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La protesta

Capotreno aggredito a Pavia, giovedì due ore di sciopero del personale Trenord

Quattro persone armate di catene hanno percosso il capotreno nella stazione di Belgioioso (Pavia), l'assessore regionale De Corato: "Ora basta, serve l'esercito nelle stazioni"

Accerchiato e aggredito da quattro persone armate di catena, che gli hanno provocato una frattura scomposta e diverse settimane di prognosi: è quanto ha subito un capotreno Trenord nel tardo pomeriggio di martedì 21 giugno, nella stazione di Belgioioso (Pavia).

Un episodio gravissimo al quale le segreterie sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, OR.S.A. Ferrovie, SLM Fast Confsal, UGL Ferrovieri e Faisa Cisal hanno deciso di reagire immediatamente con la proclamazione di uno sciopero di due ore che prenderà forma dalle 10 alle 12 di giovedì 23 giugno: l’agitazione riguarderà capitreno, macchinisti e personale di assistenza Trenord.

Lo sciopero potrà causare ripercussioni – limitazioni, cancellazioni e ritardi – sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e del collegamento aeroportuale Malpensa Express fino al completo ripristino della circolazione ferroviaria, che avverrà a partire dalle 12.

Viaggeranno i treni con orario di partenza dalla stazione di origine corsa prima delle 10 e arrivo a destinazione finale entro le 11.

Si consiglia ai passeggeri, prima di mettersi in viaggio, di verificare sull’App Trenord l’andamento della circolazione in real-time, selezionando il treno di proprio interesse. In stazione si suggerisce di prestare attenzione ai monitor e agli annunci sonori.

Trenord ha espresso solidarietà e vicinanza al collega coinvolto, così come l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato: “Questi episodi violenti, purtroppo, continuano ad accadere, ma è ora di dire basta una volta per tutte a simili aggressioni. Per fare ciò è necessaria la cooperazione di tutte le istituzioni – ha sottolineato – È evidente che, nonostante gli sforzi quotidiani per i quali li ringrazio, gli agenti della Polfer in servizio non sono abbastanza per poter tenere sotto controllo i 2.500 chilometri di rete ferroviaria. La Polfer, infatti, non ha un organico sufficiente per poterlo fare. Come ripeto da tempo, e detto anche dal Presidente Fontana, puntare all’esercito è la carta vincente: penso agli uomini e alle donne che si trovano nelle caserme lombarde e che potrebbero garantire un servizio innanzitutto preventivo”.

Per De Corato, inoltre, sarebbe fondamentale ripetere ovunque il cosiddetto modello Lecco: “Lo scorso anno, infatti, abbiamo perfezionato un accordo con la Prefettura di Lecco e Trenord, anche con il coinvolgimento della Polizia locale, per la linea Milano-Lecco. L’adesione di più Comuni della provincia all’accordo e il ruolo di capofila del Comune di Lecco, hanno consentito una serie di servizi tardo pomeridiani e serali di Polizia locale e Forze dell’ordine nei pressi di molte stazioni e a bordo treno. Cosa che, solitamente, non è possibile fare a causa della carenza di personale. Visti gli ottimi risultati di questi controlli, ho invitato le altre prefetture lombarde ad aderire ad un accordo analogo sempre con il sostegno finanziario di Regione Lombardia.  La risposta di Como e Lodi è stata che non hanno problemi di sicurezza, con la Prefettura di Varese, invece, entro la fine del mese stipuleremo l’accordo, mentre da altre Prefetture come quella di Pavia siamo ancora in attesa di risposta. Prossimamente incontrerò gli altri 10 Prefetti per ribadire loro l’importanza dell’accordo Milano-Lecco, che sta funzionando benissimo, anche alla luce degli importanti risultati ottenuti, e della loro adesione a protocolli analoghi”.

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