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Il rendiconto del 2021

Comune di Bergamo, un avanzo di bilancio complessivo per oltre 103 milioni di euro

Conti in ordine e investimenti record: dal 2014, oltre 80 i milioni destinati alla città e 49 milioni e 840 mila euro la cifra per i servizi ai cittadini

Bergamo. Conti in ordine e record di investimenti. Questo il mantra del bilancio consuntivo del 2021 del comune di Bergamo che recita la parte, ancora una volta, di un ente virtuoso nei numeri e nelle scelte. Investimenti altissimi, un avanzo significativo che consente di chiudere i conti in maniera più che positiva nonostante gli strascichi della pandemia, in un anno, quello 2021, su cui hanno ancora influito i sostegni venuti dal Governo: questo, in estrema sintesi, il sunto di un lavoro certosino e accurato approvato in sede di giunta nel pomeriggio di giovedì e che verrà portato in consiglio comunale a metà luglio.

L’amministrazione chiude con un avanzo complessivo di oltre 103 milioni di euro, in ampia parte composto da fondi accantonati e fondi vincolati (tra questi, poco meno di 8 milioni di euro relativi a fondi emergenziali concessi dallo Stato e ancora spendibili nel 2022 e circa 4 milioni a fronte di risparmi su mutui già contratti).

Ricompresi nei 103 milioni di euro ve ne sono tuttavia circa 6,5 milioni destinati ad investimenti, immediatamente utilizzabili all’approvazione del rendiconto, e circa 9 milioni di euro a titolo di avanzo libero, utilizzabili per finanziare, nel rispetto degli stretti paletti di legge, spese correnti oppure altre spese di investimento

Al netto della parte corrente (tolti gli accantonamenti e il fondo crediti di dubbia esigibilità) si parla di di 5 milioni e 247 euro frutto dell’incremento delle entrate tributarie (97 milioni e 090 mila euro) e dei trasferimenti correnti (22 milioni e 651 mila euro), questi ultimi in calo di 31 milioni rispetto al 2020, e di una intelligente contrazione delle spese. Il tutto senza dimenticare che il pacchetto dei dividenti, peraltro rimasto immacolato, che fa riferimento in particolare alle azioni di A2A e Sacbo, è ancora ingessato causa conseguenze Covid e quindi frutta meno degli anni passati e che il rendiconto della gestione dell’anno racconta di un volume di servizi resi al cittadino certamente di livello altissimo. La dotazione degli stessi, infatti, suddivisa in macro categorie, è costata al comune la bellezza di 49 milioni e 840 mila euro, con picchi di incremento, in particolare, rivolti alle spese in termini di educazione, scuola, infanzia, per il servizio di assistenza a sostegno di alunni svantaggiati, che ha riportato un aumento pari a 1 milione e 68 mila euro e la spesa per gli asili nido, con una voce + 932 mila euro.

Denari attinti, nella fattispecie, tra le voci delle entrate tributarie (97 milioni e 90 mila euro, il 64%), trasferimenti correnti (822 milioni e 652 mila euro, il 15%) e le entrate extra tributarie (31 milioni e 78 mila euro, il il 21%).

Comune promosso a pieni voti anche quando si parla di investimenti: un anno record, come già annunciato nel bilancio di previsione steso ad aprile, che segna, sul grafico, la quota di 90 milioni di euro. Un balzo da medaglia d’oro soprattutto se si considera il punto di partenza dell’impresa, ovvero i 10,3 milioni del 2014. In otto anni un incremento di poco meno di 80 milioni, cifra mica da ridere.

Un risultato di amministrazione, quello del rendiconto di gestione, pari a 103.305.005,28 per il quale l’analisi è fondamentalmente rivolta a due voci, la parte destinata agli investimenti, per 6.470.037.61 euro e la parte disponibile, 9.035.421,69 euro, dicasi i denari volti appunto alla lista dei desiderata e all’avanzo libero, i cui possibili utilizzi, in ordine di priorità saranno rivolti a copertura di debiti fuori bilancio, provvedimenti volti alla salvaguardia del bilancio, finanziamento di spese di investimento, spese correnti a carattere non permanente legate ancora alla pandemia e crisi in Ucraina e estinzione anticipata dei prestiti.

“Il rendiconto del bilancio 2021 – commenta l’assessore Sergio Gandi – racconta di un grande impegno dell’amministrazione nell’utilizzare i fondi 2021 e i residuali del 2020 nella maggior misura possibile, nel fronteggiare la riduzione di alcune voci di entrata causate dalla pandemia senza che il bilancio ne venisse a soffrisse, e soprattutto nel dare una grande spinta agli investimenti, quindi opere e infrastrutture, sfruttando fino in fondo l’avanzo dell’amministrazione, contraendo mutui in misura compatibile agli equilibri finanziari e senza vendere azioni A2A. E’ stato fatto un lavoro molto puntuale di verifica dei debiti e crediti del Comune che, unitamente ad una politica di contenimento della spesa, ha permesso il raggiungimento di un avanzo d’amministrazione rilevante”.

