Albino. Una strada provinciale che attraversa la frazione di Comenduno di Albino, dove auto e moto sfrecciano ad alta velocità nonostante il limite dei 60 chilometri orari. Martedì sera un motociclista su quella via è deceduto, un ragazzo di 21 anni è stato investito. I residenti dei condomìni e delle villette che si affacciano su quel tratto si lamentano da tempo. La sera dell’incidente mortale erano tutti seduti sul muretto nel punto in cui il giovane è stato falciato: sono stati loro i primi a prestare soccorso, a chiamare il 112, ad assistere la donna che si è vista piombare il motociclista sul cofano, mentre la sua potente due ruote proseguiva la corsa senza conducente per più di cento metri.
Sono arrabbiati, parlano tra loro dell’annoso problema che coinvolge gli abitanti di questa zona del paese. Hanno paura ad attraversare la strada, ad uscire dagli accessi laterali con l’auto, la sera e la notte faticano a dormire per il forte rumore di motori che oltrepassa i vetri spessi delle finestre e si insinua nelle sale da pranzo, nelle camere da letto.
“La sera sembra che le macchine ti entrino in casa – spiega una donna che da 10 anni vive al civico 112 -. I ragazzi con le moto impennano, sgasano, è come vivere accanto ad un circuito di Formula 1. Gli incidenti si verificano regolarmente, qualche mese fa un’auto che correva a forte velocità ha preso il muretto e si è ribaltata proprio qui sotto casa mia. Ora che c’è scappato il morto spero che si prendano provvedimenti”.
I residenti hanno chiesto più volte interventi per mettere in sicurezza la via ma, essendo una strada provinciale, non è possibile realizzare dossi per ridurre la velocità dei veicoli. “Basterebbe mettere degli autovelox – commenta un altro residente -. Solo quando cominciano a piovere le multe i limiti vengono rispettati. Qui è comunque un centro abitato, la gente ci abita, esce di casa, ci sono bambini, anziani, ragazzi. Vogliamo che la nostra sicurezza sia maggiormente tutelata”.
“Io ho addirittura paura a portare fuori il cane su questo tratto di strada. Le auto e le moto sfrecciano e rischi ogni volta di essere investito. L’altra sera, insieme al mio compagno, sono andata a piedi fino al tabaccaio, a poche centinaia di metri da casa: beh, non avevo il coraggio di attraversare. Le strisce pedonali ci sono, ma nessun veicolo si ferma per far passare i pedoni”, racconta un’altra residente del civico 112.
“Quando dobbiamo uscire con l’auto dalla stradina che dai nostri garage si immette sulla Provinciale abbiamo paura. Spesso le moto sorpassano e rischi di centrarle prendendoti pure la colpa – aggiunge una signora che abita in un condominio poco distante dal luogo dell’incidente -. Questa strada deve essere messa in sicurezza, bisogna trovare una soluzione, ne va dell’incolumità delle persone, dei residenti in primis e di tutti coloro che la percorrono con ogni tipo di mezzo”.
Nonostante queste lamentele, il sindaco di Albino Fabio Terzi dice di non aver mai ricevuto segnalazioni ufficiali sulla pericolosità della strada. “La via Provinciale è ad alta percorrenza – spiega -. Di giorno è molto trafficata e quindi la velocità dei mezzi è moderata, dalle 20 in poi, considerando che il rettilineo invita molti a spingere di più sull’acceleratore, purtroppo i limiti spesso non vengono rispettati. Dossi non ne possiamo mettere perché il codice della strada su questo tipo di tracciati non lo consente. Gli autovelox prevedono la presenza di un agente, quindi non possiamo pensare ad una soluzione del genere”.
L’ex sindaco Luca Carrara aveva fatto installare dei totem arancioni lungo alcune strade del paese: “Ma all’interno non c’era nulla – spiega Terzi -, servivano più che altro come deterrente. Anche i cosiddetti ‘rosso stop’ non sono a norma, anche se in diversi comuni vengono utilizzati. Gli unici sistemi consentiti potrebbero essere dei semafori a chiamata, come quello che abbiamo realizzato nella Valle del Lujo, oppure dei passaggi pedonali illuminati. Ma francamente quella zona non è considerata un centro abitato, anche se ci vivono delle persone e ci sono delle attività commerciali, che sono tra l’altro quasi tutte attività produttive. Non vedo l’esigenza di un gran numero di cittadini che debbano attraversare la strada”.
L’unica segnalazione arrivata in Comune relativa a quella via riguarda il semaforo all’intersezione con via Moroni, che dalle 20 in poi diventa lampeggiante: “Dato che l’immissione provenendo da Comenduno è pericolosa, diversi residenti mi hanno chiesto di prolungare il funzionamento del semaforo anche nelle ore notturne, ipotesi che stiamo valutando”.
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