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Via gleno

Carcere di Bergamo, in pochi giorni muoiono due detenuti

Si tratta di due uomini di origini nordafricane detenuti nella quarta e ottava sezione, che avrebbero fatto abuso di psicofarmaci

Bergamo. Due morti nel giro di pochi giorni nel carcere di via Gleno a Bergamo. Si tratta di due uomini di origini nordafricane detenuti nella quarta e ottava sezione, che avrebbero fatto abuso di psicofarmaci.

Un dato che fa riflettere e che rispecchia la situazione critica delle carceri, amplificata dall’esasperazione e dal sovraffollamento. A dimostrarlo gli episodi che si sono verificati nelle scorse settimane, con un agente della Polizia Penitenziaria rimasto ferito.

“Quella del carcere di Bergamo è una condizione che esaspera i rapporti tra detenuti e rende pericoloso il lavoro degli operatori, a partire da quello della polizia penitenziaria, troppo spesso vittima di aggressioni. Sovraffollamento significa maggiore difficoltà a garantire la sicurezza e significa maggiore fatica a proporre attività che consentano alla pena di favorire percorsi di recupero. Il Ministro Cartabia da più di un anno parla di forme di esecuzione della pena diverse, alternative al carcere, soprattutto in riferimento alle pene detentive brevi. Ma a oggi sono solo parole. Venga a Bergamo e resti in cella 24 ore. Poi ne riparliamo”, aveva commentato Alex Galizzi, consigliere regionale della Lega e vicepresidente della Commissione Antimafia.

E infatti, a Bergamo, i posti regolamentari sono 315, mentre il totale dei detenuti ammonta a 487. “Troppi detenuti e pochi agenti”, aveva sottolineato il sindacato Fns Cisl in seguito ai fatti. Fanno riflettere anche i dati diffusi dalla relazione annuale del Garante al Parlamento. Oltre mille persone in Italia in cella con condanne di meno di un anno, duemila donne, venti con figli al seguito; 1800 gli ergastolani e solo lo scorso anno 29 suicidi e 17 detenuti morti per cause ancora da accertare.

Numeri impressionanti. Nelle carceri italiane ci sono 54.846 detenuti, con le consuete contraddizioni per via dell’alto numero di persone in attesa di giudizio; 35.184 i condannati in via definitiva.

Alto anche il numero di detenuti cittadini stranieri: 17.184. Il maggior numero di detenuti (11.480) deve scontare pene tra i 5 e i 10 anni. In attesa che il Parlamento sciolga il nodo dell’ergastolo ostativo (riguarda i mafiosi), va sottolineato il dato degli ergastolani: al momento sono 1.838.

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