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A nembro

Dramma siccità, Salmezza a secco: otto residenti e 30 mucche a rischio

Il sindaco Ravasio: "Da marzo ad oggi 5 interventi della prefettura e altri con i nostri mezzi. A malincuore ho dovuto firmare l'ordinanza per vietare il consumo d'acqua per gli animali. Ma la frazione non verrà abbandonata"

Nembro. È allarme rosso a Salmezza: il piccolo borgo storico del comune di Nembro rischia di rimanere senz’acqua. Gli 8 residenti e le loro 30 mucche stanno soffrendo, le scorte sono al limite e non si sa più come approvvigionare il serbatoio. Perché la frazione non è servita dall’acquedotto: c’è una cisterna che normalmente si riempie con l’acqua piovana, in situazioni di emergenza viene rabboccata attraverso i mezzi della protezione civile e dei vigili del fuoco che attingono l’acqua da altri bacini e la trasportano fin lì. Ma questa non è un’estate normale: la crisi idrica colpisce tutti i comuni della Val Seriana, tanto più che in diversi paesi sono arrivati pure i villeggianti e il consumo è quindi aumentato. Il borghetto non sa più a chi rivolgersi.

Gli abitanti di Salmezza si danno un gran da fare per risparmiare acqua: i panni li portano a lavare dai parenti in paese, quando vanno a fare la spesa riempiono le taniche, montano piccoli serbatoi sui tetti sperando in un temporale, cercano di arrangiarsi come possono.

Il problema però è annoso: la siccità qui è arrivata già all’inizio della primavera e negli ultimi mesi i residenti sono in un vero e proprio stato di emergenza. Gli allevatori sono preoccupati soprattutto da quando il sindaco di Nembro Gianfranco Ravasio, lo scorso 20 luglio, si è visto costretto a firmare un’ordinanza che vieta l’abbeveraggio degli animali con l’acqua del serbatoio comunale: “Serve per le persone, in questo momento non possiamo fare altrimenti, ma monitoriamo la situazione giorno per giorno. Non lasceremo morire gli animali”.

La crisi idrica in Salmezza è cominciata il 17 marzo, con la precedente Amministrazione. Il Comune aveva scritto alla prefettura segnalando l’urgenza e chiedendo un intervento, così i vigili del fuoco avevano predisposto un primo rifornimento prelevando l’acqua dall’acquedotto di Selvino e, il 18 e 19 marzo avevano riempito il serbatoio che serve la frazione. Ma con la mancanza di pioggia il problema si è ben presto ripresentato.

Il 23 aprile l’ex sindaco Claudio Cancelli aveva inviato una lettera alla Regione Lombardia, alla prefettura, alla Comunità Montana, alla provincia di Bergamo e a Uniacque, con una spiegazione dettagliata su quanto stava avvenendo nel borgo, chiedendo anche di valutare un intervento strutturale e un finanziamento per attuarlo.

Il 29 aprile il Comune ha organizzato una conferenza dei servizi con tutti questi enti per parlare della questione. Il 2 maggio l’Amministrazione ha programmato un nuovo rabbocco urgente ed ha fatto portare a Salmezza 4 metri cubi di acqua, due giorni dopo sono arrivati di nuovo i vigili del fuoco mandati dalla prefettura. Il 16 maggio il Comune ha interpellato l’Ambito territoriale della Provincia e il 24 maggio c’è stato il terzo rifornimento.

A giugno qualche temporale ha dato un po’ di sollievo ma all’inizio di luglio il serbatoio era ancora a secco e l’8 è partito il quarto intervento autorizzato dalla prefettura con l’acqua di Selvino. Da quel momento via Tasso si è però smarcata e ha comunicato l’impossibilità di far fronte a nuove richieste in quanto impegnata a gestire anche altre emergenze simili. Inoltre pure i bacini di Selvino ed Aviatico hanno cominciano a calare.

“Il 15 luglio, vista la situazione drammatica, abbiamo fatto di nuovo appello alla prefettura che si è attivata ancora una volta, il 17, con il quinto rifornimento – spiega il sindaco Ravasio -. Dopo pochi giorni eravamo di nuovo al punto di partenza. Il problema è serio e noi non sappiamo più dove andare a prende l’acqua per la nostra frazione. Così ho chiamato i due allevatori ed ho parlato con loro. Ho indetto una conferenza con i capigruppo, ci siamo confrontati e, a malincuore, ho dovuto firmare l’ordinanza vietando di utilizzare l’acqua del serbatoio comunale per gli animali. Noi dobbiamo pensare prima alle persone e sappiamo che i residenti sono molto consapevoli e scrupolosi nel risparmio idrico, ma sinceramente fatichiamo a trovare altre soluzioni”.

L’ordinanza del sindaco ha però fatto storcere il naso agli abitanti di Salmezza, già provati da questo grave problema: “Sinceramente ci siamo rimasti male. Noi facciamo di tutto per non pesare sul Comune, ci attiviamo con i nostri mezzi per quanto possiamo. Venerdì sono andato con il trattore a Selvino ed ho portato a casa un metro cubo d’acqua per abbeverare le mie mucche – spiega Gilberto Merelli, uno dei due allevatori del borgo -. Quando ci è stata notificata l’ordinanza, che minaccia addirittura controlli da parte della Polizia locale e multe per chi trasgredisce, ci è sembrato davvero eccessivo. Non è colpa nostra se qui non c’è l’acqua. Avremmo preferito che il Comune ci avesse chiesto di provare a cavarcela da soli il più possibile e che, in caso di nuova emergenza, ci sarebbe ancora venuto in soccorso. Noi qui tecnici comunali non ne abbiamo mai visti, nessuno è salito per vedere con i suoi occhi come siamo costretti a vivere. Ringraziamo tutti quanti si sono adoperati per darci sostegno, in primis il Comune, ma purtroppo non basta. Serve un intervento strutturale, altrimenti continuiamo a mettere pezze ad una situazione che sta diventando insostenibile”.

Il sindaco assicura che la frazione, comunque, non resterà senz’acqua.

“Non abbiamo gettato la spugna – continua il sindaco -. Siamo in contatto con i tecnici della Uniacque per capire dove possiamo eventualmente andare a prendere l’acqua per un rifornimento, che a questo punto verrà gestito con i mezzi della protezione civile del Comune. Ci hanno detto che non possiamo prelevare né da Zogno né da Nembro. Da Pradalunga sì, ma si trova a fondovalle, ad una quindicina di chilometri di distanza da Salmezza. Lunedì 25 parlerò di nuovo con i tecnici e valuteremo se affidarci ad eventuali ditte private per il rifornimento. Confidiamo nell’autonomia delle persone fino all’inizio della prossima settimana quando sono attese delle precipitazioni. Speriamo che la pioggia arrivi a dare un po’ di sollievo a tutti quanti”.

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