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Accademia dello sport

Il riconoscimento

Federica Brignone premiata dall’Accademia dello Sport: “Grazie Bergamo, che orgoglio” fotogallery

La campionessa di sci ha ricevuto il premio Vip d'Onore per i suoi successi sportivi degli ultimi anni: "Non me l'aspettavo, ma mi avevano parlato dell'attività solidale di questa associazione e di tutto ciò che di buono fa per le persone e per lo sport"

Bergamo. Si può dimostrare di essere campioni anche quando si posano i ferri del mestiere e si torna a vestire abiti civili.

Una caratteristica che appartiene sicuramente a Federica Brignone, pluricampionessa di sci alpino che nella serata di sabato 11 giugno è stata a Bergamo ospite dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, che quest’anno ha deciso di premiarla con il Vip d’onore alla memoria di Luciana e Gianni Radici per gli straordinari risultati ottenuti nelle ultime stagioni.

Sorpresa, ma molto grata per il riconoscimento, la (quasi) 32enne milanese ha visitato con piacere il nuovo centro sportivo sorto alla Cittadella dello Sport di via Monte Gleno 2, tra due ale di tifosi e simpatizzanti ai quali non ha negato sorrisi, autografi e gli immancabili selfie.

“Non mi aspettavo questo premio – ammette Brignone – Avevo però sentito parlare da un amico in nazionale dell’attività dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà e di tutto quanto di buono hanno fatto: mai mi sarei immaginata che arrivassero a pensare a me. Per me è un orgoglio e un onore essere considerata da persone che in questi anni si sono messe a disposizione per gli altri. Chi ha obiettivi di questo tipo e si batte per una pratica sportiva accessibile a tutti merita tutti i complimenti del mondo. Ho conosciuto Giovanni Licini, un uomo dall’entusiasmo coinvolgente, appassionato di tutto ciò che fa. Davvero onorata di aver ricevuto questo premio”.

Nonostante la vicinanza, gli impegni sportivi non gli avevano mai permesso di andare oltre la sosta di passaggio a Bergamo: “Per la prima volta mi sono potuta fermare e la città, pur non avendo avuto l’occasione di visitarla da turista, mi è piaciuta moltissimo. Io sono abituata a Milano, qui si sta più tranquilli. Devo dire poi che il centro sportivo è bellissimo e i complimenti vanno anche all’organizzazione per la bella serata di Gala durante la quale mi hanno fatto sentire davvero come a casa. Poi dalla Cittadella dello Sport ho potuto ammirare il tramonto su città alta: stupendo, ci tornerò sicuramente”.

Se da visitatrice o da partecipante del torneo solidale ancora è troppo presto per dirlo: “Però a tennis gioco – spiega – Magari nei prossimi anni ci sarà anche questa occasione, mi piacerebbe. Per il momento con gli allenamenti è complicato”.

In questo periodo, infatti, Brignone è già al lavoro per preparare al meglio la prossima stagione: “A livello atletico ho già iniziato da un mesetto, con ritmi tosti e in aumento. Poi inizieremo a calare i volumi e andremo sui dettagli: a fine agosto rimetterò gli sci e andrò in Argentina. Sono molto motivata e vogliosa di dare il 100%, pur avendo la serenità di aver vinto già tutto ciò che sognavo da piccola. Ma voglio fare altri bei risultati e togliermi altre soddisfazioni. Con mio fratello, che è il mio allenatore, stiamo preparando un progetto di lavoro tecnico, mentalmente sto già riprendendo. Sicuramente mi voglio far trovare pronta per i Mondiali”.

Guardando alla stagione passata nessun rammarico, o forse uno: “Peccato solo per il SuperG delle Olimpiadi, ma il bottino di due medaglie è giù più di quello che mi aspettavo. La stagione è stata incredibile e sinceramente all’inizio mi ero posta un solo obiettivo da raggiungere tra le venti vittorie in coppa del mondo e una medaglia olimpica. Invece è arrivato il traguardo delle vittorie, le due medaglie in Gigante e Combinata a Pechino e la Coppa del Mondo di supergigante: tutto ben oltre le aspettative, anche per come era partita, con tutte le restrizioni. Il finale invece è stato molto divertente, col ritorno della gente e con le Olimpiadi che nonostante le condizioni mentalmente difficili sono andate bene. Sono una a cui piace partecipare e fare gruppo anche con gli altri atleti e quest’anno non si poteva: però alla fine si va per vincere qualcosa e io l’ho fatto”.

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