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L'approfondimento

Epatite acuta in età pediatrica ad eziologia sconosciuta

Da gennaio del 2022 è stato rilevato un numero elevato di casi epatite acuta grave in età pediatrica nel Regno Unito

Da gennaio del 2022 è stato rilevato un numero inabitualmente elevato di casi epatite acuta grave in età pediatrica nel Regno Unito.
Questa epatite ha alcune caratteristiche peculiari:
– Interessa una fascia di età relativamente ristretta, inferiore ai 16 anni;
– Non ha una causa riconosciuta, nonostante i numerosi tentativi di identificarla tra le cause note di epatite acuta e, in particolare, quelle causate da virus epatotropi cosiddetti maggiori (i virus dell’epatite dalla A fino alla E) da sostanze tossiche o da meccanismi autoimmuni;
– Ha la tendenza a evolvere rapidamente verso una grave disfunzione d’organo, testimoniata da un importante disturbo della sintesi dei fattori di coagulazione;
–  In circa il 10% di questi casi, la disfunzione del fegato è stata così rilevante che si è dovuti ricorrere a un trapianto di fegato in urgenza.
Per quanto riguarda la possibile causa di questa, verosimilmente nuova, entità clinica, in alcuni pazienti è stato isolato un Adenovirus che però di solito, pur potendo dare epatite acuta nel bambino immunocompetente, solo eccezionalmente è responsabile di forme gravi.
A partire dal 5 aprile 2022 il Regno Unito (UK) ha cominciato a notificare all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un incremento di casi di epatite acuta grave a eziologia sconosciuta in bambini di età inferiore ai 16 anni, precedentemente sani. Alcuni di questi casi (identificati in seguito a ricovero), avevano presentato sintomatologia già a marzo 2022.
Le indagini microbiologiche hanno escluso virus dell’epatite A, B, C, D ed E in tutti i casi. La presentazione clinica dei casi identificati nel Regno Unito risponde a una grave epatite acuta, con livelli alti di enzimi epatici (aspartato aminotransferasi – AST o alanina aminotransferasi – ALT maggiori di 500 IU/L) e la sintomatologia include: ittero, diarrea, vomito e dolore addominale.
Dopo le segnalazioni da parte del Regno Unito anche altri Paesi europei (tra cui l’Italia) e gli Stati Uniti hanno riportato casi di epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini, sia attraverso fonti ufficiali che tramite i media.

Ora, in base a quanto riportato al sistema di sorveglianza europea (TESSy) disponibile nel rapporto ECDC-OMS Europa, al 20 maggio 2022, sono 276 i casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta segnalati in bambini di età pari o inferiore a 16 anni.

Tuttavia, le autorità sanitarie del Regno Unito e internazionali hanno ipotizzato che la causa più probabile sia di tipo infettivo e che, in particolare, sia probabilmente coinvolta l’infezione da Adenovirus; si tratta di una famiglia di virus a DNA diffusi a livello globale, in particolare nei bambini, che causano diversi tipi di infezioni, provocando solitamente una malattia lieve, con sintomi simili al raffreddore, vomito e diarrea. Il ruolo giocato dagli Adenovirus nell’eziologia di queste forme di epatite acuta, ipotizzato da ricercatori del Regno Unito, non è però confermato in via definitiva. Bisogna infatti ricordare che gli Adenovirus non causano generalmente l’epatite, complicazione rara e nota in genere tra gli individui immunocompromessi.
Le ipotesi al momento in ballo potrebbero quindi essere: la circolazione di una nuova variante che causa epatite grave nei bambini; oppure che una variante già normalmente in circolazione stia colpendo i bimbi più piccoli immunologicamente non protetti in seguito a una minore circolazione di questo tipo di virus durante la pandemia di COVID-19, in particolare, il ceppo di adenovirus F41 sembra la causa più probabile.
Secondo l’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) l’infezione da adenovirus enterico umano rimane la causa eziologica più probabile di questi casi di epatite acuta, pertanto, per quanto al momento non siano stati segnalati cluster di casi, il contatto ravvicinato con una persona infetta dovrebbe essere considerato la via più probabile di esposizione.
Via di trasmissione
La trasmissione per via oro-fecale dovrebbe essere considerata quella più probabile, in particolare nei bambini piccoli.
Tuttavia, poiché al momento le evidenze scientifiche sull’eziologia e la trasmissione sono deboli, le misure raccomandate dovrebbero consistere in una buona pratica igienica generale. Un’accurata igiene delle mani e l’adesione alle pratiche di igiene respiratoria dovrebbero essere implementate nelle strutture educative per l’infanzia in cui si verificano focolai di gastroenterite.
Situazione in Italia
Tra i 17 casi italiani riportati al 14 giugno 2022 e testati per Adenovirus, 8 (47,1%) sono risultati positivi. Tra i 12 casi testati con tampone antigenico o molecolare per SARS-CoV-2, 2 (16,7%) sono risultati positivi,  uno solo ha avuto un decorso più severo che ha richiesto il trapianto. A dirlo è Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip).
Sintomatologia
Nella maggior parte dei casi compare successivamente all’elevazione degli enzimi epatici  l’ittero, ossia la colorazione gialla della pelle o degli occhi. Altri sintomi sono le feci di colorito chiaro o le urine scure.
“Sono tutti sintomi tipici dell’epatite che richiedono un approfondimento diagnostico”.
Consigli
Per la prevenzione dell’adenovirus e di altre infezioni comuni, si consiglia di eseguire il lavaggio regolare delle mani e l’igiene respiratoria.
Fino a quando non si saprà di più, le pratiche generali di prevenzione e controllo delle infezioni includono:
-Eseguire una frequente igiene delle mani, utilizzando acqua e sapone o un gel per le mani a base di alcol
-Evita gli spazi affollati e mantieni le distanze dagli altri
-Garantire una buona ventilazione all’interno
-Indossa una maschera ben aderente che copra bocca e naso quando consigliato
-Copri tosse e starnuti
-Utilizzare acqua potabile per bere
-Seguire pratiche di manipolazione e cottura sicure degli alimenti
-Pulizia regolare delle superfici che tocchi frequentemente con le mani
-Resta a casa in caso di malessere e consulta un medico

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