Treviolo. Giovedì mattina la scia di sangue è ancora lì, ben visibile nel parcheggio dove nella notte è stato accoltellato il cantante Simba La Rue, nome d'arte di Mohamed Lamine Saida, 23enne di origini tunisine appartenente alla scena musicale trap, seguitissima in particolare dalle nuove generazioni.
Stando a quanto ricostruito, intorno alle 3 il giovane era in compagnia di una ragazza in via Aldo Moro a Treviolo. Stava per riaccompagnarla a casa, quando davanti a loro si sarebbe appostata un'auto con a bordo una o più persone.
In breve tempo sarebbe nata una discussione, sfociata altrettanto velocemente in colluttazione: qualcuno avrebbe estratto un coltello e colpito con più fendenti il giovane, lasciandolo a terra nel parcheggio sanguinante. L'aggressore (o gli aggressori) si sarebbero poi dati alla fuga in auto.
Alcuni residenti, sentendo le urla e affacciandosi alle finestre, hanno visto il ragazzo a terra e chiamato le forze dell'ordine. Sul posto sono accorsi i Carabinieri, che stanno indagando sull'accaduto. Non si esclude che alla base dell'aggressione ci sia proprio un regolamento di conti tra bande appartenenti alla stessa scena musicale.
Il giovane, ferito, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo in codice rosso: non sarebbe in pericolo di vita.
Chi è Simba La Rue
Cresciuto tra Francia e Italia, residente nel Lecchese, il trapper Simba la Rue ha guadagnato la ribalta con la canzone intitolata 'Sacoche' (feat. Baby Gang), con oltre 10 milioni di visualizzazioni su Youtube. I suoi testi, parlano in buona parte della vita di quartiere e di periferia, e dei disagi che ne possono derivare.
Secondo quanto riportato da diversi siti d'informazione, nell'ottobre 2021 era stato daspato dalla questura di Milano per aver lanciato pietre all’interno di una famosa discoteca cittadina, l’Old Fashion. Ma l'ultimo discusso episodio che lo vede protagonista risale a pochi giorni fa, quando il trapper Baby Touchè, all’anagrafe Amine Amagour, 19enne di origini marocchine residente a Padova, sarebbe stato aggredito proprio dal collega Simba La Rue, insieme alla sua cerchia di amici, e condotto a forza in un veicolo, dove è stato filmato in una diretta Instagram con il volto gonfio e il naso sanguinante.
Le origini della 'faida' risalirebbero ai primi mesi del 2022, quando alcune canzoni dei due trapper sono state interpretate dai rispettivi artisti e dai loro amici come un reciproco 'dissing': il termine, nella cultura hip-hop, indica un brano che ha l’obiettivo di prendere in giro, criticare o addirittura insultare una o più persone.
Sui social sono comparse quelle che sembrano essere a tutti gli effetti delle rivendicazioni, seguite da ulteriori minacce e promesse di vendetta. Il trapper Baby Touche, giovedì, qualche ora dopo che la notizia è rimbalzata sui giornali, ha postato un "messaggio di pace" su Instagram - così ha scritto - che sembra proprio riferirsi all'accaduto, dicendo tuttavia di esserne estraneo: "Siamo tutti fratelli - si legge - arabi e non, dovremmo aiutarci uno con l'altro non farci la guerra. Tutto questo non ha senso, dovremmo fare la musica insieme non ammazzarci". E ancora: "Io faccio musica, solo musica, tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra. Nessuno di noi vuole una madre che piange".
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