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Confindustria bergamo

Intesa Sanpaolo: 40 miliardi per le imprese lombarde nell’accordo “Competitività, innovazione, sostenibilità”

A Bergamo la quinta tappa regionale del roadshow di presentazione del protocollo nazionale. La provincia di Bergamo si caratterizza per forte vocazione industriale, elevata presenza sui mercati internazionali, filiere ramificate a livello locale

Quaranta miliardi. Questo il ‘tesoretto’ che Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione degli imprenditori associati a Confindustria Bergamo (e ai loro colleghi lombardi), intenzionati ad investire, entro fine 2024, in Innovazione, Transizione digitale, Sostenibilità oppure decisi a rafforzare patrimonialmente le loro aziende.

Quaranta miliardi per la sola ‘locomotiva d’Italia’, sono il 26% del plafond totale (150 miliardi) che la Banca guidata da Carlo Messina ha deciso di mettere a disposizione delle realtà produttive associate al mondo confindustriale. Avviare l’iter per il finanziamento è semplicissimo. Basterà mettere a punto il progetto che si ha intenzione di realizzare, bussare alla porta di una delle Sedi o
delle filiali dell’Intesa Sanpaolo presenti in Lombardia, illustrare l’idea e poi attendere l’esito dell’istruttoria.

Per dare una valenza locale ad un Accordo già siglato a Roma lo scorso ottobre (dal Ceo di Intesa e dal leader degli industriali italiani, Carlo Bonomi), giovedì pomeriggio la Presidente di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati, e Gianluigi Venturini, Direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, hanno apposto le loro firme su un documento che indica “Competitività, Innovazione e Sostenibilità” come i tre driver fondamentali per la ripartenza del mondo produttivo locale, dopo due anni di pandemia e quattro mesi di guerra.

Un concetto, quest’ultimo, che la Presidente Ricuperati ha pienamente condiviso (“sono gli stessi obiettivi che io e la mia squadra ci siamo dati e che intendiamo perseguire durante il mandato”) in premessa al breve indirizzo di saluto in apertura dei lavori. “Le nostre Pmi – ha sottolineato la leader degli industriali bergamaschi – hanno sì bisogno di essere supportate con linee di finanziamento, ma hanno anche bisogno di essere indirizzate e accompagnate verso filiere affini ai loro business”.

“Questo è il quarto Accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria” ha ricordato Venturini, ripercorrendo le principali tappe dell’ultradecennale collaborazione, iniziata nel 2009, dopo il crac di Lehman Brothers. Ricca di stimoli e di spunti di riflessione, la successiva analisi su “I nuovi scenari macroeconomici tra post-pandemia e conflitto”. In un contesto quantomeno complesso e incerto, caratterizzato da un forte aumento dei prezzi, con conseguenti ripercussioni sulle scelte delle Banche centrali, Giovanni Foresti, della Direzione Studi e Ricerca di Intesa Sanpaolo, ha detto che il 2022 si chiuderà in crescita per l’economia bergamasca. Trainata, in particolare, dalle Utilities, dal Sistema casa, dal Turismo oltre che da Elettronica e servizi avanzati. “Il primo trimestre del 2022 – ha evidenziato l’analista – ha visto una crescita dell’export bergamasco del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 17,7% rispetto ai primi novanta giorni del 2019”.

Principale beneficiaria delle vendite all’estero, è stata la Meccanica bergamasca (oltre un miliardo di controvalore); alle sue spalle, la Chimica (613 milioni) e la Gomma plastica (427 milioni). Ancora una volta, il mercato più ricettivo dei prodotti “made in Bergamo” è stato quello tedesco (che ha assorbito beni per oltre 800 milioni di controvalore), seguito dalla Francia (516 milioni) e dagli Stati Uniti (358 milioni).

Generico luglio 2022
Giovanna Ricuperati e Gianluigi Venturini

Nonostante il preambolo, alle imprese è stata fatta una raccomandazione: “Abituatevi a fare i conti con gli alti prezzi delle materie prime”. Più d’una, in realtà, ne sa già qualcosa. Importante, quindi, attrezzarsi adeguatamente per fronteggiare al meglio questa variabile impazzita. “Tra le imprese manifatturiere – ha puntualizzato Foresti – le principali contromisure messe in campo per affrontare il contesto spaziano: dalla revisione delle politiche di prezzo alla diversificazione dei mercati di fornitura; dalla revisione di prodotti e/o processi al potenziamento dei magazzini”. Come sempre, quindi, i mutamenti in atto potrebbero dischiudere opportunità, magari nemmeno mai immaginate, prima. La ricerca di fornitori in Lombardia (con un 90% abbondante di risposte) appare essere la soluzione più condivisa dagli imprenditori bergamaschi. Forti, peraltro, delle filiere di appartenenza. “Il distretto Meccanico strumentale bergamasco – ha concluso Foresti – vanta una distanza media dalle proprie forniture, di poco più di 70 chilometri”.

Dalla successiva Tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di Oscar Panseri (Presidente della Piccola di Confindustria Bergamo), Franco Acerbis (Presidente dell’omonima azienda di Albino), di Gianluigi Venturini e di Eligio Piantoni (Ceo della GAP di Sovere), proprio da quest’ultimo è arrivata una soddisfacente notizia: il recente ottenimento del massimo punteggio, a livello nazionale, per un bando del Ministero della Transizione Ecologica (MITE). Motivo di indubbia soddisfazione per un’azienda (specializzata nei servizi al mondo siderurgico) impegnata in un delicato passaggio, dall’elettrico all’idrogeno. Ma il cui obiettivo ultimo è la decarbonizzazione.

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