Bergamo. Dopo i recenti episodi di aggressioni avvenute nella zona della stazione di Bergamo, la Lega cittadina va all’attacco dell’Amministrazione comunale, accusandola di aver adottato politiche fallimentari nella gestione della sicurezza dell’area attorno a piazzale Marconi.
“Stridono con la realtà le parole del vicesindaco Sergio Gandi, il quale ha dichiarato in una recente intervista che Bergamo è una città sicura. Infatti, proprio nelle ultime 24 ore, si sono verificati 4 episodi di violenza nei pressi della stazione e dintorni.
Quello che ripetiamo da anni purtroppo si è realizzato: la situazione è completamente sfuggita di mano e le politiche messe in atto dall’Amministrazione Comunale in questi anni, con la complicità del Ministro degli Interni Lamorgese, non hanno dato alcun risultato”.
Secondo i leghisti la questione è stata spesso sottovalutata dal Comune: “In questi anni all’opposizione, oltre che accendere i riflettori su una questione da sempre sottovalutata dalla sinistra, abbiamo cercato di dare una mano a Gori e Gandi proponendo diverse soluzioni che potessero migliorare la situazione. Il risultato? Nullo, siamo sempre stati ignorati e tacciati di soffiare sul fuoco delle paure”.
“Come Lega siamo pronti a dare un’alternativa seria, concreta e diversa rispetto alle politiche buoniste portate avanti fino ad oggi dal PD – scrivono dalla sezione cittadina -. Il Recente convegno su Baby Gang e Cyberbullismi ad esempio ci ha permesso di riflettere e proporre azioni alternative. Grazie al supporto dei nostri Consiglieri Comunali non mancheremo di dare nuovi stimoli all’Amministrazione Comunale per i mesi che ci separano dalle elezioni Comunali, è chiaro però che, in questi 8 anni, è stato fatto troppo poco”.
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