Nuovi aggiornamenti sui malesseri che decine di abitanti e turisti hanno segnalato dopo aver bevuto l’acqua corrente da alcune fontanelle pubbliche a Roncola.
Ats Bergamo ha fatto seguito alla richiesta del sindaco Marcellino Rota e del collega di Almenno San Bartolomeo Alessandro Frigeni di avere ulteriori e “urgenti informazioni” sulla situazione dell’acquedotto, dopo la comunicazione dei giorni scorsi che suggeriva di far bollire l’acqua prima dell’uso alimentare.
L’Agenzia di Tutela della Salute, in merito al “presunto episodio di inquinamento dell’acqua potabile” all’origine dei malesseri segnalati tra il 2 e il 6 giugno, fa sapere di avere riscontrato “la presenza di norovirus in alcuni campioni di acqua prelevati nel comune di Roncola”, annunciando nuovi prelievi nei prossimi giorni e specificando che sono in corso “ulteriori accertamenti volti ad individuare le possibili cause all’origine dell’evento”.
La raccomandazione, per ora, è quella di mantenere in vigore tutte le precauzione fornite in precedenza: dalla bollitura dell’acqua alla chiusura delle fontanelle pubbliche, come già previsto nelle ordinanze firmate dai sindaci.
Ma che cosa è, di preciso, un norovirus? L’Istituto Superiore di Sanità lo descrive come uno degli “agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica”, nonché “un serio problema nel campo della sicurezza alimentare”.
Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti: nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa e crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una febbre leggera.
La malattia, solitamente, non ha conseguenze serie: la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione che può rappresentare una complicazione più seria per bambini, anziani e soggetti fragili.
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