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Bergamo

Casa della Libertà, nuova sede del Centro per l’Impiego e cuore della cultura

Sì del consiglio comunale all'acquisizione, in concessione, di una parte dello storico palazzo che sarà luogo anche di una sala cinematografica

Bergamo. Approvazione in sede di consiglio comunale dello schema di concessione tra il Comune di Bergamo e l’Agenzia del Demanio relativo all’utilizzo degli spazi all’interno dell’immobile di Piazza della Libertà, collocati al piano terra, al piano primo e l’Auditorium. Sì alla sottoscrizione della concessione per 20 anni di 2000 metri quadri, per un lavoro iniziato 6 anni fa.

“Un intervento importante che verte nel contesto del complesso della rivitalizzazione del centro della città bassa, generando conseguenze positive non solo per il palazzo stesso, ma anche per il rapporto con la piazza e per tutto l’ambito urbano – ha spiegato Francesco Valesini, assessore all’Urbanistica -. Inizialmente (2017) era prevista solo l’occupazione di un atrio e uno spazio per 800 metri quadri, oggi invece parliamo di una vera e propria concessione dell’interezza del suo utilizzo, con una disponibilità immediata di una parte degli spazi, la restante entro la fine dell’anno. Parliamo anche del piano primo, la concessione sarà fino a luglio 2041, 2200 metri quadrati, compreso l’Auditoturium, spazi nei quali ci sono attività culturali e al piano primo sarà destinato a nuove funzioni pubbliche, nella fattispecie il Centro per l’Impiego. Il comune riconoscerà un canone allo Stato di 90mila euro all’anno. Il valore del canone è stato calcolato a fronte di investimenti che il comune farà per 520mila euro, di cui 320 mila per inseriare Centro per l’Impiego (oggi alla Cittadella dello Sport), per una superficie di 405 metri quadri, con finanziamenti regionali e la restante parte (200.000 euro) risorse dirette per adeguare il piano terra, in virtù anche dell’evento 2023 Bergamo Brescia Capitale della Cultura, valutando anche la possibilità di creare una sala cinematografica al posto del secondo ingresso. Alla città si offre uno spazio per mostre, eventi e altro che potrebbe sostituire, in un ragionamento aperto, Sala Galmozzi. Rispondendo ad una legge regionale che impone di raddoppiare gli spazi del Centro per l’Impiego, 405 metri quadrati saranno ricavati in via Borgo Santa Caterina, in un palazzo della Provincia, e altri appunto qui al Palazzo della Libertà. L’Uepe verrà spostato al terzo piano. Il crono-pragramma dice che il 30 luglio cominceranno i lavori sulla facciata, il 1° agosto verrà sottoscritta la concessione e dati in consegna il piano terra e il primo piano, mentre al 30 ottobre il primo piano, per ultimo a fine anno il completamento dei lavori esterni, in modo da essere pronti per il 2023″.

Andrea Tremaglia, Fratelli d’Italia: “Sul comparto di Piazza della Libertà, FdI aveva fatto battaglie per recuperarlo tutto, per renderlo cantiere culturale. La nostra proposta era quella di un museo del Novecento e non solo. Il mio giudizio è positivo anche perché sarà a servizio del 2023, bene quindi il recupero, trasformarlo in un mini centro fieristico lo trovo interessante. Il mio sarà un voto di astensione, anche se riconosco che è un passo avanti per la cittadinanza”.

Romina Russo, Pd: “Questo accordo è il frutto di un lungo lavoro. Ci muoviamo all’interno di una soluzione ottimale, che va incontro alle esigenze di tutti. Il nostro apprezzamento va al lavoro svolto dagli uffici e dall’assessore, lavoro che prevede appunto due destinazioni pubbliche, una il Centro per l’Impiego e una per gli spazi culturali. Un tassello importante in chiave di riqualificazione della città, oltre che una funzione preziosa in occasione dell’evento del 2023 e per il futuro”.

Danilo Minuti, Bergamo Ideale: “Era meglio non frammentare il palazzo con attività differenti, avrei preferito tenere una destinazione unica, così come credo che inserire degli uffici di carattere pubblico in una zona nevralgica della città crei più problemi logistici ai cittadini. Un’opportunità sprecata perché non è stata data un’identità unitaria, è mancato un progetto prestigioso per una zona di altrettanto valore”.

Denise Nespoli, Lista Gori: “Portiamo a casa un palazzo demaniale, a funzione culturale, raddoppiando la possibilità di fare promozione di cinema e teatro, con una sala nuova, moderna, la più grande in città. Tutto il piano terra a disposizione dunque, oltretutto con una bellissima vista sulla piazza e un bel parcheggio sotto. Soddisfatti della partita che abbiamo portato a casa”.

Generico luglio 2022

Viviana Milesi, PD: “Le minoranze perdono un’occasione perché stiamo parlando di un palazzo storico. I ragionamenti sono deboli, e li credevo più culturali. Credo sia un progetto interessante che ricostruisce un asse nel cuore della città, dal Donizetti al Sentierone allungato, passando da Piazza Dante, il Diurno e Casa della Libertà: una geometria che rilegge la storia in chiave moderna”.

Il commento finale a Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura: “Una trattativa complessa, ma certamente il fatto di avere il titolo di Capitale della Cultura ha dato un’accelerata generale a tutte le amministrazioni, con obiettivi anche temporali importanti. Una delibera che si inserisce in una visione complessiva del centro. Oltre al fatto che sono arrivati molti fondi da parte delle Fondazioni a Bergamo: questo è un bene e ora tocca a noi non sprecarli e farli fruttare anche per il futuro. Io la trovo una soluzione di grande pregio, in linea, per esempio, con quella del Teatro Tascabile, sfruttando proprio la partnership tra pubblico e privato. I risultati oggi si possono vedere e di questo bisogna ringraziare anche chi ci ha sostenuti. In città sono rimasti in tre a gestire le sale cinematografiche, la presenza di una sala alla Casa della Libertà è un aspetto molto importante, perché restituisce parte della vitalità che il centro piacentiniano sta recuperando”.

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