Pagazzano. “Siamo alla ricerca di una lavapiatti”. Si intitola così l’annuncio apparso sulla pagina Facebook della Locanda Viola di Pagazzano.
Che prosegue: “Offriremo contratto a chiamata, quindi se sei donna, meglio dai 35 in su, fatti avanti! Abbiamo bisogno di TE! Chiama al ristorante o mandaci una mail!”
L’annuncio è comparso il 23 giugno scorso e finora, in 5 giorni, ha avuto pubblicamente un solo commento, quello di una persona “interessata”.
Poi qualche condivisione, nove per la precisione, e una dozzina di “mi piace”, con una faccina arrabbiata.
Forse sarà arrabbiata per l’evidente discriminazione: Donna. Sì, per lavare i piatti al ristorante della provincia di Bergamo bisogna essere donne, magari over trentacinque.

Dopo l’esercizio commerciale che cercava commesse giovani e single, dopo il questionario per hostess in cui si chiedeva se avessero tatuaggi o figli, ora la lavapiatti non giovanissima.
La titolare del locale, raggiunta al telefono, spiega: “Non c’è una motivazione particolare alla base della nostra richiesta specifica. Se vado a prendere un gelato e mi piace il pistacchio e la fragola, prendo il pistacchio e la fragola”.
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