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Il doppio ex

Pinato: “Atalanta, puoi fare il colpo. E per favore non parlate di stagione deludente”

"I miei Milan-Atalanta? In quello più spettacolare, 3-3, ho giocato 7' e mi sono infortunato...Ma ricordo le vittorie con gol di Evair e prima quella con Bonacina"

Proviamo a chiedere come si vince a San Siro, a Davide Pinato, che ha vissuto da atalantino gli anni Novanta fino all’inizio del Duemila? E così i ricordi del portierone partono invece dalla partita più spettacolare, un Milan-Atalanta forse difficilmente ripetibile per la serie infinita di colpi di scena, dal 3-1 per i nerazzurri al 3-3.

“Certo”, ricorda Pinato, “non ho giocato nemmeno dieci minuti perché su un rinvio mi sono stirato e sono rimasto fermo la bellezza di quattro mesi. Ero rientrato dopo due mesi e ho avuto una ricaduta. E così quella partita me la sono vista quasi tutta dalla panchina: al mio posto era entrato Pelizzoli che aveva appena 20 anni”.

Non solo. I ruoli delle due squadre allora erano ribaltati: l’Atalanta di Vavassori che si annunciava con un ‘pista, pista, arriva la capolista’, 10 punti nelle prime 4 giornate, il Milan di Zaccheroni che arrancava nella parte destra della classifica con 4 punti e dovette rimontare. I gol, Doni, Serginho su rigore, Doni su rigore, Rossini (3-1 nel primo tempo) e nella ripresa Bierhoff e Shevchenko su rigore. Ancora più clamoroso il 3-3 tre anni dopo, col Milan sotto 3-0 per l’autorete di Maldini e la doppietta di Rossini, poi la doppietta di Inzaghi e il gol di Tomasson.

Ma torniamo a Pinato: “Beh mi ricordo la vittoria con il gol di Evair e siamo al 1991 (17 marzo) ed era il Milan degli olandesi, con Van Basten, Rijkaard oltre a Maldini e Baresi. Noi allenati da Giorgi contro la squadra di Sacchi“.

Ancora un passo indietro e troviamo Pinato dall’altra parte, in panchina con i rossoneri, quando l’Atalanta conquista San Siro con la rete di Bonacina al 90′. L’Atalanta di Mondonico che fa il colpo contro Baresi, Maldini, Van Basten guidati da Sacchi. “Eh già, anche quella una vittoria clamorosa contro un Milan di grandi nomi, prima l’autorete di Baresi, poi il gol di Rijkaard e infine il Cina”. Era il 20 novembre 1988 e l’aggancio a oggi potrebbe essere che in quella stessa stagione, ma qualche mese dopo (22 gennaio 1989) l’Atalanta andò a vincere sul campo della Juve, con il gol di Evair all’88’. Quest’anno è tornata a vincere a casa della Juve, con il gol di Zapata, dopo più di trent’anni. Chissà che anche a San Siro…

Che Milan e Atalanta troviamo oggi, Pinato? “Dire che il Milan sta bene è un eufemismo, mentre l’Atalanta vista con la Salernitana mi era sembrata poco brillante, prende dei gol che quando c’era Romero non succedevano. Però poi si è ripresa a La Spezia. Il Milan si gioca lo scudetto, ma l’Atalanta che vince dodici volte fuori casa è da prendere con le molle, se fossi al Milan starei molto attento, è una partita in cui rischia molto. Così come non mi so spiegare il diverso rendimento dell’Atalanta in casa e fuori. Vero che negli anni si sono persi giocatori di grande qualità, se penso ultimamente a quello che sapeva inventare Ilicic per non parlare di Gosens, che andava all’attacco, tornava e non sembrava mai stanco. Ogni volta si proponeva e sfiancava gli avversari: ecco, adesso mancano molto gli spunti sugli esterni”.

Invece il Milan… “Eh sulla fascia sinistra hanno Theo Hernandez e Leao, sulla destra è già meno difficile controllarli. Ma Leao fa paura”. Come si può fermare? “Bisogna dargli poco spazio: se stai alto diventa devastante. Se qualcuno riesce a marcarlo dev’essere veloce come lui, non so chi può farlo, lui salta gli avversari in velocità e se non fa gol mette in mezzo palloni che diventano facili da appoggiare in rete come ha fatto Tonali“.

Forse l’Atalanta ritrova Zapata. “Però, come sta Duvàn? Vedo che da quando è rientrato non ha ancora trovato la condizione migliore, magari fa venti minuti buoni. C’è Muriel, lui sì che può accendere l’Atalanta, mica facile marcarlo e anche Boga magari sulla sinistra può creare problemi al Milan”.

Niente calcoli, anche se alla capolista basterebbe il pareggio? “Di sicuro Gasp non giocherà per il pari”.

Qualche inciampo il Milan l’ha avuto, ha perso in casa col Sassuolo, col Napoli e anche con lo Spezia: “Vero, hanno avuto qualche momento di flessione, ma ora stanno di nuovo viaggiando a mille. Vedere il Milan adesso mi sembra di rivedere l’Atalanta che è ripartita dalle sconfitte e ha poi battuto il Napoli con Petagna: con i giovani, lo spirito di gruppo, grande entusiasmo. Poi anche la scoperta di giocatori come Tomori e Kalulu che sembravano una scommessa. Ma vorrei anche dire” conclude Pinato ” quando leggo qualcuno che parla di delusione Atalanta, allora forse non si ricordano chi siamo e da dove veniamo. A volte si perde un po’ la dimensione della realtà: non lamentiamoci di questa Atalanta, non andrà in Champions ma è ancora lì a correre per l’Europa”.

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