• Abbonati
L'edizione 2022

Bergamo Job Festival 2022, parlano le imprese: “Studenti preparati, li assumeremmo subito”

I commenti sono unanimi: “bella e utile”, “ben organizzata”, e “studenti/studentesse motivati”

Bergamo. La quarta edizione del Bergamo Job Festival (conclusasi venerdì 6 maggio), promosso da Confindustria Bergamo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale (e realizzata da Unimpiego Confindustria) per favorire l’incontro tra diplomandi (circa 250) di nove Istituti tecnici e professionali a indirizzo tecnologico della provincia (Archimede, Betty Ambiveri, Majorana, Natta, Paleocapa, Pesenti, Riva, Turoldo, Valle Seriana) con aziende del territorio, sembra aver soddisfatto queste ultime. O, almeno, le tre di cui abbiamo raccolto le impressioni, rispetto alle 95 che hanno aderito all’iniziativa.

Ecco cosa ci hanno detto Marco Vecchi, contitolare delle Officine Meccaniche A. Vecchi di Mapello, Chiara Preda, HR Manager di Erhardt+Leimer di Stezzano, e Sara Bonetti e Martina Bolognini, HR Specialists di Fine Foods & Pharmaceuticals NTM Spa di Verdellino.

Vecchi: “Otto dei dieci ragazzi che ho visto li assumerei subito!”
“Dei dieci ragazzi che ho incontrato, otto li assumerei subito”. Pur avendoli visti da remoto per poco più di un quarto d’ora ciascuno, Marco Vecchi, 52 anni, co-titolare con la sorella Sara delle Officine Meccaniche A.Vecchi di Mapello, non ha dubbi. E aggiunge: “Gli altri due, invece, no”. Perché mai? “Mi hanno detto che, dopo l’Esperia, intendono proseguire la loro formazione in Università” replica.
Esponente della quarta generazione di famiglia alla guida dell’azienda avviata nel 1909 dal bisnonno Arnoldo, Vecchi jr. è molto soddisfatto per com’è andata la sua quarta volta al Bergamo Job Festival.
“Oltre ad avermi dato l’impressione di essere motivati e interessati – prosegue l’imprenditore – questi ragazzi mi hanno anche trasmesso l’idea che, in loro, coabitino indecisione e confusione”. Sentimenti comprensibili, dopo i due anni di pandemia e l’inizio della guerra. “Forse – suggerisce – in questa delicata fase di orientamento, finalizzato alla scelta delle professioni del futuro, dovremmo essere più vicini a questi giovani, spiegando loro come sta cambiando ed evolvendo il mondo del lavoro”. E aggiunge: “Noi, per esempio, fra periti meccanici e addetti alle macchine utensili, già oggi avremmo bisogno di quattro-cinque nuovi collaboratori, per dare man forte alla ventina di dipendenti che abbiamo. Il lavoro non ci manca, anzi. Ad alcune commesse, però, ho dovuto rinunciare a causa delle difficoltà incontrate nel reperire personale. Quello che c’è, ce lo si ‘ruba’ l’uno l’altro, nel nostro settore. Quindi, fare scouting fra gli studenti degli Itis o dei Professionali è un passaggio necessario, oltre che un’occasione d’oro per fare incontri interessanti con figure potenzialmente nascenti”.

Generico maggio 2022
Marco Vecchi

Fondate oltre un secolo fa per produrre macchine e componenti destinate al settore tessile, nel 1959, sotto la guida di nonno Antonio, le Officine Meccaniche A.Vecchi (www.offvecchi.com) iniziarono a costruire ingranaggi e riduttori speciali per l’industria meccanica pesante. “Negli ultimi anni – sottolinea il figlio di Amedeo Vecchi – abbiamo assistito ad un ulteriore cambiamento del mercato in cui operiamo. Infatti, è notevolmente aumentata la richiesta delle revisioni dei riduttori (nel settore funiviario, in primis) rispetto alla fornitura di pezzi nuovi”.
Negli ultimi tribolati esercizi, le Officine Meccaniche hanno registrato ricavi annui nell’ordine dei 4 milioni. “Con nuovi innesti – sottolinea l’imprenditore – potremmo crescere in àmbiti innovativi. Nella robotica, per esempio. Spesso mi soffermo a pensare a quali benefici avrebbe l’azienda se, nelle fasi di montaggio di alcuni nostri prodotti, si potesse fare ricorso ad un esoscheletro (tecnologia in grado di potenziare le capacità fisiche dell’utilizzatore, ndr) oppure di un robot avatar”.

In attesa che queste idee prendano forma anche in Italia (diverse industrie e Centri di ricerca americani e giapponesi hanno già provveduto a trasformare le fantasie di film, fumetti e videogiochi in oggetti concreti), i sogni di Marco Vecchi lasciano intravedere che, anche in una realtà industriale di dimensione medio-piccole, ci sarebbe la possibilità di esplorare nuove frontiere. “Magari in collaborazione con qualche Università” auspica l’imprenditore.

