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Bergamo

Piano Urbano della Mobilità, Lega all’attacco: “Un progetto nato già vecchio”

Scontro in consiglio comunale sui nodi che, da sempre, dividono destra e sinistra: parcheggi, crociata sull'auto, Ztl, corsie ciclabili e preferenziali e aeroporto

Bergamo. Un consiglio comunale all’insegna del Pums. Una due giorni, quella dedicata al piano urbano della mobilità sostenibile, ovvero al progetto presentato dall’assessore alla mobilità Stefano Zenoni, che ha scatenato una serie di reazioni da parte della minoranza. Una prima giornata, quella di lunedì, dedicata alla presentazione del testo, agli emendamenti messi sul tavolo dalla minoranza e alla discussione. Sotto la lente, un piano d’intervento che costerà circa 4 milioni di euro all’anno, per i prossimi 10, con un costo complessivo di 404.879.000.

Ad aprire i lavori l’assessore Stefano Zenoni: “Perché approviamo il Pums in questa serata? È stato dottato alla fine del mandato 2019, a maggio, subito dopo l’esito delle elezioni con il rinnovo dell’attuale amministrazione. Solo a marzo di quest’anno, però, siamo riusciti a partire con la prima seduta. Un ritardo determinato da una serie di ragioni legate, in maniera particolare, alla situazione pandemica. Tre le fasi di redazione del piano, con alla base la spinta di carattere europeo e il coinvolgimento della cittadinanza attraverso un processo di partecipazione, garantito dal ruolo degli stakeholder e dalla collettività. Tra i criteri che ci hanno guidato nei lavori 10 linee, tra le quali lo shift modale, la riduzione della pressione automobilistica e di promozione della mobilità elettrica, la ricerca di condizioni di efficacia per il trasporto merci e la qualità dello spazio pubblico“. 

Tra gli interventi più importanti, ripresi dalla disanima dell’assessore, quelli inerenti ai temi della rete stradale e al trasporto pubblico. Oltre alla volontà di ampliare le fasce orarie e dei giorni di attivazione della ZTL dei Colli (nei festivi nonché alle fasce orarie serali di alcuni giorni feriali), l’introduzione di una ZTL presso la Porta San Lorenzo, attiva nelle ore di punta dei giorni feriali così da limitare gli episodi di attraversamento della Città Alta, di una sul cosiddetto “Sentierone allungato”, fino a ricomprendere da un lato via San Bernardino e dall’altro via Tasso. E ancora, la pedonalizzazione di alcune piazze storiche della città di Bergamo: piazza Matteotti, piazza Cittadella con contestuale rimozione della sosta, piazzetta Angelini e piazza Vecchia, l’attivazione di aree pedonali temporanee nei pressi degli istituti scolastici, l’ampliamento nonché la realizzazione di nuove Zone 30, l’introduzione di una Low Emission Zone (LEZ) nell’area centrale, in grado di limitare progressivamente la circolazione dei veicoli più inquinanti in base alle motorizzazioni e al tipo di alimentazione.

“Una nota particolare anche per il tema del trasporto pubblico per la rete bus e funicolari, in particolare l’azione rivolta al potenziamento dell’accessibilità alla Città Alta grazie all’introduzione di una nuova linea bus passante da e per il nuovo ospedale e da e per viale Giulio Cesare (parcheggio di interscambio nei pressi della circonvallazione), all’introduzione di linee bus ad alto livello di servizio su itinerari non serviti o non servibili da infrastrutture di trasporto su ferro da Bergamo verso Dalmine e Verdello e da Bergamo verso Romano, da Almè a Ponte San Pietro, la realizzazione di nuove corsie riservate e priorità semaforica (“bus priority”) lungo i principali segmenti della rete attuale e prevista e l’aumento dell’arco di servizio della funicolare di S. Vigilio”.

E, ancora, sui parcheggi: “Porta Sud potrebbe diventare un polmone non indifferente, come del resto va cavalcato il concetto di parcheggi scambiatori, come ad esempio quelli della Fiera di Bergamo. Già solo l’utilizzo di questi ultimi, porterebbe un incremento significativo del numero delle soste blu che passerebbero da 2500 a quasi 4000″.

I benefici in numero

Schede e tavole, tanti i numeri, ma la sostanza del progetto raccontato da Zenoni si riassume in un +3,9% di estensione della rete di servizi del trasporto pubblico, +9,4% di chilometri percorsi dagli autobus, +102,2% per i tram, + 150,7% di corsie preferenziali, + 21% di passeggeri trasportati per anno (sia per bus che per tram), -14,8% di emissioni annuali di anidride carbonica, -19,6% di polveri leggere, e -13,3% di consumi totali di carburante dei trasporti.

Senza dimenticare, come sottolinea l’assessore, che i benefici sono riconducibili anche al massiccio abbattimento del trasporto su gomma: “Con l’attuazione di questo Pums, la previsione è di ridurre, verso e all’interno della città, del 6% l’impiego delle macchine. Direi un traguardo più che ambizioso”. 

E una chiusa meramente politica: “Se dovessi scegliere un tema particolare, che riassume tutte le linee guida del progetto che ho illustrato, direi che la parola ambiente è quella che meglio rappresenta il documento. E, sia bene, ambiente non inteso solo nella sua accezione classica, piuttosto come ambiente di vita. Credo davvero che questo piano di pensiero apra a scelte diverse sul piano pubblico, perché consente ai cittadini di riguadagnare loro molto in termini di vita collettiva. La cifra su cui questo documento si declina è infatti proprio il fatto che restituisce a Bergamo la vita, lo spazio e la dimensione della collettività, togliendone, al contrario, al concetto di città trasportistica”.

