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Curno e le tensioni nel centrodestra

Locatelli e la denuncia per il volantino anonimo contro di lui. L’ex vicesindaco: “Opera mia”

Il leghista Roberto Pedretti esce allo scoperto: "“L’ho stampato e distribuito io"

Curno. “Questa è una lista che dovrebbe riportare in chiaro la scritta ‘Da consumarsi preferibilmente entro il 13 giugno 2022’” (giorno delle elezioni, vinte dal democratico Andrea Saccogna, ndr). E ancora: “Curno merita un vero centrodestra che sappia rappresentare gli elettori”, “la lista è stata fatta senza un percorso di condivisione, andando a ripescare l’espulso della Lega e mai voluto dai grillini, ricandidando la stessa persona che perse cinque anni fa”.

Ha qualcosa di paradossale quel che è successo durante e dopo le elezioni dello scorso 12 giugno nella coalizione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia di Curno, dove il candidato sindaco Giovanni Locatelli ha denunciato quelli che dovrebbero essere i suoi stessi sostenitori. Proprio così. Accade tutto per un volantino (di cui alcuni passaggi citati in apertura) molto critico nei confronti di Locatelli e della sua lista, ‘Obiettivo Curno’, distribuito una notte in paese a pochi giorni dal voto e firmato da “Elettori del Centrodestra”. Presentata in quegli stessi giorni, la denuncia di Locatelli è a dire il vero contro ignoti, eppure qualcuno a sorpresa esce allo scoperto.

“L’ho stampato io e distribuito io. Sono io l’ignoto, non fate ricerche strane”. A dirlo è Roberto Pedretti, ex vicesindaco di Curno ed ex consigliere regionale della Lega. Pedretti si autodenuncia e lo fa perché, a suo dire, non ha niente da nascondere. “Questa cosa della denuncia mi fa ridere, nel volantino non c’è nulla di diffamatorio. Non ho mai fatto attacchi personali e non ne farò mai, non è nel mio stile. Non ho criticato solo il candidato sindaco ma anche il programma. E la politica è pubblica, perciò se ti esponi devi essere anche pronto alle critiche. Io cerco di dire quello che penso, poi può piacere o no, ma metto la discussione sul tavolo e se hai qualcosa da ridire, ribatti. Il fatto che si denunci invece avvalora che Locatelli non sa perdere, perché non sa vincere”. Centrodestra contro centrodestra, quindi.

Locatelli non si riconosce nelle accuse. “Nel volantino si dice che io ho fatto cadere l’amministrazione. Non è vero, io non ho fatto cadere nessuna amministrazione. Li si capisce che si sta scrivendo una cosa fuorviante e che l’attacco è personale. Ci sta che si facciano delle critiche, non ci sta invece fare queste azioni vigliacche e in forma anonima. Perché non mettere nome e cognome allora?”. Secondo Locatelli – ora fra i banchi della minoranza – la lettera non rappresenta gli elettori di centrodestra. “Non esiste questo fantomatico gruppo. È un classico, è stato fatto anche cinque anni fa. Il centrodestra è unito, tutti i partiti ci hanno sostenuti. Non capisco a quale pro mettere in giro queste voci. Certe persone godono solo della nostra sconfitta”. Pedretti ribatte: “Ci sono almeno una trentina di persone che lo sottoscrivono”.

La tensione fra i due nasce anche, secondo quest’ultimo, da un peccato di protagonismo dell’ex candidato di Obiettivo Curno. “Prima delle elezioni ci eravamo incontrati per creare una lista di centrodestra seria rinnovando le persone. Non ha voluto farlo, ha perso un’occasione. Se uno crede nel centrodestra deve credere nel gruppo, ma se uno pensa solo a una forma di egocentrismo e all’interesse personale… Secondo lui non è diventato sindaco due volte per colpa mia. Se sono il suo problema esistenziale me ne farò una ragione. Al centrodestra dico che se vuole pensare di governare deve trovare gente nuova. Giovani e in gamba ce ne sono, ma non puoi cercare di vincere col cavallo zoppo”.

Locatelli tira dritto. “Se queste persone si vogliono fare avanti lo facciano, ma non voglio dare importanza e spazio a questo signore. Non lo considero neanche, è una persona che non stimo e parlo anche a nome del gruppo”. Fra Pedretti e Locatelli non corre buon sangue, tanto che i due hanno avuto un’altra controversia. Il motivo è ancora una volta un volantino, risalente alle elezioni comunali di cinque anni prima e sempre contro Locatelli, anche allora candidato sindaco del centrodestra.

Archiviato il caso dal giudice, Locatelli si era opposto e Pedretti sarebbe stato condannato al pagamento di una multa di 600 euro. Come andrà questa volta lo stabilirà ancora la giustizia. Quel che è certo è che le divisioni negli schieramenti, come dimostra in questi giorni la politica nazionale, non portano mai a nulla di buono.

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