Generico giugno 2022

Bilancio, la parte corrente

Come nel 2020, le ricadute dell’emergenza epidemiologica non hanno lasciato indenne la gestione di bilancio dell’Ente, con particolare riferimento alla contrazione delle entrate proprie, conseguenza sia dell’impatto economico globale della pandemia, sia delle restrizioni imposte ai fini del contenimento della pandemia stessa, alla necessità di sostenere ancora famiglie e imprese in un momento di diffusa criticità e, infine, al bisogno di adeguare le modalità di erogazione dei servizi comunali alle esigenze imposte dal contenimento del virus.

La complessiva gestione di bilancio 2021 è infatti ampiamente caratterizzata dalla presenza dei fondi legati all’emergenza epidemiologica, sia con riferimento ai fondi statali di nuova attribuzione che con riferimento alle quote vincolate del risultato di amministrazione del 2020.

Tra i principali fondi 2021 ricevuti: il fondo funzioni fondamentali per 1 milione e 354 mila euro, le misure urgenti di solidarietà alimentare per 506 mila euro, i fondi in ambito sociale per centri estivi e contrasto alla povertà educativa per 215 mila euro, il trasferimento compensativo per esoneri IMU per 772 mila euro, di cui 119 mila euro relativamente ad immobili per attività connesse al turismo, il trasferimento compensativo TARI attività economiche soggette a chiusure e restrizioni per 1 milione e 257 mila euro, il trasferimento compensativo per imposta di soggiorno per 904 mila euro (ancora sottodimensionato rispetto agli anni precedenti), il trasferimento compensativo per occupazione suolo pubblico per 851 mila euro.

Il fondo di mutuo soccorso

Va ancora ricordata l’istituzione del fondo di mutuo soccorso della Città di Bergamo, sostenuto e alimentato da soggetti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche anche nel corso del 2021. A fine 2021 l’importo complessivo accertato, dall’inizio della pandemia, è stato pari a 2 milioni e 511 mila euro circa, di cui per 1 milione e 250 mila euro versati da Banca d’Italia. Del fondo permane una quota residua di circa 460 mila euro, che potrà essere utilizzata nel 2022 per le finalità previste dal fondo stesso. Al Fondo contribuisce anche la grande iniziativa del Programma Rinascimento (realizzato in partnership con Intesa Sanpaolo e CESVI), nata nel 2020 e conclusasi con gli ultimi bandi del 2021: sono state sostenute oltre 4000 piccole e piccolissime imprese della città con oltre 17 milioni di euro, di cui 10 a fondo perduto. Le entrate correnti complessivamente accertate nel 2021 sono state pari a 150 milioni e 820 mila euro circa, inferiori ai 173 milioni e 413 mila euro del rendiconto del 2020 (-22.323 milioni) ma superiori ai 147 milioni e 42 mila euro delle previsioni definitive dell’annualità 2021 (+3,778 milioni).

Gli scostamenti registrati rispetto al 2020 sono pressoché esclusivamente riconducibili agli effetti indotti sui dati del 2020 dai trasferimenti di natura straordinaria attribuiti a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Sempre confrontando il 2021 con il 2020 i trasferimenti correnti diminuiscono infatti di 31 milioni e 634 mila euro, più che compensando l’aumento delle entrate tributarie (+2,628 milioni) e delle entrate extratributarie (+6,682 milioni).

Nello specifico, le entrate correnti di natura tributaria sono state accertate per complessivi 97 milioni e 90 mila euro, con un incremento di 2 milioni e 628 mila euro rispetto al rendiconto del 2020 e di 1 milione e 194 mila euro rispetto alle previsioni definitive di fine 2021. I trasferimenti correnti provenienti da amministrazioni pubbliche, da famiglie, da imprese, da istituzioni sociali private e dall’Unione Europea sono di 22 milioni e 651 mila euro, con un decremento di 31 milioni e 634 mila euro rispetto al dato del rendiconto della gestione del 2020 e un aumento di 2 milioni e 386 mila euro sulle previsioni definitive dell’annualità 2021. Le entrate extratributarie sono state pari a complessivi 31 milioni e 78 mila euro, superiori di 6 milioni e 682 mila euro alle risultanze del rendiconto della gestione 2020 e superiori di 197mila euro rispetto alle previsioni definitive dell’annualità 2021.

Rispetto alle entrate correnti di natura tributaria, segnaliamo alcuni dati particolarmente significativi che evidenziano il grande lavoro degli uffici.

Rispetto al 2020, il gettito IMU è aumentato infatti di 2 milioni e 661 mila euro, l’imposta di soggiorno di 280 mila euro, la TARI di 239 mila euro rispetto alle previsioni iniziali per effetto dell’aumento della base imponibile, il gettito dell’addizionale comunale all’IRPEF è stato accertato in 19 milioni per effetto dei criteri di contabilizzazione stabiliti dalla legge e alla luce di un favorevole andamento dei gettiti mensili.

Per quanto riguarda le spese, l’aumento in particolare di spesa di tipo “variabile” nel 2021 risulta correlata al funzionamento dei servizi/attivazione di progetti per educazione, scuola e infanzia (+3.741 mila euro), per servizi generali (+757 mila euro), per cultura, turismo e tempo libero (+570 mila euro), per politiche del territorio (+524 mila euro) e per politiche sociali (+382 mila euro).

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