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Bergamo

Il Consorzio Solco Città Aperta presenta il Bilancio sociale

"Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente": è il monito che il Solco ha preso in prestito dal Mahatma Gandhi per rappresentare il suo manifesto d’azione basato sulla corresponsabilità, la fiducia e la costruzione di legami nel pensare e costruire progettualità per il benessere sociale

“Tra il presente e il futuro”, questo il titolo dell’evento che ha accompagnato la presentazione pubblica del Bilancio sociale del Consorzio Solco Città Aperta, riferito al 2021. Un momento importante di incontro, relazione e ascolto della comunità quello che si è tenuto martedì pomeriggio nello scenario del Teatro Donizetti, volto a condividere i tanti progetti realizzati e quelli ancora in divenire di una realtà cooperativa da sempre radicata nel territorio.

Un incontro a cui hanno preso parte molti ospiti, a partire dalle istituzioni con cui il Consorzio lavora quotidianamente: Marcella Messina, assessora alle Politiche Sociali del comune di Bergamo, Romina Russo, consigliere provinciale con delega alla Cultura, Pari Opportunità, Fragilità e Politiche Sociali, Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca e don Roberto Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo.

Il confronto è stato orientato sui temi cari al Solco: la comunità e le famiglie, l’inclusione sociale, e lavorativa, l’identità coniugata con l’innovazione, la crescita e i legami che rendono possibile la coesione sociale.

Se il futuro è la méta, l’innovazione è la strada. Innovazione come stile di pensiero e azione. Matteo Gustinetti (fondatore Conlabora), Mariella Galessi (dirigente Consorzio Sol.Co Città Aperta) e Giuseppe Guerini (presidente di Confcooperative), presentando l’Innovation Lab del Consorzio – il “laboratorio-palestra” di pensiero innovativo avviato dal Solco e rivolto a tutto il ‘suo’ mondo cooperativo – , hanno reso evidente come solo un costante allenamento all’agire nuovo, al pensiero creativo e collaborativo, sia la strada per rendere possibile quell’inclusione reale e ‘larga’, a cui le politiche sociali devono tendere per rispondere davvero ai nuovi bisogni della società.

“Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente”: è il monito che il Solco ha preso in prestito dal Mahatma Gandhi per rappresentare il suo manifesto d’azione basato sulla corresponsabilità, la fiducia e la costruzione di legami nel pensare e costruire progettualità per il benessere sociale.

Molteplici i progetti pensati, studiati e realizzati per rispondere alle esigenze del territorio, con la volontà costante di agire in rete con le istituzioni, le associazioni, il mondo del terzo settore del non profit, ma anche, con le imprese.

“Anche nel 2021 il nostro Consorzio ha dovuto fronteggiare gli effetti della pandemia da Covid-19 – ha dichiarato Fausto Gritti, presidente del Consorzio -, i cambiamenti sociali e le fragilità del sistema socioeconomico che ne sono derivati. Stessa sorte è toccata alle cooperative consorziate. Tutti, però, impegnandoci con la forza di volontà e la passione che ci muovono, siamo riusciti a contrastare e superare le difficoltà. Coinvolgimento e lavoro di squadra ci hanno permesso di raggiungere alcuni obiettivi rilevanti, anche in un periodo così complesso. Nel 2022 si concluderà il mandato del consiglio di amministrazione e della mia presidenza. Sento di essere grato a chi mi ha preceduto per l’importante eredità che ha lasciato, che è servita ad assicurare continuità negli obiettivi ed è stata utile per dare vita a nuove esperienze e ad accogliere le sfide che il Bilancio sociale descrive”.

Generico giugno 2022

Gritti ha poi posto l’accento sul contenuto del Bilancio sociale: “In queste pagine si trovano dati e racconti che riferiscono degli investimenti economici che abbiamo affrontato per garantire lo sviluppo del Consorzio e per migliorare le competenze delle persone che ne fanno parte, oltre duemila operatori a cui rinnovo il mio grazie e la mia fiducia”.

E sul futuro, aggiunge: “Tutti insieme, ora, dobbiamo guardare avanti per favorire la creazione di legami, di una comunità nuova e di una cultura dell’inclusione più consapevole. Il processo è ancora lungo e faticoso, tuttavia continueremo ad impegnarci per generare innovazione e sostenibilità, termini spesso abusati, ma in cui noi crediamo profondamente”.
Concretezza e senso della realtà, ma con un occhio perennemente rivolto al domani: “Nel prossimo futuro, il nostro Consorzio dovrà affrontare la scadenza di parecchi appalti, tenere conto dell’aumento dei bisogni complessi del territorio, delle incertezze finanziarie provocate dal rallentamento dell’economia globale, delle conseguenze del cambiamento climatico. Tutto ciò mi preoccupa, ma non mi spaventa perché so di poter contare su una base sociale che, come recita la nostra mission, “ha lo scopo di crescere insieme alla comunità, che segue una filosofia d’intervento di tipo imprenditoriale capace di dotarsi di un sistema di governo allargato e che utilizza e condivide risorse miste, cioè provenienti da diverse fonti di entrata”. Una base sociale che sarà capace di trovare le risorse necessarie, consolidare relazioni, vivere la contemporaneità e investire sui giovani”.

Un lavoro, quello del Solco, portato avanti con impegno e passione, a più voci, cercando di fuggire l’autoreferenzialità: “La filosofia sottesa al nostro operato – conclude Gritti – resta sempre e solo il desiderio di calarci nella realtà che viviamo per poterci mettere a disposizione, cercando di cogliere i bisogni e dando risposte chiare e puntuali a chi si rivolge a noi”.

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