• Abbonati
Lo spunto

Oltre 200 nuovi sieropositivi fra i giovani: all’Italia manca un’educazione sessuale

Manca una legge nel merito ma, soprattutto, deve cambiare la mentalità con la quale gli italiani affrontano l'argomento

L’educazione sessuale è un tema al centro di numerose discussioni all’interno della Penisola: fra chi condanna il sesso come un tabù, a chi si accanisce contro il modo provocante di vestire di una ragazza, a chi rimane basito qualora si parli di argomenti a sfondo sessuale perfino alle elementari. Eppure non si può affermare lo stesso di altre nazioni come la Svezia, che introdusse leggi in merito sin dalla prima metà degli anni ’50, la Germania nella fine degli anni ’60, e Danimarca, Finlandia, Austria e Francia fra gli anni ’70 e la fine dei ’90.

Fuori dal circolo tuttavia, sono rimasti paesi come l’Italia, la Polonia, la Romania, Cipro, la Bulgaria e la Lituania, dove la mancanza di una legge a favore dell’educazione sessuale è anche causa di una non-consapevolezza rispetto ai rischi riscontrabili con un approccio sessuale scorretto, fra i quali c’è una piaga molto accentuata, come citato da un post sul profilo Instagram di Visionary, fra i giovani dai 15 ai 29 anni: la sieropositività.

Nel 2020 addirittura, è stato rilevato un incremento del tasso di sieropositività, raggiungendo più di 200 persone. Questa cifra è vittima di un’incoerenza fra quanto applicato in Italia e quanto sancito dalle Nazioni Unite: “Ogni individuo ha il diritto a un’educazione sessuale completa, appropriata all’età, scientificamente accurata, culturalmente adeguata e basata sui diritti umani […].”

Il corpo rimane bersaglio di pregiudizi, critiche per valori in contrasto con la società, soprattutto in un Paese che preserva un affermato cattolicesimo, il cui dogma vincola dalla ricerca spontanea della propria sessualità. Infatti il dogma è sinonimo di tradizione, regola, che se non rispettata produce un’avventata discriminazione nei confronti di ciò che esce dagli schemi. Gli unici mezzi tramite cui è possibile assumere consapevolezza del proprio corpo rimangono l’educazione dei genitori e i contenuti pornografici, i quali tuttavia non trasmettono un’idea veritiera del funzionamento di un rapporto sessuale, oltre ad essere poveri di insegnamenti su questo fronte.

 

Generico giugno 2022

 

“Un approccio, adeguato all’età e alla cultura, nell’insegnamento riguardante il sesso e le relazioni attraverso la trasmissione di informazioni scientificamente corrette, realistiche e non giudicanti”: così inizia la descrizione che la International Technical Guidance on Sexuality Education, costituita dall’UNESCO nel 2009, dà dell’educazione sessuale, in linea con quello che dovrebbe esserne il pensiero di appoggio.

“L’educazione Sessuale offre, per molti aspetti della sessualità, l’opportunità sia di esplorare i propri valori e atteggiamenti, sia di sviluppare le competenze decisionali, le competenze comunicative e le competenze necessarie per la riduzione dei rischi”.

Il governo ha un ruolo importante, ma non centrale.

Si sa che il governo rappresenta un ente fondamentale per l’applicazione di leggi e emendamenti per lo sviluppo del territorio. Ciononostante il suo ruolo termina laddove la responsabilità principale ricade sulla presa di posizione da parte del popolo stesso, in quanto diretto interessato dei benefici da apportare. Le risorse ci sono, vi è un confronto a livello internazionale con paesi già avanzati sotto quest’ottica, ma deve cambiare la mentalità con cui gli italiani affrontano determinati argomenti.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI