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Lovere

Lucchini Rs, utile netto di 24,8 milioni: presto forni alimentati ad idrogeno

Ricavi consolidati pari a 468 milioni di euro in crescita sul 2020, con Ebitda pari a 42,7 milioni di euro e Patrimonio netto consolidato pari a 491,4 milioni di euro

I ricavi netti di Gruppo si attestano a 468 milioni di euro, in crescita del 15,9% rispetto all’esercizio precedente con un utile netto di 24,8 mil. di euro. Il fatturato estero è pari al 71% del totale.

Il Gruppo ha mantenuto una importante politica di investimenti tecnici, realizzati nell’esercizio, per 16,1 milioni di euro.
Un’attenta gestione patrimoniale ha permesso di finanziare tali investimenti tramite la generazione di cassa derivante dalla gestione e al contempo di migliorare ulteriormente il livello di indebitamento, con una Posizione Finanziaria netta in lieve miglioramento da 13 milioni di euro a fine 2020 a 12,6 milioni di euro a fine 2021. La solidità finanziaria si conferma, grazie anche ad un patrimonio netto cresciuto a 491 milioni di euro; il Gruppo si presenta con un indice di indebitamento “Debt/Equity” inferiore al 3% a fine 2021.

L’organico complessivo medio del 2021 si attesta a 2.049 dipendenti, di cui 648 nelle controllate estere. Sempre maggiore rilevanza e attenzione hanno avuto le tematiche di sviluppo delle Risorse Umane, con una gestione particolarmente attenta della Sicurezza, della Salute, dell’Ambiente e di tutti i temi legati alla Sostenibilità. La circolarità è un tratto caratterizzante del Gruppo e rappresenta una linea guida per lo sviluppo futuro. I prodotti Lucchini RS nascono da acciaio prodotto internamente, tramite forno elettrico: la materia prima proviene da fonti riciclate, mentre l’energia elettrica è generata per il 40% da fonti rinnovabili. Lo stabilimento di Lovere, già nel 2010, aveva installato un impianto fotovoltaico a tetto che all’epoca era tra i più grandi d’Italia;
attualmente è in fase di realizzazione un ulteriore forte incremento di produzione elettrica fotovoltaica per i siti produttivi del Gruppo.

Una quota sempre maggiore dei prodotti realizzati dal Gruppo viene indirizzata ad impieghi sostenibili: basti pensare alle ruote ed agli assili ferroviari, di cui Lucchini RS è il maggior produttore UE, destinati a una tipologia di trasporto che ha tassi di emissione di CO2 minimi rispetto a quello su strada, navale o aereo e che a fine vita possono perfino essere riacquistati dal Gruppo per tornare ad alimentare la produzione di nuovo acciaio, in un processo di totale ed effettiva circolarità. E il miglioramento è continuo: nella Provincia bresciana è in arrivo la nuova flotta di treni per
la linea “Brescia – Iseo – Edolo” (operata da Trenord): saranno i primi in Italia a funzionare esclusivamente a idrogeno e correranno su materiale Lucchini RS. Proprio in tema di idrogeno, il Gruppo si sta predisponendo all’utilizzo di questo nuovo combustibile verde, non appena sarà disponibile grazie agli investimenti del PNRR, grazie alla realizzazione di nuovi forni “H2 ready”.

Lucchini

La divisione Ferroviaria, che coordina le controllate estere del Gruppo, mantiene la propria posizione di leadership, grazie a una produzione totalmente integrata e ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo; Lucchini RS è l’unico produttore al mondo di sale montate “intelligenti” (SmartSet®), capaci di monitorare in tempo reale le condizioni di impiego, segnalare anomalie nell’infrastruttura e calibrare i propri intervalli di ispezione per massimizzare al contempo disponibilità e sicurezza.

La divisione Forgiati & Fusi, a cui fanno capo anche le controllate Lucchini Mamè Forge e Lucchini FA.RO., ha registrato un incremento del fatturato e dei margini, anche per effetto dell’operazione di fusione di Lucchini Tool Steel con FA.RO. Acciai, che ha permesso al Gruppo di consolidare notevolmente la propria filiera di vendita nel mondo degli acciai per utensili, creando il maggior distributore italiano del settore e uno dei maggiori in Europa. L’importante società collegata cinese Zhibo Lucchini Railway Equipment (partecipata al 30% da Lucchini RS e perciò consolidata non con il metodo integrale) con i suoi 470 dipendenti (989 unità a livello complessivo di Gruppo cinese) ha confermato anche nel 2021 ottimi risultati con un valore di fatturato di 181,5 milioni di euro ed un utile netto pari a circa 53,2 milioni di euro. Si segnala che la JV, che si approvvigiona esclusivamente da Lucchini RS in Italia per il proprio fabbisogno di ruote ed assili, sta rafforzando ulteriormente il proprio ruolo di primo piano nel settore dell’alta velocità cinese, grazie alla costituzione di una rete di centri manutentivi dedicati al materiale rotabile situati nei centri nevralgici della rete della Alta Velocità, direttamente all’interno dei depositi di China Railways.

Le prospettive per il 2022 sono estremamente difficili da valutare: il primo semestre ha avuto nel complesso una buona dinamica, ma fattori esterni, quali la disponibilità di gas e la fluttuazione del prezzo dei fattori produttivi, potranno avere grande impatto sulla seconda parte dell’anno. La gestione rimane sempre improntata a grande prudenza.

Lucchini
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