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Al lussana

Gli studenti bergamaschi e la prima prova: “Belle tracce, ci aspettavamo la guerra…”

Alcune testimonianze di chi mercoledì mattina ha sostenuto la prima prova al liceo scientifico di via Angelo Maj, tra i favorevoli al ritorno delle prove scritte e chi invece avrebbe preferito il solo orale

Bergamo. Com’è andata? “È andata”. La risposta è delle più classiche, quella di chi per scaramanzia non si sbilancia, ma soprattutto di chi non vede l’ora sia finita per scrollarsi da dosso la tensione e godersi l’estate.

All’uscita del Liceo Lussana i ragazzi si confrontano sulla prima prova dell’esame di maturità appena terminata, quella di italiano. Nella mattinata erano trapelate alcune delle tracce: da Pascoli a Verga, da Segre a Parisi passando per il Covid e la musica.

“Le tracce erano belle, ma ci saremmo aspettati anche qualcosa sulla guerra” dice uno dei ragazzi.

Una risposta che fa capire quanto i giovani abbiano da dire sul mondo, sempre più difficile, che si trovano a vivere. In tanti in effetti hanno scelto gli argomenti più d’attualità – pandemia e ambiente -, ma non sono mancati gli avventurieri dell’analisi del testo.

“Nella nostra classe in tanti hanno scelto Pascoli, ci siamo sempre esercitati molto in classe” racconta Filippo.

Dopo tre anni agli esami di maturità sono ritornati gli scritti.

“È stato bello – dice invece Francesca -. Il tema di italiano ci sta sempre”.

Ma c’è anche chi avrebbe preferito la modalità degli scorsi due anni con il solo colloquio orale: “È più semplice e più comodo”.

In generale però tutti pronti e preparati. Ora testa a giovedì mattina con la seconda prova, che per i ragazzi del Lussana sarà matematica.

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