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"concessioni scadute"

Dehors, a Bergamo validi solo i nuovi permessi di occupazione del suolo pubblico

Il Comune non darà esecuzione al recente provvedimento del Parlamento che ha “prorogato d’ufficio” fino al 30 settembre, seppur a pagamento, tutte le autorizzazioni per l’allestimento di dehors durante la pandemia

Bergamo. Il Comune di Bergamo non darà esecuzione al recente provvedimento del Parlamento che ha “prorogato d’ufficio” fino al 30 settembre, seppur a pagamento, tutte le autorizzazioni per l’allestimento di dehors su suolo pubblico concesse durante il periodo pandemico, dalla primavera del 2020 al marzo di quest’anno.

La norma presenta infatti incongruenze, secondo l’Amministrazione comunale, che la rendono inapplicabile.

Per due ragioni: la prima è che non è prorogabile ciò che è abbondantemente scaduto. Le concessioni accordate durante il “periodo Covid” sono tutte decadute il 31 marzo – tant’è che da aprile il Comune ha attivato circa 240 nuovi permessi di occupazione del suolo pubblico. Riportare in vita, dopo più di due mesi, le concessioni del “periodo Covid” è cosa contraria alla logica e al diritto, quindi non fattibile.

In secondo luogo perché la “proroga” approvata dal Parlamento prevede comunque il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (mentre nei due anni precedenti il Governo aveva disposto la gratuità). Ciò richiede una concertazione con gli uffici comunali che a sua volta contrasta con il principio della “proroga automatica”.

Viene poi osservato che il provvedimento approvato dal Parlamento trascura le evidenti differenze tra la situazione degli anni scorsi – segnati dalla pandemia e da una conseguente riduzione del traffico, dell’afflusso delle persone nei centri urbani, della quantità di iniziative svolte su suolo pubblico – e la situazione attuale. La proroga non tiene in alcun conto questioni di interesse pubblico e di sicurezza che risultano dirimenti per moltissimi spazi di altrettante città italiane.

Il Comune di Bergamo ha quindi ribadito le proprie linee di indirizzo, sancite già lo scorso 2 dicembre con un provvedimento della Giunta, in una delibera approvata lo scorso giovedì. Sono pertanto valide esclusivamente le nuove autorizzazioni, così come rinnovate presso gli uffici nelle ultime settimane, e restano vigenti le disposizioni che hanno ridotto gli spazi concedibili in alcune piazze e strade cittadine, come stabilito e reso noto nei mesi scorsi.

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