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Tornato da francoforte

L’enigma Lammers: campione d’Europa fuori dal progetto Atalanta

La presenza di Zapata e Muriel e le indiscrezioni su Pinamonti allontanano l’olandese da Bergamo. All’Eintracht, intanto, ha vinto l’Europa League.

Bergamo. Aveva colpito l’entusiasmo di Sam Lammers nell’unirsi all’Eintracht Francoforte un anno fa, tanto da raggiungere la città dell’Assia in macchina partendo da Bergamo, un viaggio di 7-8 ore. Dodici mesi dopo, siamo di nuovo punto e a capo. Con un titolo in più: campione dell’Europa League. Ma poco altro.

Lunedì l’attaccante olandese è stato tra i primi a presentarsi a Zingonia per il raduno. Si è regolarmente allenato con la squadra e a questo punto non è da escludere nemmeno una sua partenza per il ritiro di Clusone. Ma il suo futuro resta ancora in bilico.

Se già nel primo anno nerazzurro il suo posto nelle gerarchie di Gasperini non sembrava proprio in alto, per usare un eufemismo, la scorsa stagione in prestito in Bundesliga non è stata affatto un successo sul piano personale. Nonostante un trofeo messo in bacheca, e che trofeo: la squadra di Francoforte ha vinto l’Europa League, un titolo che all’Eintracht mancava da oltre quarant’anni.

Dire che Lammers sia stato protagonista nella cavalcata europea dei tedeschi, però, sarebbe una vera forzatura. Si è messo la medaglia al collo ed stato inserito nella lista dei convocati per tutte le partite, ma dai quarti in poi non ha più messo piede in campo, è rimasto a guardare i compagni battere il Barcellona al Camp Nou, eliminare il West Ham il semifinale e battere i Rangers nella finalissima ai rigori.

La sua esperienza si è chiusa con 22 presenze, solo un paio di gol, entrambi segnati a settembre, nel suo primo mese. Unica soddisfazione personale, la rete che è valsa l’1-1 col Fenerbahce nei gironi di Europa League: evitando la sconfitta, dicono da Francoforte, ha dato ulteriore tempo all’allenatore Oliver Glasner, che era stato messo sulla graticola dopo una partenza non convincente.

Sam Lammers

Gioia effimera, soprattutto se rapportato a quanto successo a gennaio: Eintracht rimontato da 2-0 a 2-3 in casa dal Borussia Dortmund nel finale in campionato, con Lammers appena subentrato e ritenuto responsabile di un approccio decisamente troppo molle sul match. L’olandese è diventato un bersaglio della tifoseria, che lo ha preso di mira anche con minacce, fermamente condannate dalla società.

La mancata conferma a fine anno – l’accordo di prestito non prevedeva un diritto di riscatto – è stata di fatto scontata, specialmente data anche l’esigenza di alzare l’asticella per la Champions League, a cui il club di Francoforte parteciperà nella nuova stagione grazie alla vittoria europea.

Per Lammers, dunque, la prospettiva del ritorno a Bergamo. In attesa della possibilità di intraprendere una nuova avventura. La permanenza, per ora, non sembra nelle possibilità dell’ex PSV: nella sua unica annata completa con la Dea (2020/21) ha disputato solo 17 presenze, più della metà delle quali subentrando nel finale dalla panchina.

Gli estimatori comunque in Italia non sono mai mancati e anche le qualità tecniche del classe 1997 lo rendono appetibile per diverse società anche nel resto d’Europa. Trovare una collocazione non dovrebbe essere impossibile. Nel frattempo, Lammers lotterà nel ritiro per mettersi di nuovo in mostra. Aspettando il prossimo viaggio.

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