Pradalunga. Lo scorso 25 maggio un’agente di Polizia Locale di Unione Insieme sul Serio in servizio nel Comune di Pradalunga, è stata brutalmente aggredita, sia verbalmente che fisicamente, da un uomo di origine senegalese che non accettava il rifiuto della vigilessa ad approvargli la pratica per il permesso di residenza.
“Per 18 lunghi minuti – dalle 17.22 alle 17.40 – la donna ha subito percosse e violenze, fino all’intervento dei colleghi, che hanno arrestato il malvivente” commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. “Alla luce dei fatti – continua l’assessore – rivolgo, anche pubblicamente, la mia più totale solidarietà all’agente, vittima di una ferocia inammissibile, che le è costata due denti rotti e una serie di lesioni con una prognosi di 15 giorni, nonché un inevitabile trauma psicologico”. “Ho personalmente contattato la vigilessa, invitandola a usufruire del fondo di indennizzo che Regione Lombardia – dopo l’introduzione su mia proposta dell’art. 20 bis, comma 1 bis alla l.r. n. 6/2015 – ha messo a disposizione degli operatori di Polizia Locale vittime di reati che abbiano causato danni fisici o lesioni alla loro persona o l’inabilità temporanea assoluta alla prestazione lavorativa”, precisa l’assessore.
“Assicurando la mia vicinanza all’agente affinché la pratica vada a buon fine, rinnovo il mio invito ai Comandanti – ai quali invierò una nuova lettera – a tenere in considerazione il fondo di indennizzo di modo che gli agenti sfortunatamente danneggiati nell’attività di servizio ne sfruttino i benefici, auspicando che per il futuro si adottino adeguate misure tutelanti con specifico riferimento all’operatività degli agenti”.
“Il racconto agghiacciante dell’agente – continua De Corato – è passato sotto silenzio nelle amministrazioni locali, che non si sono premurate di dimostrare solidarietà direttamente alla vittima di un fatto di tale gravità. Mi rammarico del fatto che chi, come gli operatori di Polizia Locale, rischia la propria vita per la sicurezza della cittadinanza, compiendo quotidianamente uno straordinario lavoro, senza ricevere, in cambio, un ‘grazie'”.
Sul caso interviene anche Giovanni Novali, del sindacato SULPL/DICCAP (CSE-FLPL): “Siamo vicini alla collega aggredita; ogni giorno gli operatori con abnegazione e senso del dovere svolgono scrupolosamente i propri compiti, siamo fermamente convinti che sia arrivato il momento di riformare la categoria a livello nazionale dando maggiori tutele previdenziali, e dotare il personale di ogni strumento di autotutela utile a salvaguardare la propria incolumità; un apprezzamento va a Regione Lombardia che ha previsto questo fondo per indennizzare gli agenti aggrediti durante il servizio”.
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