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Il viaggio

Bergamo, obbligo di mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici: tanti a volto scoperto, anche anziani

I contagi sono in rapida risalita, l'attenzione meno. Vale anche per gli autisti dei bus: 4 su 5, al momento del nostro passaggio, non indossavano correttamente o non avevano alcun dispositivo di protezione

Bergamo. I contagi sono in rapida risalita, l’attenzione per schivarli meno. Per accorgersene, basta fare un giro sui mezzi pubblici della città: autobus, tram e funicolari, dove ancora vige l’obbligo – per i maggiori di 6 anni – di indossare la mascherina Ffp2 per proteggersi dal Covid e in particolare dall’ennesima variante scomoda: Omicron 5.

Gli avvisi che ricordano l’obbligo non mancano: alle fermate dei bus, come sul sito di Atb. In Città Alta, alla fermata della funicolare in Piazza Mercato delle Scarpe, dove non è specificato, la scritta Ffp2 è aggiunta persino a mano, col pennarello nero.

Un motivo, forse, c’è. Sono davvero tante le persone che non rispettano l’obbligo, senza distinzioni di età: giovani, adulti e pure anziani, i più esposti al rischio di malattia grave. Non a caso gli hub vaccinali del territorio sono stati riaperti (mercoledì alle 18,50 erano 2.599 le prenotazione per la quarta dose in provincia di Bergamo, nella fascia 60-79 anni). Ma l’obbligo vale anche per gli autisti dei bus: 4 su 5 – al momento del nostro passaggio – non indossavano correttamente la mascherina o non la indossavano proprio.

 

Generico luglio 2022

 

È vero che mercoledì mattina, tra le 10,30 e le 12 circa, i mezzi che passavano per il centro città non erano pienissimi. È quel che dicono alcuni passeggeri per giustificare in qualche modo l’inosservanza della regola. Una signora, quando le si fa notare che non indossa la mascherina, reagisce così: “Fa caldo e poi sono vaccinata”. Un ragazzo alla fermata nemmeno è al corrente dell’obbligo: “Non lo sapevo, non la chiedono più da nessuna parte”. C’è poi chi la mascherina ce l’ha, ma chirurgica, quindi meno protettiva, spesso con bocca e naso in vista, sui bus come sulla Teb.

Alle 11.03 prendiamo la funicolare per Città Alta. Facciamo un rapido conto: in cabina, 9 persone su 15 sono senza mascherina. Va meglio nel viaggio di ritorno, 10 minuti dopo: su 5 passeggeri, soltanto una signora ne è sprovvista, anche se non tutte le mascherine indossate sono Ffp2.

Verso la fine del 2021, personale esterno effettuava controlli sul rispetto delle norme anti-Covid, con particolare riferimento al corretto utilizzo della mascherina sui mezzi e al monitoraggio dell’affluenza dei passeggeri e delle capienze.  Ora, i controllori di Atb possono sanzionare solo chi viene sorpreso a bordo senza biglietto, ma non senza mascherina. “La collaborazione consapevole e responsabile di ogni passeggero attraverso il rispetto delle norme di salute pubblica – si legge sul sito di Atb – è fondamentale per garantire a tutti un viaggio in sicurezza”.

Qualcuno, ovviamente, rispetta l’invito. Come una signora, che alla fermata di viale Papa Giovanni, prima di salire sul bus, tira fuori dalla borsa una mascherina Ffp2 nuova di zecca, ancora nella busta. “Anch’io sono vaccinata – premette – ma metterla costa poco e mi fa sentire più sicura”.

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