• Abbonati
Il riconoscimento

A Sofia Goggia la medaglia d’oro della città: “Incarna il carattere dei bergamaschi”

La consegna durante il consiglio comunale straordinario al Teatro Sociale, che l'ha accolta con un caloroso applauso: "Traguardi raggiunti perchè avevo al mio fianco le persone giuste"

Bergamo. Sofia Goggia è probabilmente una delle personalità più conosciute di Bergamo nel mondo.

Lo skyline di Città Alta disegnato sul casco è infatti diventato celebre in giro per il globo grazie ai numerosi trionfi spesso costruiti fra le colline di Astino e all’esuberanza che contraddistinguono la fuoriclasse orobica.

Simboli che denotano l’amore per il capoluogo dove è cresciuta e che non sono passati inosservati allo sguardo dell’amministrazione comunale cittadina che ha deciso di conferire alla sciatrice azzurra la benemerenza civica e la medaglia d’oro della Città di Bergamo.

La consegna, avvenuta nella serata di mercoledì 29 giugno, è stato l’ultimo atto di una stagione che ha visto Goggia cadere e rialzarsi più forte di prima conquistando la medaglia d’argento alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 e la terza Coppa del Mondo di discesa libera.

Anticipato in estate per consentire all’atleta di prendere parte alla cerimonia, l’evento è stato ancora una volta un’occasione per ripercorrere quei lunghi istanti che hanno tenuto mezza Italia con il fiato sospeso.

“Mi sento bergamasca perché questo territorio è rappresentato dalla mia indole. Sono una persona che cerca di dare sempre tutto, anche se ci sono giorni che non riesco a farlo e quindi provo a raggiungere il massimo che possa fare – ha spiegato Goggia -. Per me e per il mio skiman lo sport è quasi come una missione di fede e per questo quanto faccio è un atto di devozione. In questo percorso chiaramente c’è il dolore che è necessario per alzare talvolta l’asticella, ma anche per trovare la consapevolezza in sé stessi per diventare saldi e compiere alcune volte un salto nel vuoto”.

Accolta da un caloroso applauso proveniente dalla platea del Teatro Sociale, particolarmente gremita per l’occasione, la fuoriclasse tricolore ha preso parte al Consiglio Comunale straordinario non sottraendosi all’amore degli ormai celebri “fan” e regalando loro le stesse emozioni provate in pista.

Aspetti che confermano l’umanità di una campionessa che ha riscritto la storia dello sci alpino attraverso la propria passione e quella determinazione che hanno ispirato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e i membri del Consiglio Comunale nei momenti più difficili per la città durante la pandemia.

“Le campionesse e i campioni dello sport hanno una responsabilità importante nella società, quella di trasmettere valori come l’uguaglianza, la vicinanza alle persone e la pace fra i popoli. In un periodo reso particolarmente complesso prima dal Coronavirus e poi dall’invasione russa all’Ucraina, Sofia ha saputo offrire alle persone maggiormente in difficoltà un istante per gioire e pensare ad altro per un attimo – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Ferruccio Rota -. Sofia Goggia è un motivo d’orgoglio per la nostra città poiché incarna tutte le caratteristiche tipiche dei bergamaschi: la dignità, la tenacia e la dedizione al lavoro. Ciò è percepibile nelle parole di una piccola fan di Finale Ligure, Giulia, che su Facebook ha scritto ‘Tutte le volte che ero triste, ho resistito. Tutte le volte che ho avuto paure, ho pensato a te. Sei unica, ti voglio bene’. Parole che rappresentano al meglio Sofia e che meritano il ringraziamento dei bergamaschi, spesso silenziosi, ma certamente grati per quanto hai fatto”.

Impossibile dimenticare i giorni complicati che hanno accompagnato l’azzurra dalla caduta di Cortina d’Ampezzo all’argento colto alle Olimpiadi Invernali, istanti che ancora oggi sono difficili da ricostruire.

“Sono riuscita a centrare questo traguardo perché avevo al mio fianco le persone giuste, consapevoli di quello che avrebbero fatto. In quelle settimane lavoravo praticamente no-stop dalla mattina alla sera, con un fisioterapista venuto dall’Austria che non conoscevo prima – ha raccontato Goggia -. Nonostante non riuscissi nemmeno a star in piedi, abbiamo usato dei trucchetti e delle nozioni talvolta scontate, compiendo azioni che ancora oggi non saprei spiegare”.

La capacità di rimettersi in piedi anche quando la paura per una caduta e lo shock per l’esito di un infortunio non ha reso Sofia celebre soltanto al grande pubblico, ma le ha consentito di diventare un esempio per tutti coloro che vogliono provare a trasformare i sogni più improbabili in realtà.

Aspetti che sono stati raccontati nel docu-film realizzato dalla giornalista Didi Gnocchi nel quale vengono toccati numerosi aspetti inediti della carriera di una donna che ha dovuto far i conti con numerose difficoltà personali incontrate in occasione dei tanti infortuni, ma che ha saputo ritrovare la propria passione grazie all’amore offerto dai genitori Ezio e Giuliana.

“Sofia Goggia non è soltanto un’atleta strepitosa. La sua vicenda umana e sportiva è stata un continuo ottovolante, composto da grandi vittorie, rovinose e dolorose cadute, ma soprattutto da strepitose risalite – ha spiegato il primo cittadino Gori -. Nello sport moderno non ho visto alcun atleta rialzarsi in questa maniera e tornare nuovamente a vincere. Per questo motivo abbiamo scelto di premiarla e soprattutto perché in lei c’è quel carattere che contraddistingue i bergamaschi, quell’educazione offerta dai genitori e quell’aria di Città Alta respirata sin da bambina”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI