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La crisi

Incontro in Provincia per salvare la Maier Cromoplastica: “La proprietà non cede di un passo”

Istituzioni compatte a tutela dei lavoratori, ma i sindacati denunciano: "I rappresentanti dell'azienda hanno confermato la loro linea: al rientro delle ferie potrebbero trovarsi tutti senza lavoro"

Bergamo. Si è svolto lunedì 18 luglio nella sede della Provincia di Bergamo l’incontro tra i rappresentanti sindacali e il liquidatore della Maier di Verdellino, azienda di cui è stata annunciata l’imminente cessazione dell’attività.

Alla riunione erano presenti parlamentari e consiglieri regionali che, oltre a dimostrare la propria solidarietà verso i lavoratori, hanno espresso critiche sulla chiusura e sulle modalità scelte dalla multinazionale spagnola per metterla in atto.

Tutti hanno chiesto all’azienda più tempo per valutare una possibile reindustrializzazione dell’area.

“I rappresentanti dell’azienda, che chiuderà per ferie per le prime tre settimane di agosto – fanno sapere i sindacati – non hanno dimostrato aperture ma hanno anzi confermato la loro linea: già al rientro dalle ferie i lavoratori e le lavoratrici della Maier potrebbero trovarsi senza lavoro”.

“Il no su tutta la linea dell’azienda  – commenta Vittorio Tornaghi, Fiom Cgil – rischia di impedire di fatto qualunque possibilità di salvataggio. Rallentare l’apertura della mobilità o, meglio, garantire un anno di cassa integrazione avrebbe concesso ad eventuali investitori interessati il tempo di valutare l’azienda, ed eventualmente deciderne l’acquisto. È chiaro che se il tempo è limitato a due mesi, per di più estivi, la cosa da difficile rischia di diventare impossibile. Chiediamo che la politica si attivi concretamente per salvare quasi 100 posti di lavoro”.

I lavoratori e lavoratrici della Maier, durante tutta la durata dell’incontro, hanno presidiato l’ingresso della Provincia in via Tasso.

maier cromoplastica presidio in provincia

Dal tavolo di confronto convocato in Provincia era emersa una richiesta pressochè unanime: attivare la cassa integrazione straordinaria per consentire a istituzioni, politica e organizzazioni di attivarsi per dare un futuro all’azienda.

All’incontro convocato dal presidente della Provincia Pasquale Gandolfi erano presenti i consiglieri provinciali Roberto Amaddeo e Umberto Valois, la Dirigente del Mercato del Lavoro Elisabetta Donati, i parlamentari Elena Carnevali, Alberto Ribolla, Simona Pergereffi, Alessandra Gallone, Daniele Belotti, il consigliere regionale Niccolò Carretta e il digirente regionale Carlo Bianchessi, il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli e la consigliera comunale  di Verdellino Helga Ogliari, i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil e le Rsu dell’azienda, e per Confindustria Stefano Malandrini, responsabile relazioni sindacali.

Proprio a Confindustria è stato rivolto un appello perché faciliti l’interlocuzione con imprenditori potenzialmente interessati (informalmente ce ne sarebbero due al momento), mentre la Regione si è detta disponibile anche a mettere in campo l’aiuto di società advisor specializzate nelle valutazioni aziendali. Premessa indispensabile però, è il non doversi muovere in pochi giorni, per di più nel mese di agosto.

“Devo dire che non posso nascondere la mia delusione, mi aspettavo una disponibilità maggiore, invece questi tempi non ci danno margine di manovra – ha detto il presidente Gandolfi, che al termine dell’incontro si è recato insieme ai rappresentanti sindacali davanti al Palazzo di via Tasso per parlare coi lavoratori in presidio – . Chiediamo all’azienda di darci questa possibilità, che non vogliamo perdere per i lavoratori e per un territorio intero. Abbiamo già fatto insieme a Confindustria una prima valutazione e riteniamo che non sarà semplice ricollocare il sito produttivo, e che la sua vera forza sta nei 92 dipendenti capaci ed esperti. Ma non possiamo non provarci e credo sia doveroso accogliere questa nostra richiesta”.

incontro maier cromoplastica provincia

Da parte della Provincia con la rete dei Centri per l’impiego, così come da parte di Confindustria e dei rappresentanti politici presenti, è stato garantito il massimo supporto nell’accompagnare i dipedenti per un’eventuale ricollocazione.

“La Provincia c’è ed è pronta anche su questo fronte, anche se faremo tutto il possibile per scongiurare questa ipotesi” conclude Gandolfi.

Delusi su tutta la linea i parlamentari della Lega: “Siamo rimasti delusi dall’atteggiamento remissivo e rinunciatario dei liquidatori dell’azienda che hanno persino negato la richiesta di accedere agli ammortizzatori sociali, annunciando, di fatto, la chiusura dello stabilimento a fine mese – sottolineano Pergreffi, Belotti e Ribolla -. Si tratterebbe di una grave responsabilità nei confronti dei dipendenti che invece meritano il massimo rispetto. Da parte nostra abbiamo ribadito la necessità che le istituzioni e Confindustria cerchino di trovare un possibile acquirente per poter salvare i 92 posti di lavoro. Come ultima possibilità, sull’esempio di quanto già messo in atto in altre occasioni, abbiamo chiesto che i Comuni della zona in caso di nuovi insediamenti produttivi prevedano in via prioritaria la possibilità di reintegrare i lavoratori della Cromoplastica e di altre aziende in difficoltà”.

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