La polemica della Lega

Lega all’attacco, in particolare, con gli ordini del giorno a firma dei consiglieri del Carroccio Luisa Pecce e Alberto Ribolla. Tra i tanti nodi su cui si sono dati battaglia le questioni del prolungamento delle Ztl, i parcheggi, l’introduzione, con tutte le conseguenze annesse, degli eBRT, le corsie preferenziali, il raddoppio della linea ferroviaria, le colonnine, la risalita in Città Alta, e l’inquinamento acustico dell’aeroporto.

Ribolla fa da apripista ai suoi, chiedendo l’eliminazione “dell’introduzione, nell’abitato di Bergamo, di un’area a basse emissioni (Low Emission Zone), in grado di limitare progressivamente, per step temporali successivi e ambiti territoriali concentrici, la circolazione dei veicoli più inquinanti in base alle motorizzazioni e al tipo di alimentazione (intervento R41). Ergo, eliminare la previsione di una sorta di area C, stile Milano. 

E, sul trasporto pubblico, no alla realizzazione di nuove corsie riservate, preferenziali, in grado di dare priorità ai veicoli del trasporto pubblico lungo i principali segmenti della rete attuale. Di contro, la proposta  dell’aumento dei semafori intelligenti.

La minoranza rincara la dose con i tre emendamenti della consigliera Luisa Pecce: “No alla Ztl a Porta San Lorenzo e a quelle del Sentierone allungato perché avrebbero un impatto negativo sulle attività commerciali, soprattutto su quelle più piccole. La proposta di piano non prevede un obiettivo fondamentale, quello della riduzione delle emissioni acustiche dell’aeroporto di Orio. Direi che si tratta di un tema assolutamente importante, che non va sottovalutato, come del resto ci invita a fare l’Oms”.

“Questo Pums nasce già vecchio, poiché parte da dati addirittura del 2017. Senza contare che, se il mantra dell’amministrazione comunale, è fare di Bergamo una città a misura di pedone, costellata di zona 30, anche dove non servono, quella intrapresa non è la strada corretta. I parcheggi liberi vanno scomparendo, come quelli per i non residenti, si mettono le mani in tasca al cittadino e si fanno le scarpe al mercato del commercio. Grazie a questo Pums il traffico sarà ancora più ingessato, andrà ad agevolare solo i possessori di auto di ultima generazione. I costi della sosta a pagamento, le famose strisce blu, sono eccessivi e andranno a desertificare la stessa circolazione. Basta pensare al decremento degli stalli allo stadio: da 611 di prima a 210 di oggi, quelli gratuiti. Ecco un esempio su tutti. E per questo noi proponiamo una soluzione che ne compensi la mancanza utilizzando la zona della ex Reggiani, riqualificandola come parcheggio di interscambio”.

Giacomo Stucchi avanza proposte e lo fa bacchettando la maggioranza: “Comincio dicendo che sto ancora aspettando i dati, chiesti otto mesi fa, sul numero delle contravvenzioni fatte nelle zone 30. E, per essere propositivi, mi sento di suggerire di prendere esempio dalla Germania e dalla Francia per disincentivare l’uso dei veicoli più rumorosi, usando, ad esempio, i fonometri fissi come del resto fa anche un sindaco della vostra area, quello di Napoli. E anche Milano si sta muovendo in questo senso. Vediamo di fare lo stesso”.

Fratelli d’Italia

Andrea Tremaglia: “Tre temi sui quali mi focalizzo: Città Alta, parcheggi e Ztl in centro e parcheggi periferici. Per quanto riguarda il primo punto, sono curioso di vedere l’impatto che la Ztl avrà sul parcheggio della Fara, soprattutto rispetto al fatto che sarà garantita a chi vi vorrà accedere, solo qualora ci fossero dei posti liberi. Qualsiasi sia la soluzione, sarà complicata e l’estensione oraria, come ad esempio quella prevista a partire dall’ordinanza che prenderà vita da giovedì prossimo, modifica il rapporto tra i Colli e Città Alta soprattutto per le attività commerciali.

Per quanto riguarda il tema parcheggi, considerato che dei 3600 totali, 3000 sono in centro, l’idea che propongo è quella di ridiscutere il rapporto con le strutture private, dando vita a delle agevolazioni con i parcheggi in struttura per i residenti. Ultimo punto quello delle soste periferiche: ho notato che la zona Ovest è quella più coperta da posti gratuiti, anche se sulla mobilità locale è collegata solo con la linea C. Su quella Est invece i posti sono numerosi ma più sparpagliati e l’auspicio è che con la riqualificazione della Reggiani si possa migliorare la situazione. Spero inoltre che volontà sia quella di creare delle navette per il polo museale, per potenziare il servizio anche in ottica 2023”.

Bergamo Ideale

Danilo Minuti punta l’attenzione sul tema della mancanza di proposte vere e concrete sull’accesso in Città Alta: “Un piano della mobilità sostenibile coì importante non può non avere delle strategie concrete rispetto al raggiungimento di Città Alta. Va trovata una soluzione e se l’amministrazione comunale che governa da 8 anni non l’ha ancora trovata, questo rappresenta un problema”.

Gianfranco Ceci, Forza Italia

“La città dell’utopia non esiste, deve essere fatta una scelta pragmatica e non ideologica. Il sogno di città del verde e le scelte troppo spinte non fanno il bene dei cittadini. Il traffico non è né di destra né di sinistra, è un problema che va affrontato e risolto per il bene della città”.

 

 

 

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