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La panoramica

Referendum sulla giustizia: perché si vota il 12 giugno

I seggi saranno aperti domenica 12 giugno dalle 7 alle 23

Bergamo. Domenica 12 giugno si voterà per il referendum sulla giustizia. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, in concomitanza con le elezioni amministrative che porteranno all’elezione di sindaci e consiglieri comunali in circa mille comuni italiani.

Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune e che avranno compiuto il 18° anno di età il 12 giugno 2022.

L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza.

Per quanto attiene la modalità di voto, si tratta di un referendum abrogativo, cioè ciascun elettore può:

– apporre un segno sul SI se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata, cioè cancellata;
– apporre un segno sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore.

Le elettrici e gli elettori impossibilitati a recarsi al seggio elettorale perché gravemente ammalati o perché si trovano in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali, possono esercitare il proprio diritto di voto all’abitazione in cui dimorano.

Le elettrici e gli elettori italiani residenti all’estero votano per corrispondenza, ma la normativa fa comunque salva la possibilità di votare in Italia il 12 giugno 2022, esercitando una apposita e tempestiva opzione valida limitatamente alla consultazione popolare in atto (per questi referendum abrogativi il diritto di optare per il voto in Italia deve essere esercitato entro domenica 17 aprile 2022 – Opzione Voto AIRE Circ 38168d el11-04-2022-all 1). L’opzione deve pervenire entro questa data all’Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore e potrà essere revocata con le medesime modalità ed entro gli stessi termini. Qualora l’opzione venga inviata per posta, l’elettore ha l’onere di accertarne la ricezione, da parte dell’Ufficio consolare, entro il termine prescritto.

I QUESITI

In occasione di questo referendum, gli italiani saranno chiamati a esprimersi su 5 quesiti, che sono stati ammessi dalla corte costituzionale lo scorso 16 febbraio. La data del 12 giugno, invece, è stata fissata con cinque decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile 2022, pubblicati in Gazzetta Ufficiale 7 aprile 2022, n. 82.

Si voterà per abrogare o mantenere in vigore i testi di legge relativi a: incandidabilità dopo la condanna, separazione delle carriere, riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, custodia cautelare durante le indagini e valutazione degli avvocati sui magistrati.

In origine i quesiti presentati dai promotori di questo referendum, cioè Lega e Radicali, erano 6, ma uno è stato dichiarato inammissibile dalla Corte costituzionale.

Tre dei quesiti che sono stati ammessi (quelli inerenti a consigli giudiziari, elezione del Csm e separazione delle funzioni) potrebbero essere annullati se prima della data delle elezioni venisse definitivamente approvata dal Parlamento la riforma Cartabia, che interviene sulle stesse questioni.

Ecco i quesiti nel dettaglio.

Incandidabilità dopo la condanna

Il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.

Separazione delle carriere

Questo quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli”, impedendo al magistrato durante la sua carriera la possibilità di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa.

Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura

Con il referendum si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura.

Custodia cautelare durante le indagini

Il referendum chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.

Valutazione degli avvocati sui magistrati

Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.

IL QUORUM

Per la validità del referendum abrogativo è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

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