scala nazionale che locale. E per quanto riguarda Bergamo, sto lavorando per allestire gazebo in tutti i nodi centrali della città e in tutte le località dove siamo presenti, ovvero i 42 circoli ad oggi presenti, 30 già esistenti e 12 che si stanno costituendo. Per settembre, poi, abbiamo in programma un grande evento che probabilmente faremo in città, ci stiamo lavorando. La partecipazione è molto alta, il desiderio di impegnarsi anche. Il nostro desiderio è quello di puntare l’attenzione sui grandi temi che riguardano da vicino i cittadini, come quello del reperimento delle materie prime e dell’energia, l’abolizione del reddito di cittadinanza, che troviamo un sussidio mal pensato e ancor peggio eseguito, e la ripresa del reddito di emergenza, l’impegno sul mondo del lavoro e del fare impresa, sul cuneo fiscale e sulla riduzione dei costi. Vorrei anche porre l’accento sul tema della famiglia che per Fratelli d’Italia resta il cuore del fare politica: per noi non è un argomento neutro, al contrario, lavoriamo e continuiamo a farlo per cercare di aiutare le famiglie a costruirsi un futuro, a superare questo inverno demografico, a far fronte alla piaga della denatalità, cercando di incentivare le politiche sociali in termini di natalità appunto, ma anche di maternità, di pensioni e di tutto quanto gira intorno alla vita delle persone.

Il suo impegno sul territorio è evidente. Ma ha le valigie pronte per Roma? 

“Sono i vertici del partito a scegliere e a decidere, non il singolo. Quello che posso dire è che l’impegno e la voglia di fare che mi contraddistingue è molta, come del resto lo è quello di molti miei colleghi. Vedo una grande volontà legata al fare. Io non mi nascondo, mi piacerebbe. E dico che sono a servizio del partito”.

 

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