Bergamo. Piazza Vecchia torna a fiorire dall’8 al 15 settembre, grazie ala dodicesima edizione di Landscape Festival – I maestri del paesaggio. L’evento di caratura internazionale dedicato all’architettura del paesaggio e all’outdoor design, nelle prime 11 edizioni ha coinvolto 2 milioni di visitatori.
La manifestazione è stata presentata mercoledì 15 giugno a Milano alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, del presidente di Arketipos Vittorio Rodeschini, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del presidente della Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni e del progettista Cassian Schmidt.
Anche quest’anno piazza Vecchia sarà trasformata in una ‘Green square’. A ‘firmarla’ sarà una selezione di studenti dell’Università tedesca di scienze applicate di Weihenstephan-Triesdorf insieme al progettista e plant designer di fama internazionale Cassian Schmidt.
Oltre alla trasformazione della piazza, sono in programma momenti di formazione sul ruolo sempre più centrale del paesaggio a favore di uno sviluppo sostenibile, della rigenerazione urbana e della valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico, attraverso la testimonianza di ospiti ed esperti internazionali.
Previste inoltre numerose iniziative rivolte al pubblico: laboratori, atelier, aree didattiche, giochi, mostre pensate per i bambini e per le famiglie, in grado di coinvolgere educando al verde, al bello e alla sostenibilità. Diverse anche le attività che coinvolgono i giovani talenti e le scuole del territorio: dall’Istituto Caterina Caniana al Liceo Artistico della Scuola d’Arte Andrea Fantoni fino al Liceo Artistico Manzù.
“Negli anni Landscape Festival – ha commentato l’assessore Terzi – ha avuto il merito di smuovere le coscienze e allargare il dibattito su un tema, quello del paesaggio, altrimenti confinato a una nicchia di esperti o appassionati di architettura. E invece tutti noi dovremmo conoscere, coltivare e approfondire i paesaggi della nostra storia e della nostra identità. Paesaggi che dovrebbero essere patrimonio personale di tutti noi”.
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