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Verso il voto

Elezioni ad Arzago, per il dopo Riva si sfidano Rivabene e De Caro

Chi sono i due candidati? Per conoscerli meglio ecco sette domande, le stesse per entrambi

Arzago d’Adda. Chi prenderà il posto di Gabriele Riva? Per la poltrona da sindaco ad Arzago d’Adda si sfidano Ugo Rivabene con la lista Paese Nuovo e Stefano De Caro con la Lista per Arzago. Ma chi sono i due candidati? Per conoscerli meglio ecco sette domande, le stesse per entrambi.

Ugo Rivabene

Quanti anni ha, che lavoro fa, e come è composta la sua famiglia?

Ho 67 anni sono pensionato con moglie e figlio.

Da quanti anni si occupa di politica e perché lo fa?

La politica è una passione che ho coltivato dagli anni ’70. Ho fatto 15 anni il consigliere di minoranza e 14 quello di maggioranza. Attualmente sono capogruppo di maggioranza con il sindaco Gabriele Riva.

Quali sono i punti salienti del suo programma?

I punti principali del programma della lista “Paese Nuovo” sono: la nuova stazione ecologica, i mini appartamenti per gli anziani e una variante al Pgt (piano di governo del teritorio) fatta con una logica di massimo recupero di valori ambientali e paesaggistici.

Quale sarà la prima cosa che farà una volta eletto?

La prima iniziativa che faremo è un concerto sinfonico vicino a un fontanile per ricordare Gabriele Tadini, assessore all’ambiente scomparso 10 anni fa.

Generico giugno 2022

Da chi è composta la sua lista, ci sono giovani?

La nostra lista “Paese Nuovo” è un mix di continuità e rinnovamento, ci sono persone legate all’attuale amministrazione e nuove figure proveniente dalla società civile e dal volontariato, tra cui 3 giovani.

Cosa ne pensa dell’attuale situazione politica a livello nazionale?

La difficoltà italiana è  la mancanza di una leadership autorevole per evitare la litigiosità dei partiti. Per questo il dopo Draghi sarà un problema e dobbiamo utilizzare al massimo questo periodo per fare le riforme.

Draghi è l’uomo giusto per guidare l’Italia in questo delicato momento? Perché?

Draghi è l’uomo giusto al momento giusto in quanto possiede autorevolezza e competenza riconosciute a livello europeo e mondiale.

Stefano De Caro

Quanti anni ha, che lavoro fa, e come è composta la sua famiglia?

Ho settant’anni – in molti dicono felicemente e splendidamente portati – e me ne sento venti in meno. Ho sempre lavorato (non ho mai dipeso dalla politica, per me sempre e solo una passione) fino a diventare un quadro dirigente di una grande banca. Da quando sono in pensione ho potuto dedicarmi alle due cose che amo di più la mia famiglia (2 figli, 7 nipoti e 1 pronipote) e la politica.

Da quanti anni si occupa di politica e perché lo fa?

Mi occupo di politica da più di trent’anni. E per più di venti sono stato consigliere comunale. Fa parte della mia anima: non posso non aiutare il prossimo e cercare di migliorare la mia comunità, anche se i miei cari mi sgridano perché non sono sempre a casa a loro disposizione. Mi fa sentire utile e in pace con me stesso aiutare gli altri. Negli ultimi anni mi sono occupato anima e corpo di Arzago: qui sono residente da 15 anni.

Quali sono i punti salienti del suo programma?

Molto semplicemente: fantasia e creatività nell’azione amministrativa. I soldi si possono trovare con bandi e partenariati a tutti i livelli. E io ho moltissimi contatti per la mia lunga militanza politica. Cura per le piccole e grandi cose: maggiore attenzione per la cultura, i parchi, le strade e la pulizia. Una svolta sulla sicurezza con telecamere e controllo di vicinato.

Quale sarà la prima cosa che farà una volta eletto?

La prima cosa che farò se sarò onorato da questo incarico sarà nominare un vicesindaco originario di Arzago. Voglio sanare la situazione non simpatica di contrapposizione fra vecchi e nuovi arzaghesi. Vogliamo tutti bene al nostro paese.

Generico giugno 2022

Da chi è composta la sua lista, ci sono giovani?

Nella mia lista ci sono alcuni giovani: quasi tutti i candidati sono di Arzago e si ripresenta mio figlio, impegnato anche nella Protezione Civile, che è consigliere uscente.

Cosa ne pensa dell’attuale situazione politica a livello nazionale?

Meno male che c’è Draghi. Io lo apprezzo anche se occorrerebbe maggiore attenzione per i problemi delle persone più povere, per gli anziani e per i giovani senza lavoro. Io sono anche volontario di un Caf e vedo quotidianamente quanto la povertà è aumentata. Per la politica generale ho le mie simpatie, anche se devo dire che rispetto alla Prima repubblica il livello è bassissimo e soprattutto non vedo più un comune e concreto interesse per i più deboli: la vera base della politica.

Draghi è l’uomo giusto per guidare l’Italia in questo delicato momento? Perché?

Draghi è l’uomo giusto perché è un moderato, un vero europeista e ha i contatti giusti per far sì che il nostro Paese non sia in un angolo e possa avere le giuste attenzioni dalla UE.
Non sono molto soddisfatto come dicevo della sua compagine governativa. Sul sociale si sta facendo poco e poco sul lavoro. Ma Draghi non può fare tutto.

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