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L'operazione

Tre rapine in una notte tra Bergamo, Monza e Lodi: scoperti i responsabili

I fatti risalgono allo scorso 22 novembre: si tratta di tre giovani, due dei quali già in carcere a Milano e il terzo ai domiciliari

Bergamo. La Polizia di Stato di Bergamo ha arrestato tre persone ritenute responsabili di tre rapine commesse nella stessa notte lo scorso 22 novembre, tra la città di Bergamo e i comuni di Caponago (MB) e Somaglia (LO).

Quella sera, attorno alle 23.30, due persone con il volto travisato, una delle quali armata di coltello, avevano fatto irruzione al “Welness Cafè” alla Rotonda dei Mille, rapinando i dipendenti di 150 euro e due smartphone: poi la fuga verso una Fiat Cinquecento rossa, alla guida della quale si trovava il complice che prontamente si è allontanato.

Lasciata la città di Bergamo si erano poi fermati all’area di servizio dell’autostrada A4 “Brianza Nord”, nel territorio del Comune di Caponago dove poco dopo la mezzanotte erano riusciti a mettere a segno una seconda rapina, sempre ai danni dei dipendenti del bar, impossessandosi di oltre 863 euro in contanti.

Poco dopo le 4, infine, gli stessi tre soggetti con lo stesso modus operandi avevano rapinato l’area di servizio “Somaglia Est” lungo l’A1 Milano-Napoli, riuscendo a impossessarsi di 1.900 euro.

Le indagini sviluppate dalla Questura di Bergamo, in collaborazione con il personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Guardamiglio (LO) e del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Lodi, anche attraverso l’analisi delle cosiddette “celle telefoniche radiobase” dei luoghi dove sono stati consumati i reati e di altre località interessate al transito della Fiat 500, hanno consentito di individuare tre giovani ragazzi, di cui due italiani e un tunisino.

Uno di questi è stato identificato anche grazie ad un’impronta papillare lasciata all’interno dell’area di servizio “Somaglia Est”: tutti con precedenti penali della stessa natura, erano già stati fermati lo scorso mese di dicembre per un’altra rapina.

Per loro è scattata l’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Bergamo su richiesta della Procura della Repubblica: due di loro ne sono venuti a conoscenza dai penitenziari milanesi di “San Vittore” e “Opera”, dove sono attualmente detenuti, il terzo dagli arresti domiciliari.

Per tutti e tre, infine, Foglio di Via obbligatorio dal Comune di Bergamo emesso dal questore, con validità tre anni.

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