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I numeri

In un anno 254 donne maltrattate in Bergamasca: tutti i dati dei carabinieri, dalle rapine allo spaccio

Anche i militari bergamaschi celebrano la 208esima edizione della festa dell'Arma

Bergamo. La violenza di genere non si placa nella provincia di Bergamo. I dati sono in lieve calo rispetto allo scorso anno, ma rimangono comunque alti: le donne maltrattate sono 254 tra il 31 maggio 2021 e l’1 giugno 2022; una è stata costretta a sposarsi; 76 hanno subito violenza sessuale e 8 minorenni, tutte femmine, atti sessuali; due corruzioni di minori, 95 donne sono state vittime di stalking. Romina Vento è stata uccisa dal compagno, che ha lanciato l’auto nel fiume Adda provocandone l’annegamento lo scorso 20 aprile.

I carabinieri, che lunedì 6 giugno celebrano la 208esima edizione della festa dell’Arma, nel campo specifico hanno operato in sinergia con le 5 reti interistituzionali antiviolenza del territorio.

La statistica che segue, inerente i reati del cosiddetto “Codice rosso”, mostra un impegno importante e sostanziale da parte dei militari:

Maltrattamenti in famiglia: 339 di cui 273 scoperti, 254 con vittime di sesso femminile;
Costrizione o induzione al matrimonio: 1 scoperto con vittima di sesso femminile;
Lesioni personali: 864 reati per i quali si procedeva all’arresto in 25 casi ed in altri 546 si procedeva al deferimento in stato di libertà;
Violenza sessuale: 76 reati per i quali si procedeva all’arresto in 2 casi ed in altri 46 si procedeva al deferimento in stato di libertà;
Atti sessuali con minorenne: 8, tuti di sesso femminile, di cui 5 scoperti;
Corruzione di minorenne: 2 di cui 1 scoperto;
Atti persecutori: 161 di cui 115 scoperti, 95 con vittime di sesso femminile;

Al di là delle statistiche, si può sostanzialmente affermare che l’Arma di Bergamo ha ottenuto rilevanti risultati nell’attività preventiva che ha consentito di garantire buoni livelli di sicurezza percepita grazie anche al contrasto alla criminalità diffusa. Particolare attenzione è stata data anche alle infiltrazioni di quella organizzata nel tessuto imprenditoriale, monitorando persone e attività economiche per le quali è forte l’interesse delle organizzazioni mafiose soprattutto in quest’ultimo periodo, dove il pericolo di reinvestimento di ingenti capitali provenienti da attività illecite è molto alto.

La lotta alla droga, causa di disagio sociale, è stato poi uno dei target al pari dei reati predatori, ma anche nella tutela ambientale ed al contrasto delle varie forme di inquinamento, grazie alla costante sinergia tra l’Arma territoriale di Bergamo e le componenti forestale e ambientale, comparti di specialità assegnati all’Arma nell’ambito del coordinamento con le altre forze di polizia.

Attività operativa dell’Arma nella Provincia di Bergamo

Delitti totali: 33.256 di cui per 31.033 ha proceduto l’Arma (93,32%);
Chiamate pervenute al 112: 60873;
Persone arrestate: 750;
Persone deferite in stato di libertà: 7201
Omicidi: 5 consumati e 7 tentati;
Furti: 13.027 di cui 2.529 in abitazione e 1099 in esercizi commerciali;
Truffe: 3930;
Rapine: 344 di cui 29 in abitazione e 29 in esercizi commerciali;
Riciclaggio: 9;
Sostanze stupefacenti sequestrate: Kg. 82,197 di cocaina, Kg. 86,5 di hashish, Kg. 29,110 di marijuana, Kg. 3,259 di eroina, 7 piante di cannabis e Kg. 13,981 di altre sostanze stupefacenti varie.

I Carabinieri della Compagnia di Bergamo nel novembre scorso hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due soggetti, originari dell’est Europa, dediti alle truffe dei dei finti tecnici del gas o dei finti Carabinieri, che si erano resi responsabili di due truffe in abitazione commesse a Gorle e Scanzorosciate asportando monili in oro e contanti. I due sono stati trovati in possesso di un vero e proprio kit del truffatore, costituito da walkie talkie, cartoncini riportati la scritta Carabinieri utilizzati come tesserini, guanti, arnesi da scasso, targhe clonate e abbigliamento riportante il logo dell’Arma. Importante è stata l’opera di prevenzione svolta nei centri di aggregazione e nelle parrocchie e rivolta soprattutto agli anziani. In occasione degli incontri sono stati distribuiti dei volantini pratici, ricchi di consigli utili a smascherare i truffatori.

