Bergamo. Un anno fa l’Atalanta sborsava circa 10 milioni di euro tra parte fissa e bonus per strappare Matteo Lovato al Verona. C’erano le premesse per immaginare un futuro a lungo termine a Bergamo per il centrale originario di Padova. Invece dopo neanche 12 mesi tira già aria di addio.
Il classe 2000 dovrebbe rientrare nell’affare Ederson con la Salernitana e lascerebbe dunque la Dea a titolo definitivo, per una cifra che non dovrebbe essere lontana da quella spesa lo scorso anno.
L’avventura di Lovato con i nerazzurri di fatto è durata solo pochi mesi, neanche 5: dall’arrivo a Zingonia lo scorso 31 luglio fino alla partenza per Cagliari in prestito a fine dicembre.
In Sardegna l’ex Verona non è riuscito a centrare la salvezza, ma è stato comunque una delle poche note positive della stagione rossoblù, mettendo insieme 16 presenze. Più del doppio delle 7 raccolte nei primi mesi della stagione in nerazzurro, 6 in campionato e una in Champions League da subentrato contro il Manchester United. Per il resto, tanta panchina.
Un rilancio a Bergamo non è mai sembrato nelle ipotesi realistiche per Lovato: radiomercato lo ha accostato a diversi club di Serie A. Si era parlato anche di un altro prestito, poi l’affare Ederson è andato più in profondità e anche il nome di Lovato è entrato nei discorsi — così come quello di Okoli, ma eventualmente solo a titolo temporaneo.
Quella che poteva essere una storia a lungo termine, come lasciava intendere anche il quadriennale con opzione per il quinto inchiostrato un anno fa, rimarrà dunque un semplice passaggio.
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