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La storia

Filmet: le azioni sostenibili di una piccola azienda artigiana

Il fondatore, Roberto Locatelli: "Qui l’uomo non ha mai pensato diversamente dall’imprenditore. È una sensibilità personale oggi portata avanti da tutta la famiglia"

Il cammino verso la sostenibilità di Filmet S.r.l., azienda artigiana di Verdellino che realizza schermature e protezioni elettromagnetiche per cavi elettrici o di trasmissione dati, è cominciato da una sensibilità personale, ed è stato alimentato da piccole azioni molto concrete, prima che da grandi documenti programmatici. Tanto che un vero e proprio Bilancio di Sostenibilità verrà redatto solo in futuro, nonostante siano anni, se non decenni, che il terreno è pronto per affrontare questo passo.

Il fondatore di Filmet, Roberto Locatelli, fa risalire il proprio impegno di imprenditore per l’ambiente addirittura a quando, da giovane, faceva la Guardia Ecologica Volontaria: “Ho sempre avuto una sensibilità particolare per la tutela della natura – spiega –, perché penso che abbiamo un dovere particolare nei confronti dell’ambiente. Oggi stiamo assistendo ad una serie di trasformazioni che vanno in questa direzione, anche molto veloci, ma credo che abbiamo perso davvero già troppi anni. Bisogna adottare un’altra mentalità e cambiare visione, l’ecologia è una cosa molto seria. E da questo punto di vista, per quanto mi riguarda, l’uomo non ha mai pensato in modo diverso dall’imprenditore”.

È per questo che Filmet, che proprio nel 2022 festeggia i 40 anni, ha sempre cercato di rendere la propria attività d’impresa sostenibile attraverso iniziative piccole, ma concrete e incisive.

FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI E IMPIANTO FOTOVOLTAICO

“Non siamo, per così dire, ‘produttori’ di problematiche ambientali – spiega Roberto –, per il nostro tipo di lavoro non rilasciamo emissioni inquinanti. Ma da sempre siamo attenti a come smaltiamo i nostri rifiuti, e abbiamo concluso la completa bonifica dei nostri capannoni dall’amianto. Da alcuni anni acquistiamo energia elettrica che proviene interamente da fonti rinnovabili. È un costo per noi – precisa –, perché questo tipo di energia costa di più di quella che proviene da combustibili fossili. Però è stata una scelta, abbiamo voluto fare questo passo per dare il nostro contributo alla decarbonizzazione. Il prossimo progetto sostenibile riguarda l’installazione, sulla copertura dei nostri capannoni, di pannelli fotovoltaici da cui stimiamo di ricavare l’80 per cento dell’energia elettrica che consumiamo per la nostra attività”.

È in corso la sostituzione di tutte le lampade con luci a LED, e il consumo di plastica è stato via via ridotto nel tempo: “Siamo riusciti a separare sempre meglio alcuni imballaggi o materiali per il packaging così da renderli più facilmente riciclabili – continua Roberto –, ma abbiamo anche installato un erogatore di acqua refrigerata per i lavoratori, evitando così che portino da casa bottigliette in plastica: le hanno sostituite con borracce in metallo, sempre più diffuse”.

filmet roberto e celeste locatelli

IL RAPPORTO PERSONALE CON I COLLABORATORI

Dopo aver fatto nascere e crescere Filmet, Roberto è oggi a riposo, impegnato a passare il testimone ad una nuova generazione di imprenditori. In azienda lavorano infatti, oltre alla moglie, anche i tre figli, due impegnati in produzione e Celeste alla guida dell’amministrazione: un contesto che sa molto, anche questo, di sostenibilità, e si basa su una visione e su una mentalità molto chiare. “Siamo una bella squadra – spiega Celeste Locatelli –, abbiamo creduto tutti in un progetto a cui abbiamo scelto di riservare il massimo delle nostre energie. Ci sentiamo persone fortunate per quello che i nostri genitori ci stanno consegnando, anche perché ci rendiamo conto che tutto ciò ci ha permesso di lavorare stando vicini alla nostra famiglia”.

Sono 13 le persone in organico, tutte residenti nelle immediate vicinanze dell’azienda: “Ci sembra che anche i nostri dipendenti vengano volentieri al lavoro, che si trovino bene da noi – continua Celeste – In un’azienda piccola come la nostra si instaura per forza di cose un rapporto personale, a cui teniamo molto. Due dipendenti sono appena andati in pensione dopo 40 anni, un motivo se sono rimasti sempre qui ci sarà, pensiamo. Stiamo bene, e per questo cerchiamo di restituire qualcosa alla società e al pianeta”.

“Versiamo mensilmente nella busta paga dei nostri dipendenti una cifra per accedere agli strumenti di welfare regionale previsti per i lavoratori delle aziende artigiane, utile per esempio a pagare i libri scolastici dei figli, a coprire il costo di prestazioni sanitarie o a sostenere parte del mutuo sulla prima casa – aggiunge Celeste – E anche se vanno sempre tutti a casa a pranzo, quando possiamo diamo loro buoni pasto, che sono utilizzabili anche nei supermercati oltre che nei ristoranti”.

VERSO IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

Quella di Filmet è la storia di un’azienda che ha intrapreso molte iniziative concrete prima ancora che la normativa stimolasse la stesura di piani strategici o, negli anni più recenti, dei Bilanci di Sostenibilità. “È, quest’ultimo, un obiettivo che ci siamo prefissati – precisa Roberto – Non l’abbiamo ancora redatto perché preferiamo attendere l’installazione dell’impianto fotovoltaico, frenata dalla scarsità di materie prime, per presentare l’articolato mix di azioni e comportamenti che Filmet ha adottato per rendersi sempre più sostenibile. Negli anni, tuttavia, l’attenzione alle certificazioni di qualità è stata massima, visto che ci siamo dotati molto presto, e per scelta, della certificazione Iso 9001 e poi della 14001. Tutto questo ha comportato investimenti importanti, in termini di costi e di tempo. Ma abbiamo voluto mettere nero su bianco una sensibilità che oggi riguarda l’intera famiglia”.

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