C’è un indagato per l’incidente avvenuto lunedì mattina alla scuola materna parrocchiale “San Zeno” di Osio Sopra, dove 5 bambini e 3 papà sono rimasti ustionati in modo più o meno grave mentre arrostivano marshmallow in giardino, al termine di un’attività di orienteering.
Nel registro degli indagati, per ora, è iscritto uno dei papà volontari che quel giorno si trovavano in compagnia di bimbi e insegnanti, una ventina in tutto. In particolare, il papà che avrebbe versato il bioetanolo sul braciere dal quale è partita la fiammata che ha investito i presenti.
Sulla dinamica sono in corso valutazioni, tant’è che il pubblico ministero Silvia Marchina ha incaricato i vigili del fuoco di ulteriori accertamenti. Sta di fatto che quello che voleva essere un momento di svago offerto ai più piccoli, si è trasformato in un dramma.
L’ipotesi di reato formulata dalla Procura, al momento, è lesioni colpose gravissime, procedibile per querela di parte entro 90 giorni dall’accaduto. Se nessuna querela dovesse pervenire, il pm sarà costratto ad archiviare il fascicolo. Nel frattempo, la magistratura ha comunque la possibilità di svolgere tutti gli accertamenti del caso.
Ecco perché il fascicolo – in un primo momento aperto a carico di ignoti – potrebbe essere soggetto ad ulteriori evoluzioni. Del resto, sono ancora diverse le domande a cui i genitori dei bambini chiedono risposta: una su tutte, perché – nonostante le buone intenzioni – è stato permesso di portare del liquido infiammabile in mezzo ai bambini?.
La coordinatrice pedagogica della scuola materna, Simonetta Nava, intervistata da Bergamonews, ha dichiarato di non essere al corrente e di “non avere in alcun modo autorizzato” attività che prevedessero l’uso del fuoco. Nemmeno il parroco, don Luca Guerinoni, rappresentante legale dell’istituto, si è dato spiegazioni, dicendo di essere “a completa disposizione” degli inquirenti per fare chiarezza sull’accaduto.
La più grave tra i feriti è una bimba che quel giorno festeggiava il suo quarto compleanno: ricoverata all’ospedale Buzzi di Milano, ha riportato ustioni di terzo grado sul 70% del corpo. Sedata, è stata portata in terapia intensiva. “Le sue condizioni sono migliorate, come quelle dell’altro bimbo ricoverato al Niguarda di Milano e degli altri tre a Bergamo” spiega giovedì mattina il sindaco di Osio Sopra, Edilio Pelicioli, in costante contatto con le famiglie. Un aggiornamento che lascia ben sperare. Ora, i pensieri, sono tutti rivolti a loro.
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