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L'accordo

Trasporto pubblico locale, dopo 4 anni c’è il rinnovo del contratto: a Bergamo interessati oltre 700 lavoratori

In seguito alla firma, arrivata martedì, lo sciopero di 24 ore previsto per il 30 maggio è stato revocato

Dopo una lunga mobilitazione e una vertenza a tratti molto complicata, si è giunti finalmente al rinnovo del Contratto nazionale del Trasporto Pubblico Locale (Mobilità area Tpl) che era scaduto nel dicembre 2017. Nella provincia di Bergamo l’intesa interessa oltre 700 addetti al lavoro in Atb, Arriva, Teb, Locatelli, Sai e Tbso.

La firma è arrivata martedì 10 maggio, tra le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna e le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav. Ora il testo sarà sottoposto a consultazione referendaria tra i lavoratori.

Nel rinnovo si prevede un aumento complessivo di 110 euro, di cui 90 in busta paga (30 euro da luglio 2022, altri 30 da giugno 2023, e gli altri da settembre 2023), più un’indennità di 8 euro giornalieri per ogni giornata fruita di ferie e 12 euro mensili destinati all’assistenza sanitaria integrativa. Per la vacanza contrattuale si prevede poi l’erogazione di 500 euro di una tantum.

“Si è giunti a questa firma dopo una vertenza che ha visto ben cinque giornate di mobilitazione nell’arco dell’ultimo anno – ha commentato Marco Sala, segretario generale della Filt Cgil di Bergamo – Questa fase così difficile si conclude, dunque, positivamente senza alcun impatto sugli aspetti normativi del Contratto, che in un passaggio delicato della trattativa le controparti intendevano modificare in peggio. Lo sciopero di 24 ore, previsto per il 30 maggio, viene dunque revocato”.

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