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I chiamamifaro

Angelica Gori: “Un onore cantare a Bergamo, tra i miei amici e la mia famiglia sarà una bella festa”

Angelica Gori, cantante dei “Chiamamifaro” sarà protagonista questa sera, venerdì 13 maggio, all'NXT Station festival

In occasione della loro esibizione live di venerdì 13 maggio all‘NXT Station festival abbiamo contattato Angelica Gori, cantante dei “Chiamamifaro”, per farle qualche domanda riguardo al successo, ai progetti futuri, all’eredità del passato e a cosa significhi davvero per lei esprimersi con la musica.

Ciao Angelica, per quanto sia ormai banale chiederlo, come ti senti in questo periodo?

Va molto bene! Un po’ stanchina devo dirti, sono piena di cose da fare, però per me stare così significa essere felice.

Venerdì ti esibirai a Bergamo, in Piazzale degli Alpini, in compagnia di artisti di fama nazionale del calibro di Serendipity e Ciliari. Che cosa si prova a dover fare gli onori di casa?

Confesso che ho una leggera ansietta: ti dico solo che in questo momento sono davanti ad una tazza di latte bollente con il miele perché ho già il mal di gola psicosomatico da stress, e fuori ci sono 27°. A parte questo però sono davvero onorata di poter cominciare questa stagione estiva di tour proprio da Bergamo. Essere nella mia città mi mette più agitazione del solito come ti ho detto, però dall’altro lato ci saranno tutti i miei amici, la mia famiglia e gente che non vedo da tempo ma che comunque mi ha scritto che verrà a vedermi; sarà senza dubbio una bella festa.

Non ci sarà però solo Bergamo tra le destinazioni del tuo tour estivo.

Esatto, oltre a quelle già confermate di Brescia, Vicenza, Padova e molte altre, nei prossimi giorni annunceremo altre date, per cui il viaggio si allargherà ancora di più. Sembra che ci faremo una bella estate in giro.

L’ultima volta che ci siamo sentiti era novembre 2020: avevi pubblicato solo due singoli che contavano 700.000 ascolti e poco meno di 80.000 fruitori mensili. A quasi due anni di distanza sono arrivate altre canzoni, un EP, un featuring e le riproduzioni dei tuoi brani vanno contate nell’ordine dei milioni, mentre il pubblico mensile è salito a 242.000. Che effetto fa vedere una crescita tanto esponenziale?

Mi rende davvero felicissima, sono contenta che il progetto stia andando bene e sono felice anche del tipo di crescita che sta avendo. Trovo che un aumento tanto organico sia il meglio che si possa avere: ogni tanto mi mette ansia vedere che altri artisti sfondano completamente con il singolo d’esordio, per poi ritrovarsi caricati di pesanti aspettative. La mia invece è stata una crescita più naturale, potremmo dire anche più lenta per certi versi, ma senz’altro più utile a non mettere pressioni. Ti ripeto che sono davvero felicissima e spero che col tempo si possa arrivare ancora più in là, a piccoli passettini, però sempre togliendosi grandi soddisfazioni.

Nel tuo ultimo singolo “Pioggia di CBD” descrivi con delicato realismo la fine di una relazione burrascosa in cui i due amanti, rispettivamente “il re delle mani in tasca” e “la regina delle porte in faccia”, sembrano cercare nell’altro quello che manca dentro di loro. Com’è nata l’ispirazione per una canzone dal sapore tanto amaro?

Diciamo che la prima frase che secondo me mi ha portato in quella direzione è stata il “torno presto, non torno più” del ritornello, che è la prima cosa che ho scritto. Questa sorta di ultimatum ha fatto nascere in me una riflessione su questo tipo di relazioni burrascose che, oltre a basarsi un pochino sul mio trascorso personale, mi ha portato a scrivere questa canzone. All’inizio tra l’altro l’idea era di chiamare il pezzo “Mr. & Mrs. Smith”, non so se hai presente quel film orribile con Brad Pitt e Angelina Jolie, con tra l’altro una strofa apposita all’inizio che diceva “Mr. & Mrs. Smith potremmo essere io e te”, perché volevo davvero raccontare la storia di due persone che, pur vivendo nella stessa casa, vogliono ammazzarsi. Poi però ho rivisto il film e mi sono accorta che, a parte il messaggio, si trattava di un qualcosa di abbastanza brutto, per cui ho tolto i riferimenti, ma il senso è rimasto. Mi piaceva l’idea di parlare di una relazione terminata in modo tanto violento e rabbioso perché ho sempre pensato che ci siano due modi per lasciarsi: il primo prevede separarsi entro il limite massimo che poi permette alle due persone di rispettarsi, mentre l’altro è lo scenario di “Pioggia di CBD”.

Angelica Gori

Sul tuo vecchio profilo da artista su Spotify, datato 2017, si legge “My name is Angelica, a singer and a songwriter from Italy; i strongly believe in the power of music”. Queste poche righe sono ancora valide per descriverti personalmente ed artisticamente?

Sicuramente sì, ci sono davvero poche cose che mi rappresentano ancora riguardo al mio vecchio progetto musicale, però di certo questa frase è ancora mia, non è cambiato nulla a riguardo. Tutto sommato sono ancora una ragazzina che canta, che scrive e che crede tanto nel potere della musica. Di questo sono davvero molto convinta.

La Treccani definisce il faro come: “strumento di segnalazione luminosa, costituito da un proiettore di luce bianca”. Per te, nel tempo, è cambiato il significato di questa parola?

No, non credo che sia cambiato. Il faro per me simboleggia il mio posto del cuore; c’è un faro nella mia vita dove sono andata a suonare e dove vado tutt’ora a suonare ogni tanto con la mia chitarra. È il mio posto speciale, in grado di mettermi tranquillità e in cui mi sento davvero libera di fare quello che voglio senza necessariamente avere un pubblico che mi giudica. Il nome “Chiamamifaro” arriva proprio da qui, dal posto dove ho scelto anni fa di provare a fare della musica la mia vita. Il mio cuore è lì, per cui ti confermo che no, non è cambiato nulla.

Come accennato prima, oltre alla carriera da solista, hai iniziato a collaborare con altri artisti. Com’è stato progettare “Corallo” insieme ad altri?

È stata un’esperienza nuova che mi ha fatto molto crescere. Lortex è una persona buonissima con cui mi sono trovata super bene e ciò che abbiamo prodotto ne è la dimostrazione. Tra l’altro ho appena finito un’altra collaborazione, anche se non posso dire con chi, ma si saprà tra poco ti confesso che mi ha reso molto molto felice.

Per quanto possibile, potresti dirci cosa è in programma per il futuro di Chiamamifaro?

C’è un album che è quasi quasi finito, ci sono giusto le ultime due cose da aggiustare ma penso che ormai sia tutto pronto. Uscirà tra molto poco e cercheremo di portarlo in tour e nei nostri concerti. Devo dirti che il lavoro fatto negli ultimi mesi mi rende molto orgogliosa, non è stato sempre facile ma il progetto è stato fin da subito molto stimolante e spero che alle persone piaccia tanto quanto piace a me.

Angelica Gori
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