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Città alta

“Il fiore giallo”, le opere di Missà in mostra per la raccolta fondi in favore dell’Ucraina fotogallery

Fabio Missale, in arte Missà, espone dal 27 maggio al 12 giugno le sue opere, quadri e sculture in ferro, nel passaggio del Carmine in Città Alta

Bergamo. Il 27 maggio, nel passaggio del Carmine in Città Alta, è stata inaugurata la nuova mostra per beneficienza a favore dell’Ucraina, organizzata dalla neo-associazione filantropica Il fiore giallo, che espone le opere di Fabio Missale, in arte Missà. Fabio Missale è un avvocato che sa il fatto suo e non ha bisogno di tante presentazioni: i suoi quadri parlano da soli. Osservandoli si capisce che abbiamo a che fare con un paesaggista amante dei fiori e della pittura en plain air.

La musica in sottofondo (Cat Stevens, Simon & Garfunkel e altri), ti cattura mentre cammini sulla Corsarola e non puoi fare a meno di dare una sbirciata a quel piccolo passaggio adornato di tele colorate e opere in ferro. Così dal passaggio ti ritrovi nel paesaggio dell’artista, quello dell’anima, perché da bravo impressionista trasforma quel che vede nella sua percezione, dove i fiori sembrano stendersi fino al cielo, occupando tutto lo spazio, cancellando orizzonte e lontananza. Manco a farlo apposta il suo studio è vicinissimo: la bottega degli artisti, luogo ameno di ritrovo per gli appassionati, si trova tra via Boccola e via Tassis, a soli duecento metri dal Carmine. Lì olio, acquerelli e acrilici sono il loro pane quotidiano.

L’associazione è nata grazie al coinvolgimento di un gruppo ristretto di amici, tutti puri, come Puro è il titolo della mostra tenuta a Clusone alcuni anni fa, luogo a cui Fabio è particolarmente affezionato, avendo dato i natali al ramo materno della sua famiglia. Anche in quell’occasione si raccolsero fondi da destinare alla Ricerca sulle Malattie Rare. Fabio apprese i rudimenti del mestiere di pittore da zia Caterina, la quale dipingeva e aveva avuto la fortuna di osservare Giacomo Manzù mentre lavorava, ospite con la famiglia in tempo di guerra presso i nonni materni in via Chiodere.

Però se proprio dobbiamo tirare fuori un nome e un luogo a cui accostare la sua arte, senza esitazioni Fabio ricorda il pittore post impressionista che tanto lo ha ispirato e piazza Rosate: “Durante i primi anni di Liceo io e il mio amico Marzio andavamo nell’abbaino di palazzo Terzi con vista su quattro lati, che allora era lo studio di suo nonno Raffaello Locatelli. Ci piaceva osservare l’evoluzione dei suoi quadri giorno dopo giorno”.

Nella mostra è presente La foresta bruciata e La distruzione vista dall’alto, due opere tutte in ferro: “La prima per sensibilizzare i problemi dell’Amazzonia e la seconda per scongiurare la guerra. Pur avendo più la mano sull’olio, non disdegno il ferro, tant’è che sette anni fa mi ci avvicinai grazie all’amico fabbro Massimo Ravasio, lavorante presso la bottega dello Scuri. A Bienno (Val Camonica), paese ricco di magli e mulini, entrai in contatto con i forgiatori e appresi il mestiere da vicino». Fabio viaggia molto per la sua professione primaria di avvocato e qui scopriamo l’uomo di ingegno versatile, attivo anche nel settore etico, che di recente ha aperto uno studio a Mumbai, in India: «Seguo fondi non speculativi di famiglie che investono in aziende italiane”.

Nell’associazione appena nata sono state conferite tutte le opere dell’artista, le quali formano il capitale sociale e, per mantenerlo intatto, la Ginetto Martinelli Spa di Casnigo ha donato i tessuti pregiati di cotone, sintetici e misti, su cui riproduce fedelmente le tele, stampati in ogni misura, anche a parete. Il cento per cento del ricavato verrà devoluto alla causa ucraina: “Ci sarà una commissione specifica per l’ammissione dei soci. La prossima mostra sarà di Corrado Spreafico, pittore e scultore, oltre che direttore artistico della neo associazione ed entro settembre contiamo in una collettiva. Altre iniziative verranno promosse per la raccolta dei fondi da destinare a chi meglio ci permetterà di raggiungere lo scopo sociale: vogliamo essere sicuri che l’obiettivo vada in porto. Oggi c’è l’Ucraina, domani ci sarà il Tibet e l’Afghanistan, tutte situazioni che meritano di essere seguite con uguale attenzione, anche se ci toccano di meno perchè sono lontane”.

Orari mostra: tutti i giorni dalle 10:00 alle 23:00 fino al 12 giugno 2022. Si pensa ad una proroga.

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