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Il fenomeno

Bergamo, boom di profili social rubati: vittima degli hacker anche il vicesindaco Gandi

Sempre più numerosi i casi di violazione degli account Facebook e Instagram: alla Polizia Postale decine di segnalazioni al giorno

Bergamo. C’è chi lo chiama semplicemente furto, chi invece ‘hackeraggio’ del profilo Facebook o Instagram, ma la sostanza non cambia. Da un momento all’altro, il tuo profilo social risulta inaccessibile. E no, non hai sbagliato password: qualcuno l’ha violato. ‘Hackerato’, appunto. E lo sta usando al posto tuo.

Ti chiedi come sia possibile. E, soprattutto, per quale motivo qualcuno si sia interessato al tuo profilo. Riprovi e riprovi, ma non c’è nulla da fare: l’hacker se ne è impossessato. Eppure, su quel profilo continuano ad esserci le tue foto, quelle dei tuoi amici, del tuo compagno o della tua compagna. Per non parlare delle decine, se non centinaia di messaggi privati che all’improvviso smettono di esserlo. Insomma, un incubo.

Nelle ultime settimane, episodi di questo genere sono in forte aumento. Lo sanno bene gli agenti della Polizia Postale, tant’è che negli uffici di Bergamo starebbero arrivando decine di segnalazioni al giorno. A farne le spese anche il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo, Sergio Gandi. “Il mio profilo personale è stato hackerato e sono stati pubblicati post a mia insaputa – ha fatto sapere ai suoi contatti, attraverso un’altra pagina Facebook personale -. Il profilo è stato sospeso e in questo momento sono in corso verifiche tecniche sulla questione. Chiedo a tutti gli amici e ai contatti di prendere nota di questa spiacevolissima vicenda, con l’augurio che sia immediatamente ripristinata una situazione normale”.

Dice di non sapere come sia successo, ma, come spesso accade, se ne sarebbe accorto grazie alla segnalazione di un amico. “Ha visto che sulla mia bacheca erano comparsi dei post strani e mi ha avvisato”, si limita a commentare Gandi. Post che, evidentemente, nulla avevano a che fare con quelli che era solito pubblicare. La prima cosa da fare, in questi casi, è avvisare la Polizia Postale, come il vicesindaco ha puntualmente fatto.

In particolare, chi subisce il furto dell’account Instagram, in questo periodo rischia di veder pubblicati sul suo profilo una serie di avvisi su potenziali guadagni con investimenti in bitcoin o in moneta corrente. Con ogni probabilità, vere e proprie truffe pensate per attirare persone poco esperte in materia, impossessarsi del loro profilo per poi replicare ed estendere la truffa al maggior numero di contatti possibili.

Ma quando si rischia di subire il furto del proprio account? E come ci si può difendere? Qualche semplice consiglio lo fornisce il giornalista David Puente, noto per la sua abilità nello smontare le fake news:

1) se ricevete un messaggio strano con un link altrettanto strano da un vostro conoscente social (al quale, evidentemente, è già stato violato il profilo ndr) evitate di cliccarci sopra.
2) contattate attraverso altri mezzi di comunicazione il titolare di quell’account per avere conferma che sia stato realmente lui a mandarvi il messaggio.
3) la cosa più importante da fare è quella di impostare l’autenticazione a due fattori per il vostro account Instagram (https://m.facebook.com/help/instagram/566810106808145…).

Insomma, basta un clic di troppo ed il gioco (dell’hacker) è fatto. Eppure, per non incappare in spiacevoli sorprese – o, quantomeno, per ridurne drasticamente il rischio – basterebbe proteggere il nostro profilo come suggerito dalle piattaforme social che utilizziamo, ricordando che ogni account senza doppia autentificazione può essere facile preda di hacker e malintenzionati.

 

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