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Bergamo

Zona Zero: 90 ragazzi firmano il murales alla stazione Teb

Per conoscere e coinvolgere i giovani che frequentano la zona. La realizzazione condotta da Paolo Baraldi, punto di riferimento per la street art bergamasca

Bergamo. Da qualche tempo le politiche per i giovani del comune di Bergamo, che comprendono i progetti Bergamo per i Giovani, Spazio Informagiovani e Giovani Onde, in collaborazione con il progetto GoodNight e in accordo con TEB, hanno immaginato alcuni momenti espressivi per offrire, alle ragazze e ai ragazzi, che frequentano il centro cittadino e la zona della stazione, uno spazio artistico nel quale potersi sperimentare.

La necessità è nata dal ripetersi di episodi poco piacevoli nei confronti dei viaggiatori e delle infrastrutture della stazione. Dopo un periodo di monitoraggio e di conoscenza delle ragazze e dei ragazzi da parte di un’equipe di educatori, da marzo a maggio sono state create delle attività artistiche per coinvolgere i giovani che frequentano la zona.

La prima attività rompighiaccio è stata la realizzazione di un’opera collettiva, un mandala, alla quale chiunque volesse  partecipare ha potuto esprimersi. Questo primo incontro ha permesso di raccogliere spunti e sollecitazioni per indirizzare le proposte per gli appuntamenti successivi.

Il secondo momento pubblico ha coinvolto le ragazze e i ragazzi in un’attività musicale attraverso la scrittura di strofe rap. Questi primi pomeriggi sono stati rilassati: le operatrici e gli operatori del Servizio di politiche per i giovani della città hanno conosciuto circa cinquanta giovani a pomeriggio, con i quali hanno chiacchierato e si sono presentati a loro volta.

L’obiettivo principale delle attività svolte in questa area era quello di far emergere i bisogni di chi abita quotidianamente questi spazi. Fin da subito è stata chiara la volontà di realizzare qualcosa di bello, proficuo e duraturo: così è nata l’idea di creare un murales. La scritta “Zona Zero” ha un duplice significato: da un lato il senso dato dal mondo adulto dove per “Zona 0” si intende il centro città per le tariffe del trasporto pubblico. Dall’altro il significato che le e i giovani danno allo spazio della stazione TEB: Zona Zero è il punto da cui tutto parte, la Zona Zero è tutta Bergamo (le zone di Milano infatti iniziano la numerazione da 1), idealmente è il centro da cui tutto si propaga e dove tutto è possibile.

La realizzazione del murales è stata condotta da Paolo Baraldi, punto di riferimento per la street art bergamasca, e ha coinvolto circa 90 ragazze e ragazzi nella giornata di sabato 14 maggio per un totale di sei ore di lavoro. Le e i giovani che sono stati coinvolti sono una vera e propria comunità nella quale chi ne fa parte conosce tutti e porta rispetto per gli altri membri. Per le e i partecipanti questa attività non è stata solo un momento ludico ricreativo ma un atto di appropriazione di una zona che vivono e che riconoscono come loro.

Per l’assessora Loredana Poli: “La zona della TEB è un hub per le e i giovani della città e della provincia, non è solamente un luogo di transito ma di incrocio e di incontro. Qui ragazze e ragazzi dai vissuti e dalle esigenze diverse si conoscono e passano il loro tempo. Il lavoro di conoscenza e di presidio da parte del progetto Giovani Onde è fondamentale per l’amministrazione, non solo come prevenzione al disagio ma anche e soprattutto come punto di ascolto delle esigenze delle nuove generazioni in città”.

Filippo Simonetti, Presidente TEB commenta così le attività: “TEB sostiene volentieri l’animazione sociale, fra cui il progetto ‘Giovani Onde’, promossa dal comune di Bergamo alla stazione di Piazzale Marconi. Il tram è un luogo importante della convivenza nella città pubblica. Con i nostri dipendenti operiamo per garantire la qualità del trasporto, ma desideriamo che le persone trovino, oltre ad un servizio efficiente, anche un ambiente sicuro, vivace e positivo in cui riconoscere l’appartenenza ad una comunità civile organizzata e serena”.

Francesco Maffeis, coordinatore del progetto Giovani Onde sottolinea come “l’attività del murales si inserisce in un percorso di conoscenza di quella zona di città così vissuta e identitaria per i ragazzi. Quest’opera di street art è sicuramente un traguardo importante, sia in termini di pensiero che di realizzazione condivisa tra giovani e adulti: questo è proprio uno degli obiettivi del progetto Giovani Onde. Nei prossimi mesi continueremo a frequentare la Zona Zero cercando di costruire altre proposte condivise, partendo dalle idee delle ragazze e dei ragazzi, cercando di inserirle nella realtà cittadina, perseguendo il desiderio di creare occasione di incontro produttive”.

 

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