E+L: “Il Job Festival, un’occasione per spargere semi di conoscenza”
Di “fragilità” riscontrate (più che di “indecisione e confusione” combinate a “motivazione ed interesse”), parla invece Chiara Preda, HR manager di Erhardt+Leimer srl (www.erhardt-leimer.it). “Rispetto ai loro coetanei conosciuti nel 2019, durante la prima edizione del Festival, i venti ragazzi che ho incontrato quest’anno (per lo più provenienti dagli indirizzi di Meccanica, Meccatronica, Informatica di Paleocapa, Betty Ambiveri, Archimede e Majorana) mi sono apparsi molto differenti” racconta la referente dell’azienda di Stezzano (una delle 19 filiali dell’omonima multinazionale tedesca, sede ad Augsburg, 1600 dipendenti e circa 180 milioni di ricavi) specializzata nella progettazione di macchinari per l’industria tessile (73 dipendenti, circa 24 milioni di ricavi) oltre che per quelle cartarie, della stampa, dell’imballaggio, del cartone ondulato, dei fogli plastici, degli pneumatici della gomma e del non tessuto.
“Senza dubbio – aggiunge Preda – i due anni di pandemia hanno inciso non poco, su parecchi di loro. E, da mamma oltre che da donna d’azienda, penso che questi under20 abbiano un gran bisogno di essere accompagnati e sostenuti”. “Le premesse per emergere, le hanno messe in mostra: mentalmente vivaci, sorridenti e carini nel modo di porsi ai colloqui, molti di loro mi hanno raccontato i rispettivi sogni nel cassetto”. Quelli più ricorrenti? “Aprire start-up e viaggiare” replica Preda.

Generico maggio 2022
Da sinistra Chiara Preda e Simonetta Cariati, rispettivamente HR manager e AD di E+L

La seconda partecipazione di Erhardt+Leimer srl al BJF “è stata “un’altra occasione per spargere dei piccoli semi di conoscenza, fra questi ragazzi. Mi sono appuntata i nomi di alcuni di loro, anche se i profili non coincidono alla perfezione con quelli che saremmo maggiormente interessati ad incontrare in questo periodo: soprattutto, softwaristi plc, montatori e progettisti meccanici”.
Oltre al ritorno al Bergamo Job Festival, il 2022 ha segnato per E+L anche la ripresa degli stages di alternanza Scuola/Lavoro. E le soddisfazioni non sono mancate. “Dopo aver affrontato un problema che avevamo posto a due studenti del Betty Ambiveri, loro hanno messo a punto un’ipotesi di soluzione che poi abbiamo chiesto di presentarci in forma di progetto operativo. Ad un altro ragazzo, particolarmente brillante, conosciuto proprio durante uno stage pre-pandemia, subito dopo avergli fatto concludere in anticipo il tirocinio, abbiamo proposto un contratto di apprendistato. E lui, motivato dalla piega degli eventi, ha deciso di proseguire gli studi, iscrivendosi al 5° anno serale del Pesenti, dimostrando molta determinazione e voglia di fare, non solo a Scuola ma anche in Azienda”.

Fine Foods: “Un’ottima iniziativa per mettere in contatto Aziende e Diplomandi”
Per la quarta volta in quattro anni, anche Fine Foods & Pharmaceuticals ha partecipato al Bergamo Job Festival, uscendone con piena soddisfazione. “Quest’anno – esordisce Sara Bonetti, HR Specialist dell’azienda con sede a Verdellino – io e la mia collega Martina Bolognini abbiamo incontrato 28 ragazzi provenienti da cinque Istituti: Archimede, Natta, Betty Ambiveri, Paleocapa e Pesenti”.

Generico maggio 2022
Sara Bonetti e Martina Bolognini

“La mia valutazione sui 14 che ho ‘intervistato’ – prosegue Bonetti – è che fossero giovani ben preparati, con idee chiare su ciò che faranno dopo il diploma: la maggior parte dei ragazzi ha mostrato interesse verso la ricerca di un’opportunità nel mondo del lavoro, mentre la restante parte sta valutando di proseguire gli studi”. D’accordo con la collega, Martina Bolognini mette inoltre in evidenza che gli altri 14 studenti con cui ha interagito, oltre a presentare e illustrare Cv ben preparati (“segno del fatto che i rispettivi docenti li hanno supportati nella stesura e nella preparazione dei colloqui”), hanno soprattutto dimostrato di conoscere l’azienda. “Quindi, non solo hanno dato un’occhiata al sito web (www.finefoods.it), ma si sono soffermati in particolare sul video in homepage che, in una decina di minuti, illustra il profilo della Società (quotata in Borsa al segmento STAR del MTA), offrendo un tour virtuale dei vari reparti in cui la Sede centrale dell’azienda è articolata”. “Senza dubbio – aggiunge Bonetti – quest’iniziativa si è rivelata assai valida, sia per avvicinare gli studenti alle aziende sia per far conoscere alle imprese, in anteprima, potenziali candidati all’assunzione, tra cui scegliere”. “La maggior parte dei ragazzi – conclude Bolognini – ha manifestato chiaramente i propri interessi verso i ruoli che vorrebbe ricoprire, nel mondo del lavoro”.

Attiva nel settore dello sviluppo e della produzione in conto terzi di forme solide orali destinate all’industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, Fine Foods conta su quattro unità produttive, in Italia, in cui lavorano circa 800 dipendenti, provenienti da una ventina di Paesi: 400 circa lavorano nel Quartier generale di Verdellino (dedicato agli integratori), 250 nella filiale di Brembate Sotto (dove si producono e confezionano prodotti farmaceutici) e i restanti 150 negli impianti di Trenzano (Bs) e Cremosano (Cr), sedi della produzione di cosmetici.
Attualmente, l’azienda di Verdellino (che ha chiuso il 2021 con ricavi superiori ai 190 milioni) è alla ricerca di Personale nelle aree Manutenzione, Information Technology, Laboratori per il controllo Qualità, R&S e Produzione.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI