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La convention

Forza Italia, Alessandro Sorte: “A Treviglio la carica dei 1300 azzurri”

Il deputato: "Nessuno screzio con la Lega. Credo che, sotto sotto, Invernizzi sia un mio estimatore"

Bergamo. Forza Italia chiama e Alessandro Sorte risponde presente. Lunedì sera, in Fiera  Treviglio, la chiamata alle armi dei 1000 azzurri voluti dal deputato bergamasco per aprire, anche nella bassa, la stagione politica. “Ci avviciniamo al voto e anche il mio partito che, in Italia e in Europa, rappresenta la grande famiglia del popolarismo europeo, ci stiamo preparando per esserci e per comporre le liste elettorali. Ci saranno più di 1300 persone, tutto il mondo moderato, rappresentanti da Valbondione fino a Casirate”.

Verranno ripresi i grandi temi della convention di Roma di inizio aprile?

Queste tematiche sono le bandiere dell’area moderata che rappresentiamo. Su molte di queste, il nostro presidente ci aveva visto lungo e giusto. Quando lui mi ha chiamato per chiedermi di impegnarmi di nuovo sul territorio per far tornare il partito in doppia cifra, non ho potuto che dire di sì, perché al cuore non si comanda. Mi sono subito messo in moto e abbiamo fatto bene fin dal principio: siamo sempre stati presenti sia al Governo, che in Regione e in Provincia, specie in quest’ultima dove c’è un ente di secondo livello dove ciò che conta è proprio lavorare insieme.

Quali sono i rapporti in Provincia, soprattutto con la Lega?

Al netto di qualche battuta sui giornali, i miei rapporti con la Lega sono ottimali. Fabrizio Cecchetti, il segretario nazionale, è un mio amico fraterno, e credo che anche Invernizzi, sotto sotto, sia un mio estimatore perché è anni che dico che la Provincia va gestita mettendo insieme tutte le forze. E siamo, tra l’altro, le uniche due persone che hanno aumentato i seggi: siamo qualcosa di distinto che possiamo essere un valore aggiunto. Come ha detto Silvio Berlusconi, siamo distanti dalla sinistra, ma distinti anche dalle altre forze del centrodestra. Basti pensare al caso di Caravaggio, dove il nostro candidato, da solo, ha preso quasi il 26% dei consensi.

Tajani ha dichiarato che Berlusconi non verrà ricordato per quel che ha fatto ma per quel che deve ancora fare…

Ho avuto occasione di vedere Berlusconi recentemente e l’ho trovato in grandissima forma. C’è ancora bisogna di lui e l’unica condanna che si merita è quella di doverci essere ancora, perché lui è l’unico leader politico, di spessore, presente al momento, altri non se ne vedono; al momento non vedo nessun altro che possa competere con lui per autorevolezza, visione e capacità. Lui sarà la vera sorpresa dei prossimi mesi di campagna elettorale.

 

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