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Bergamo

Marcella Messina: “Pronta la nuova guida per le persone affette da demenza”

L'assessore ai servizi sociali del comune: "Ecco tutti i servizi che, in rete, sostengono processi di diagnosi e presa in carico di questa patologia nell’Ambito di Bergamo"

Bergamo. “Una rete per la Demenza”, una guida ai servizi che in rete sostengono i processi di diagnosi e presa in carico delle persone con demenza e delle loro famiglie nell’Ambito Territoriale di Bergamo (Comuni di Bergamo, Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone). È pronta la nuova guida, la seconda preparata dall’amministrazione Gori, che funge da vero e proprio focus sulla demenza: uno strumento importante non solo per gli anziani o comunque per i pazienti affetti da malattie del genere, ma anche e soprattutto per i familiari e, più in generale, per tutte le persone che girano attorno a questo mondo.

“Si tratta di uno strumento di sensibilizzazione molto importante non solo per i coloro che sono toccati da vicino dal problema – spiega Marcella Messina, assessora alle Politiche Sociali del comune di Bergamo -, ma anche e soprattutto per chi vive da vicino questa realtà perché direttamente coinvolto. Rilanciamo dunque un modo di fare rete che garantisce al cittadino di conoscere e utilizzare tutti gli strumenti che mettiamo a disposizione, facendoci interlocutori e sostegno di un problema che affligge moltissime famiglie”.

“Il titolo che abbiamo scelto per questa guida rappresenta l’intento che il gruppo di lavoro si è posto, ovvero definire e presentare i servizi che, in rete, sostengono processi di diagnosi e presa in carico della demenza nell’Ambito di Bergamo. La guida nasce nel 2019 dalla condivisione di attività, modi e tempi di intervento che i diversi attori della rete sociosanitaria – sanitari, enti comunali, privato sociale e associazioni – mettono in campo, in risposta ai bisogni delle persone affette da demenza e delle loro famiglie”.

“Dopo i due anni di pandemia che ha visto coinvolti tutti, la comunità e i servizi, le famiglie e i singoli, riproponiamo questa guida aggiornata e rivisitata. La rete dei servizi è rimasta attiva, con qualche cambiamento nella gestione laddove le varie chiusure e restrizioni hanno richiesto modi diversi di coinvolgimento ed operatività, e si sono attivati processi di valorizzazione della rete stessa. La guida si propone come strumento di consultazione e vuole essere una
mappa, utile per orientarsi fra i diversi servizi a partire dai bisogni che via via mutano nel corso della malattia. Pensiamo infatti che offrire questo strumento renda evidente l’impegno nel voler evitare a noi cittadini la
ricerca solitaria e frammentaria di informazioni. Ci auguriamo nuovamente che la guida proposta possa rappresentare un aiuto nella ricerca, all’interno dei servizi presenti sul territorio, di una risposta che sia il più possibile “su misura” dei cittadini”.

La guida si prefigge lo scopo di aiutare a ripercorrere un percorso e interagire per consentirne la costruzione del processo, dando delle risposte, attraverso una parte dedicata al decorso della demenza e la prevenzione possibile, una ai possibili campanelli d’allarme, al percorso di diagnosi e cura, ovvero alla centralità della persona con demenza e della sua famiglia nella rete dei servizi e una sulle cure a casa. 

Ma non è tutto. La guida si rivela essere uno strumento d’eccellenza anche perché riporta pedissequamente non solo i concetti chiave della malattia fornendo spunti e metodi d’intervento, ma anche e soprattutto i punti di ascolto e di aiuti concreti da cercare in città. In lista infatti sono presenti gli elenchi delle strutture a cui rivolgersi sia in città che nelle sede dell’Ambito per chiedere aiuto.

Caffè Alzheimer e percorsi di degustazione sensoriale per persone con demenza

“Parallelamente alle serate relative alle degustazioni sensoriali per persone che presentano questa patologia, abbiamo deciso di ripristinare anche il servizio denominato “Caffè Alzheimer”, ovvero luoghi e punti di incontro per i parenti e per le persone più vicine al malato, ci rivolgiamo in maniera particolare ai caregiver, che si prefiggono come scopo quello di aiutare la persona coinvolta non solo a gestire quanto sta accadendo, e quindi la malattia, ma anche a trovare un momento di condivisione e, perché no, di ascolto, all’interno della comunità, in maniera tale da sentirsi anche meno solo. Il Caffè Alzheimer è un momento volto alla socializzazione della persona fragile e al confronto e sostegno anche in termini
psicoeducativi. Gli incontri inoltre sono gratuiti.” – ha continuato l’assessore.

All’interno dei Caffè Alzheimer dell’Ambito Territoriale di Bergamo sono attivi operatori qualificati come lo psicologo, il medico, l’infermiere, il neuropsicologo, l’educatore, il fisioterapista, i volontari e molte altre figure terapeutiche che, nello specifico, si occupano di musica e arte.

“L’iniziativa è aperta a tutte le tipologie di decadimento cognitivo, è un luogo protetto, dove non solo il familiare si riflette in chi vive il suo stesso disagio, ma un momento nel quale anche la persona con demenza può essere sostenuta nella condivisione delle proprie emozioni all’interno di relazioni di aiuto reciproco, favorendo il
recupero sociale e dando valore all’esperienza di vita. In contemporanea, i familiari hanno l’opportunità del confronto reciproco e del sostegno psicologico e formativo necessario per prepararsi ad affrontare al meglio il difficile compito della “cura”, perché assistere la persona con demenza significa accompagnarla in un percorso”.

SCARICA LA GUIDA 2022 “UNA RETE PER LA DEMENZA”

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