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Osio sopra

Bimbi ustionati all’asilo, il panico e la rabbia dei genitori: “Diteci qualcosa”

Tante le famiglie accorse all'esterno della scuola materna per avere informazioni sui loro bambini. Le forze dell'ordine: "Se nessuno vi ha chiamato significa che i vostri figli stanno bene"

Osio Sopra. Fuori dalla scuola materna San Zeno genitori e nonni dei bambini rimasti ustionati durante un’attività di laboratorio fanno capannelli. Non capiscono cosa sia successo all’interno dell’asilo frequentato dai loro figli. Hanno informazioni frammentate, vogliono chiarezza e con il passare dei minuti lo spavento e la preoccupazione si mischiano alla rabbia.

La tensione si fa sentire, si avanzano ipotesi, si cerca di capire chi siano i piccoli feriti e gli adulti portati via in elicottero.

Qualche mamma scoppia in lacrime, i carabinieri cercano di tranquillizzarla: “Signora se non l’hanno chiamata significa che suo figlio sta bene. Le famiglie dei bimbi coinvolti sono state avvertite e le mamme sono andate con loro all’ospedale. Gli altri stanno tutti bene, non si preoccupi”, dice un militare.

“Ma i bambini saranno spaventati, possibile che nessuno può uscire a dirci qualcosa?”, incalzano alcuni genitori. Una mamma arrivata insieme al suo figlio più grande cerca di capire cosa sia successo, il bambino piange spaventato, lei lo abbraccia, lo accarezza per calmarlo.

Una nonna si avvicina ad un carabiniere per chiedere informazioni, vuole portare a casa la sua nipotina. Le viene detto che i piccoli che hanno assistito alla scena sono insieme alle maestre e ad alcuni infermieri: stanno loro spiegando, con le dovute parole e accortezze, cos’è accaduto ai compagni e ai papà presenti.

Dopo svariate richieste da parte dei genitori in attesa all’esterno della materna, arriva il comandante della polizia locale che raduna tutti per una comunicazione: “I piccoli stanno bene, stanno svolgendo le attività come al solito. Tra poco andranno a mangiare e poi a riposare. Le maestre li hanno subito isolati, la maggior parte di loro non si è accorta di nulla. Chi lo desidera può ritirare il figlio alle 13.15”.

Tante mamme entrano, una alla volta, ed escono con il loro figlio per mano o in braccio. Tutti i piccoli sorridono, non sembrano scossi. Altre famiglie, rassicurate dalle parole delle forze dell’ordine, decidono invece di lasciare i bimbi fino all’orario canonico d’uscita e tornano a casa.

Alcuni presenti parlano tra di loro e si stupiscono di quanto accaduto: “Sono sempre così attenti e scrupolosi – dice una nonna -. Anche per quanto riguarda le misure per il Covid sono rigorosissimi, guai se sbagli ingresso. Non capisco cosa possa essere successo. Arrivano anche bambini da altri paesi perché è un’ottima scuola”.

Altri genitori, probabilmente scossi per ciò che è successo, commentano invece in modo negativo: “Non sapevamo neanche che avrebbero fatto un’attività con il fuoco. Ma com’è possibile una cosa del genere? Non si usano fiamme libere in presenza di bambini così piccoli”.

Alle 15.15 gli agenti della polizia locale di Osio Sopra sistemano le transenne sulla strada per preparare l’uscita dei bambini. Nonni e mamme ritornano davanti al cancello e non vedono l’ora, oggi più che mai, di riabbracciare i loro piccoli.

 

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