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Bergamo

Piazza Dante, e l’orgoglio di Giorgio Gori: “Restituiamo questo tassello della comunità alla città”

Il post del sindaco nella giornata dell'inaugurazione: "Perché l’identità si consolida anche attraverso lo spazio pubblico, i monumenti e le piazze"

Bergamo. Giovedì sera l’inaugurazione di Piazza Dante, uno dei luoghi simbolo della città di Bergamo, cuore pulsante de centro e simbolo del rinnovamento e della riqualificazione dell’intera area piacentiniana. La soddisfazione è grande ed è tutta nelle parole del sindaco Giorgio Gori che così posta: “Il cantiere è finito: da oggi Piazza Dante viene restituita alla città in tutto il suo (nuovo) splendore. Ci abbiamo lavorato per quasi due anni, dopo aver selezionato il progetto di riqualificazione attraverso un concorso internazionale. E il risultato adesso è sotto gli occhi della città, anticipato dai primi scatti fotografici. A me pare molto buono.
La nuova Piazza Dante è un tassello fondamentale della riqualificazione del Centro di Bergamo, che abbiamo posto tra i principali traguardi del nostro mandato.
Abbiamo investito sul centro – in parallelo ai tanti interventi nei diversi quartieri della città – perché il centro è di tutti: non di chi ci abita (nella zona non ci sono molti residenti), non dei turisti, che pure sono sempre più numerosi anche in Città Bassa, ma di tutti i bergamaschi, di chi abita in città e anche di chi vive in provincia, ma sente questi luoghi come suoi. Perché l’identità di una comunità si consolida anche attraverso lo spazio pubblico, i monumenti e le piazze. Il Donizetti e il Sentierone sono di tutti, Città Alta è di tutti. E così piazza Dante.
Abbiamo affrontato il problema della desertificazione di questa zona – che ricordate, riempiva fino a qualche anno fa le pagine dei giornali locali, insieme al (conseguente) problema della sicurezza – puntando sulla qualità degli spazi, sulla bellezza e sulla cultura, componendo un quadro nel quale rientrano la ristrutturazione del Teatro Donizetti, la sistemazione del Sentierone e piazza Matteotti. Non credo sia un caso se in questa parte del centro non c’è più un negozio sfitto (vi ricordate quanti erano?), se due nuovi locali sono in procinto di aprire e se i cittadini sono tornati a venirci volentieri. E non è finita, perché abbiamo lavorato per riaprire al pubblico il vicino Palazzo della Libertà, che dal prossimo anno tornerà protagonista della vita culturale della nostra città. Piazza Dante è la cerniera naturale tra questi luoghi, da oggi non più il “retro” del Sentierone.
Già al primo sguardo – lo vedete nelle foto – la piazza appare fortemente rinnovata, come il tratto già completato del Sentierone, pur nel rispetto dell’impianto concepito un secolo fa da Marcello Piacentini, più bella, più verde e più luminosa. Ad essa si accompagna il recupero dell’ex Diurno, che si affaccia sulla piazza con una grande scalinata e che è ormai prossimo alla riapertura.
A me, insomma, sembra sia venuta molto bene, ma ovviamente accetterò opinioni diverse e critiche. Sin d’ora però – per il gran lavoro che hanno svolto – voglio ringraziare l’assessore Francesco Valesini, il dirigente architetto Cavagnis, il team dei progettisti, nonché i collaboratori del Comune e delle imprese coinvolte che hanno permesso di completare la nuova piazza Dante nei tempi previsti. Grazie di cuore a tutti”.

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