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La novità

Debutta il reddito di formazione: “Nuova opportunità di inserimento lavorativo”

L'iniziativa delle Acli, del comune di Nembro e di Enaip Lombardia. Progetto pilota con i corsisti della Persico Marine

Nembro. È iniziato il corso per operatori meccanici in Persico Marine srl promosso da Acli Rete Lavoro, Comune di Nembro ed Enaip Bergamo. 17 corsisti, di cui 10 residenti a Nembro, svolgeranno 64 ore di formazione mensili in azienda guidati da alcuni docenti di Enaip Bergamo e da alcuni lavoratori specializzati dell’impresa celebre in tutto il mondo per i suoi scafi ed i suoi yacht.

“Si tratta di un progetto pilota per inserire persone che, per svariate ragioni, hanno lasciato il mondo del lavoro dentro un progetto di autonomia lavorativa – dichiara Floria Lodetti, assessore ai Servizi alla Persona ed alla Famiglia di Nembro -. Tra le persone coinvolte ci saranno anche due donne: un vero segno di inclusione. Sono persone dai 19 ai 55 anni. Il comune di Nembro si impegna per investire sul lavoro per permettere alle persone in difficoltà di promuoversi umanamente. Con questo investimento abbiamo portato benessere in alcuni nuclei familiari”.

“È una grande soddisfazione anche per noi come Acli che per una volta non parliamo solo di lavoro ma costruiamo un progetto in sinergia – afferma Daniele Rocchetti, presidente delle Acli di Bergamo -. C’è un metodo che è quello di creare reti e sinergie tra associazione, formazione professionale, politica e impresa, per raggiungere insieme il risultato. E poi la soddisfazione di aver creato le condizioni per il reddito di formazione. Chi partecipa al corso – gratuito – riceverà un contributo. Vorremmo sostenere non solo chi già lavora ma chi si impegna in percorsi di formazione professionalizzanti. Ogni tanto è bene rileggere l’articolo 1 della Costituzione, per ricordarci che il fondamento della Repubblica Italiana è il lavoro, non il sussidio. Dovremmo ricordarcene quando assistiamo a battaglie all’ultimo sangue per ottenere denari da trasformare in sussidi invece che in servizi e misure per sostenere il lavoro. La pandemia non ha soltanto tagliato posti di lavoro, ma ha profondamente modificato la mappa dei lavori disponibili e la ripresa si sta presentando selettiva. Alcuni ambiti e alcuni lavori si contraggono in maniera duratura, mentre altri ambiti crescono facendo emergere nuovi lavori. Per sostenere la ripresa occorre riattivare le persone e sostenere la transizione delle competenze, attivando su larga scala un processo di accompagnamento verso i nuovi lavori con percorsi formativi personalizzati e allineati alla rapida evoluzione della domanda.Perciò si deve garantire a ogni persona uno strumento di valorizzazione dell’intero precorso professionale e formativo, un “codice di cittadinanza attiva” al quale siano associati e nel quale siano certificati i percorsi professionali e formativi lungo l’intera vita attiva”.

“Se l’azienda ha raggiunto questo livello è grazie alle maestranze del territorio – dichiara Pierino Persico -. C’è una mentalità sana e ritengo doveroso accompagnare chi vive momenti di fragilità. Oggi abbiamo una transumanza lavorativa: è un continuo entrare e uscire dall’azienda. Gli spazi per dare lavoro ci sono. Non è la prima volta che attivo corsi di questo tipo, anche se per un’iniziativa precedente con Laminflex e con il Patronato San Vincenzo si erano presentate solamente due persone”.

“Il progetto avviato è importante perché concreto e perché ha degli aspetti innovativi sul mercato del lavoro – aggiunge Matteo Brambilla, direttore di Enaip Bergamo -. Le modalità tradizionali di ricerca del personale non funzionano più come qualche anno fa. Questa tipologia di iniziativa vive di sinergie ed è questo il suo punto di forza. Abbiamo messo insieme le esigenze del territorio e la singolarità dell’utenza incontrata. Altra questione strategica è la formazione affiancata all’attivazione di borse lavoro. Ci vuole l’aspetto di inserimento parallela a quella formativa”.

“Ci tenevo a sottolineare due nodi fondamentali: in primo luogo è stata un onere ma soprattutto un onore costruire questo progetto – chiude Roberto Cesa, coordinatore di Acli Rete Lavoro -. Ringrazio davvero di cuore i volontari dello sportello lavoro di Nembro che hanno mappato il territorio e individuato i profili per il corso. In secondo luogo con questo progetto lanciamo il reddito di formazione che si pone come un esperimento piccolo ma rivoluzionario. A sostegno del progetto e dei suoi beneficiari, i partecipanti del corso – che è gratuito – riceveranno un reddito di formazione. L’importo sarà pari a 250€ e sarà riconosciuto in relazione all’effettiva partecipazione al corso (al di sopra dell’85% di presenza alle lezioni). L’obiettivo è di promuovere una “nuova cultura laburista”, che intenda remunerare non solo la forza lavoro già occupata, ma anche quella impegnata in percorsi di formazioni professionalizzanti, finalizzati all’ingresso o al reintegro nel mercato del lavoro. E che, al contrario, si ponga in contrapposizione ai sussidi che vengono erogati alla popolazione inoccupata incapaci di incentivare il ricollocamento. Tutti noi riteniamo che non è pensabile una forza lavoro inerte. Tutti devono essere occupati o inseriti in percorsi che conducono al lavoro”.

“Vorrei chiudere con un ringraziamento all’amministrazione precedente e a tutti gli uffici tecnici del Comune – afferma Gianfranco Ravasio, sindaco di Nembro -. Un’ultima puntualizzazione: un corso sul disegno meccanico dentro un’azienda all’avanguardia non è una cosa banale. Questo corso che ti dà la possibilità di leggere un disegno e conoscere i materiali è davvero una rarità”.

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