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Consiglio comunale

Bergamo, approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Voto contrario di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Bergamo Ideale

Bergamo. Una seconda giornata, quella di martedì sera, dedicata alle repliche dell’assessore Stefano Zenoni in merito all’approvazione del Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Un progetto, dalla durata decennale, che è stato votato e approvato dalla maggioranza in sede di consiglio comunale a Bergamo.

Voto contrario della Lega sul testo e astensione sulle 22 osservazioni, contrario di Fratelli d’Italia e Forza Italia, contrario di Bergamo Ideale e astensione per le osservazioni e per il piano per il Movimento 5 Stelle.

A prendere la parola è appunto Zenoni, con una premessa significativa: “Prendo come un complimento il fatto che la minoranza ha più volto speso parole relative al concetto di coerenza e di visione parlando del Pums e delle linee di mandato di questa amministrazione. Credo che sia elemento che non diminuisce assolutamente la validità del testo, al contrario, sottolinea un lavoro di continuità con il precedente mandato, dato anche dalla coerenza del percorso svolto  fino ad ora. Fa la guerra ad un uso improprio delle auto, ma non alle auto in sé. E che ha molto a cuore anche quello che è il tema dei cambiamenti climatici”.

“A chi definisce questa amministrazione sorda rispetto alle richieste dei cittadini e quindi volta praticamente alla volontà di perdere le prossime elezioni a causa delle sue scelte, rispondo dicendo che molte delle nostre azioni sono proprio richieste dai residenti, magari non da quelli che interloquiscono con voi, richieste che raccogliamo tutti i giorni. Il nostro non è dunque un sadico tentativo di farci del male da soli. Non è un piano che nasce vecchio, perché ha già prodotto effetti e perché il mondo corre veloce. Uno strumento flessibile come questo non deve temere il confronto ma va solo aggiornato passo dopo passo. Non è scolpito nella pietra, non è ora e per sempre, ma al contrario deve adattarsi alle sfide, ad esempio a quella climatica: può avere molti difetti, ha molti pregi e che possa essere rivisto e aggiornato, per portare avanti un quadro coerente di trasformazione di Bergamo secondo il benessere dei nostri cittadini”.

La replica

“Su un disegno di 35000 posti auto gratuiti, 2600 sono quelli a pagamento – ha continuato l’assessore Zenone -. I cittadini hanno diverse modalità di spostamento, tra le quali anche il pagamento del suolo pubblico per tenere in piedi, finanziariamente, i servizi offerti. Nel Pums si parla di una Low Emission Zone, non di un’area C. Quello che fa Milano o altre città, che per natura hanno una mobilità completamente differente, è tutt’altra cosa. Sulla Malpensata ci si dimentica di ricordare che lì è stato aperto il parcheggio dell’ex Gasometro che peraltro ha tariffe molto agevolate e c’è, ad oggi, un progetto di ampliamento del parco. Inoltre era un parcheggio sì di interscambio, ma verso l’esterno e, come tale, andava trovata una soluzione diversa”.

“Sempre parlando di parcheggi, interessante la proposta riguardo la riqualificazione dell’area ex Reggiani Importante concretizzare il parcheggio della Fiera: se n’è cominciato a parlare a fine 2019 quando poi, solo due mesi dopo, è diventato un ospedale. Sarà un interscambio da costruire e non sarà facile”.

“Sul concetto di democrazia rispetto al concetto dei parcheggi con le righe bianche, cerchiamo di usare le preferenziali con misura. La città, la nostra, è particolare: ha strade strette, borghi storici, ma questo significa solo essere innovativi ma non immobili”.

“Sul eBRT non credo che ci sia una concorrenza con la ferrovia perché attraversa più attrattori, e rispetto al percorso dentro la città, l’impatto è minore. Certo, bisognerà allargare il sedime stradale, fare espropri fuori Bergamo e s’, c’è un sacrificio che è quello della copertura di una parte della roggia. Progetto complesso, dunque, che prevede delle revisioni del territorio, per il quale il finanziamento è peraltro già stato erogato”.

“Sui temi dei Colli e Città Alta si tratta di argomenti importanti e delicati che stiamo assolutamente monitorando. Sono questioni che dovremo affrontare, come del resto quello della vita dei residenti. Sulle 36 colonnine, ora è aperto e concluso il bando delle ulteriori 32, quindi 64, e altre fatte da un altro operatore”.

L’intervento del sindaco Giorgio Gori

In risposta all’intervento del consigliere Nosari che chiedeva all’amministrazione più coraggio e una visione chiara quando di parla di Pums, le parole del sindaco Giorgio Gori: “Il consigliere Nosari ci chiede maggiore radicalità e maggiore equilibrio. Io mi sento di dire che, con questo documento, non facciamo altro che rivendicare la nostra linea netta, le nostre scelte che, del resto, proprio perché forti, hanno scatenato le critiche dell’opposizione. Scelte in cui crediamo, che vedranno un’applicazione graduale per non stravolgere diritti e abitudini dei cittadini. Ritengo che in questo testo sia assolutamente riconoscibile il nostro programma, quello del 2019: la promozione della mobilità ciclabile, lo sharing, la protezione delle zone considerate più fragili della città come ad esempio come Città Alta e del suo conseguente carico veicolare, il passaggio della mobilità su auto ad una, appunto, sostenibile. Gli spazi di sosta sono posizionati a distanza, nelle periferie, a tutela dei cittadini e dei ciclisti, la stessa che cerchiamo con l’estensione delle ZTL e delle zone 30. Ecco, a me, tutto questo sembra una visione. E sull’aeroporto, e rispondo alla consigliera Pecce, dico che il Pums non è il piano dell’ambiente, sono due cose diverse”.

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