Il primo febbraio scorso, al termine di articolata attività investigativa denominata “Fontanella 2019” condotta dal Nucleo Investigativo nei confronti di un gruppo criminale dedito al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, sono state eseguite 18 ordinanze di custodia cautelare. Contestualmente sono stati deferiti in stato di libertà altri 26 soggetti. Nel corso delle indagini, durante le quali venivano tratti in arresto anche 5 corrieri, sono stati sequestrati beni e sostanze stupefacenti per un valore superiore ai 3 milioni di euro di cui oltre 300mila in contanti, 28 chili di cocaina e 36 di hashish.

Il 3 febbraio, nel corso di un intervento finalizzato alla repressione di un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti in località Saletti di Nembro, due Carabinieri della Stazione di Albino venivano accoltellati, riportando gravissime lesioni che li ponevano in pericolo di vita, da un pregiudicato marocchino residente a Pradalunga. Al termine di specifica attività di indagine e di ricerche concentratesi in provincia e fuori regione, tre giorni dopo, in prossimità del confine di Stato di Bardonecchia (TO), i militari del Nucleo Investigativo rintracciavano e sottoponevano a fermo l’autore dell’efferato delitto, assicurandolo alla giustizia prima che potesse espatriare e rendersi definitivamente irreperibile.

A marzo, da parte della Compagnia di Bergamo, è stata eseguita una misura cautelare nei confronti di 3 persone, originarie di questa Provincia, responsabili di rapina a mano armata e furto aggravato presso un tabaccaio ed un bar di Stezzano, nella circostanza venivano asportati 2mila euro.

Ad aprile, ancora dalla Compagnia di Bergamo, è stata eseguita una misura cautelare nei confronti di 3 soggetti, di cui 1 residente in provincia e 2 nel comasco, autori di una rapina a mano armata commessa nell’ufficio postale di Castelli Calepio per un importo di 1000 euro.

Nel corso della nottata del 20 aprile, i Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno tratto in arresto un italiano di 49 anni ritenuto responsabile dell’omicidio aggravato della propria compagna, annegata nella tarda serata precedente nelle acque di un tratto del fiume Adda che scorre nel territorio del comune di Fara Gera. Ricevuto l’allarme da alcuni testimoni di ciò che inizialmente sembrava un incidente stradale, i militari rinvenivano il corpo senza vita della donna annegata ed attivavano le ricerche del compagno che si era dileguato dopo aver raggiunto a nuoto la sponda opposta del corso d’acqua. L’uomo, che aveva agito per gelosia una volta messo di fronte alla fine della relazione, veniva quindi rintracciato ed arrestato nel comune di Vaprio d’Adda (MI).

Sempre il 20 aprile, nella tarda serata, è stato rinvenuto il cadavere dell’imprenditore Anselmo Campa, assalito con un corpo contundente all’interno della sua abitazione. A seguito di serrate indagini condotte dai militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Bergamo, il 24 aprile è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto l’ex fidanzato della figlia maggiore della vittima il quale, a seguito di un litigio avuto per futili motivi legati a pretese di carattere economico, aveva ripetutamente colpito al capo Campa con un martello.

La mattina del 22 aprile, tra Cortenuova e Palazzolo sull’Oglio (BS), i militari della Compagnia di Treviglio hanno tratto in arresto 4 persone resesi responsabili di sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate, reati commessi tra il 16 e 17 marzo precedente, a Romano di Lombardia, ai danni di due cittadini marocchini, una donna di 35 anni ed un uomo di 21. Le ragioni che avrebbero determinato il sequestro delle vittime, punite, legate e seviziate dai sequestratori per quasi un giorno intero, erano riconducibili alla richiesta estorsiva di 16.000 euro, oggetto di un pregresso contenzioso di probabile natura illecita.

Nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto della commercializzazione illegale dell’avorio, il Nucleo Carabinieri CITES del Gruppo Forestale di Bergamo, a maggio, ha eseguito un ingente sequestro di oggetti in avorio (statue, statuette, monili e zanne grezze) con un valore complessivo stimato in circa 100mila euro trovate nel possesso di un italiano. Gli oltre 400 oggetti rinvenuti in una soffitta erano detenuti in assenza della documentazione prevista dalla convenzione internazionale CITES, senza la quale il possesso, l’acquisizione o la cessione costituisce specifico reato. L’attività si inserisce nell’importante settore di competenza dei Carabinieri Forestali improntato alla tutela dell’ambiente a 360 gradi.

Infine verranno premiati con encomi concessi dal Comandante Generale, dal Comandante Interregionale “Pastrengo” e dal Comandante della Legione “Lombardia”, numerosi militari dei reparti dipendenti distintosi per particolari attività che hanno riguardato operazioni legate ad indagini ed attività e atti di valore quali il salvataggio di persone.

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