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Scegliere Automha per innovare la propria azienda oggi è ancora più facile grazie ai vantaggi messi a disposizione dal Governo

Scegliere Automha per innovare la propria azienda oggi è ancora più facile grazie ai vantaggi messi a disposizione dal Governo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, per sostenere le imprese di micro, piccola e media dimensione nell’acquisto o nell’acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre che software e tecnologie digitali, ha messo a disposizione il piano nazionale “Industria 4.0” che permette di usufruire del credito d’imposta incrementando i benefici fiscali riguardanti le imprese.

INDUSTRIA 4.0 NEL 2022
Le agevolazioni fornite da questa misura detta “Beni strumentali” (“Nuova Sabatini”) sono state confermate per il 2022 tramite la Finanziaria 2021 (Legge 30/12/2020, n. 178) entrata in vigore dal 01/01/21, permettendo alle aziende aderenti di abbattere l’importo delle uscite tributarie mediante compensazione diretta del beneficio fiscale in F24.

CHI PUÒ ACCEDERE
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime di determinazione del reddito d’impresa adottato posso avere accesso a questa misura.

AGEVOLAZIONI
Per quanto riguarda i beni materiali che rientrano nel progetto “Industria 4.0”, il credito d’imposta è pari a:
40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
20% per investimento oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro
10% per investimenti oltre i 10 milioni e fino a 20 milioni di euro
(definito dall’Allegato A della legge 232/2016)

SCADENZE
Le agevolazioni, inaugurate il primo gennaio 2020, sono in scadenza il 31 dicembre 2022 estendibile al 30 giugno 2023 nel caso in cui l’ordine venisse effettuato e accettato dal venditore prima del 31 dicembre 2022 e che l’acquirente abbia pagato almeno il 20% del costo del prodotto.

La legge di Bilancio 2022 (comma 44 dell’articolo 1, legge 234/2021) prevede una proroga della misura che inizia nel 2023 con scadenza nel 2025. Mentre i requisiti e le modalità di utilizzo rimangono invariate, cambiano i criteri di imposta:
20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
10% per investimenti maggiori di 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
5% per investimenti maggiori di 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 20 milioni di euro

BENI RIENTRANTI NELLA MISURA
Come affermato dal principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo Italiano di Contabilità), i beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali”, “software e tecnologie digitali” oppure “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 secondo l’articolo 2424 del Codice civile per rientrare nelle agevolazioni.

REQUISITI DA RISPETTARE
Gli investimenti in questione devono rispettare i seguenti requisiti:
-autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
-correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito del Ministero.

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