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Fisco Facile

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Fino al 23 giugno possibilità di richiesta del contributo wedding e intrattenimento

La relativa istanza, che deve essere trasmessa in maniera telematica dal portale “Fatture e Corrispettivi”, può essere inviata direttamente dal contribuente o tramite un intermediario e dovrà contenere un’autocertificazione che attesti la presenza delle condizioni necessarie per accedere al beneficio

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato in data 8 giugno 2022, ha previsto la possibilità di chiedere, sino al 23 giugno 2022 compreso, il contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1-ter, comma 1 del Dl 73/2021 per le imprese del wedding, dell’intrattenimento, della ristorazione e dei comparti collegati.

La relativa istanza, che deve essere trasmessa in maniera telematica dal portale “Fatture e Corrispettivi”, può essere inviata direttamente dal contribuente o tramite un intermediario e dovrà contenere un’autocertificazione che attesti la presenza delle condizioni necessarie per accedere al beneficio. Nello specifico l’attività svolta in via prevalente dovrà essere ricompresa tra quelle indicate nell’allegato 1 del Dm del 30 dicembre 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio scorso.

Per poter ottenere il contributo è necessario inoltre soddisfare ulteriori due condizioni, nello specifico:
1. I ricavi di cui all’art. 85 comma 1 lett. a) e b) del TUIR registrati nel 2020 devono aver subito una contrazione rispetto ai ricavi del 2019 di almeno il 30%;
2. Per il periodo d’imposta 2020 deve inoltre sussistere un peggioramento del risultato economico d’esercizio pari almeno al 30% rispetto al risultato dell’esercizio 2019.

Sorge il problema di capire come poter verificare il calo dei ricavi qualora l’impresa sia stata costituita nell’esercizio 2019. In questo caso, la determinazione del calo andrà calcolata sulla base dei valori degli imponibili delle fatture emesse e dei corrispettivi registrati nei periodi infrannuali di riferimento.

Le società che operano nel settore del wedding, secondo quanto previsto dal provvedimento, hanno diritto al contributo solo nel caso in cui i ricavi del 2019 siano, per almeno il 30%, formati da prodotti o servizi inerenti a matrimoni, feste e cerimonie.

Tutte le società che vorranno accedere al contributo dovranno inoltre autocertificare il rispetto dei massimali del Temporary framework.
Per quanto riguarda l’importo del contributo è da sottolineare che le risorse finanziarie sono limitate e che saranno ripartite per il 70% in misura uguale tra tutti i contribuenti che avranno presentato domanda e che ne avranno diritto. L’ulteriore 20% sarà distribuito tra tutti quei soggetti che nel 2019 hanno registrato ricavi superiori a 100.000 euro, mentre invece il restante 10% tra quelli con ricavi superiori a 300.000 euro.

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